coi dati finora pubblicati nel sito della regione 104juanna maria ha scritto:paraulas santas
ma non ites dispiaghitu, non potto iden zovanos dispiaghitos
una curiosità, siccome non conosco i nomi dei candidati di 28 aprili, quanti voti avevte preso in totale?
+13
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Re: commento al voto
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- Messaggio n°52
Re: commento al voto
frantziscu 28abrili ha scritto:coi dati finora pubblicati nel sito della regione 104juanna maria ha scritto:paraulas santas
ma non ites dispiaghitu, non potto iden zovanos dispiaghitos
una curiosità, siccome non conosco i nomi dei candidati di 28 aprili, quanti voti avevte preso in totale?
e hai fatto il confronto con gli altri?
in sintesi, volevo calcolare quanto ha preso SNI, a Manca e sos Zovanos de 28 aprili
juanna maria- Messaggi : 319
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- Messaggio n°53
Re: commento al voto
Europeista ha scritto:..
A breve faremo uno scritto, sto raccogliendo i pareri delle ultime ore dei ns membri.
irbrigati, chi si nono non bi dormo
Cuartesu- Messaggi : 18
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- Messaggio n°54
Re: commento al voto
pisittu ha scritto:non è un fatto di alleanza...dovreste cambiare il linguaggio e la comunicazione!Cuartesu ha scritto:É stata una disfatta totale, dimostrazione che se deve esserci l'unità questa deve trovar modo di formarsi nel tempo e non di fretta qualche settimana prima delle elezioni. Dobbiamo elaborare delle politiche nuove e poi lavorare per metterle in atto radicandoci nel tessuto sociale sardo.. É l'ora di riflettere per tutti noi..
Non credo che sia solo una questione di linguaggio e comunicazione; Sardigna Natzione (per quanto riguarda me che ci milito) non può sicuramente lavorare sulla falsa riga dei partiti italiani, magari cadendo pure nei loro "vizi" quali opportunismo prima e clientelismo poi, ed ha sempre avuto il merito ed il coraggio di essere limpida in ogni sua comunicazione ufficiale e nei suoi programmi elettorali che, a parer mio, son da sempre condivisibili nella sostanza. Più che altro, il problema è che gran parte delle persone non conoscono l'alternativa indipendentista o comunque il nostro messaggio non riesce ad arrivare al Popolo, le cause possono essere diverse, una è sicuramente quella che siamo poco presenti a livello di militanza sul territorio, dovremmo secondo me riuscire a far convivere la nostra attenzione alle istanze culturali e identitarie quelle prettamente sociali, quindi entrare più a fondo nelle tematiche del lavoro e della scuola ad esempio, scendendo proprio fisicamente in campo, stando vicino e cercando di capire ciò che è bene e può essere produttivo per i nostri lavoratori e i nostri giovani\studenti.. Noi da indipendentisti sappiamo bene come si possano armoniosamente coniugare tutti questi elementi; si tratta solo di voltare pagina. Le elezioni son andate male? Ne prendiamo atto, ma è proprio questa l'ora di ricominciare a lavorare, senza aspettare quasi in silenzio le prossime elezioni.. Sicuramente io non ho la bacchetta magica o la verità in tasca, ma occorre assolutamente risollevarsi dopo questa pesante battuta d'arresto.
*sardus.filius*- Messaggi : 151
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- Messaggio n°55
Re: commento al voto
Si è vero, il linguaggio della comunicazione gioca un ruolo importante, ma non è un soltanto un discorso linguistico è importante pure la programmazione e la pianificazione delle iniziative che si mandano avanti, non si deve andare nelle piazze per parlare da soli solo perchè la gente non è stata avvisata!!!pisittu ha scritto:non è un fatto di alleanza...dovreste cambiare il linguaggio e la comunicazione!Cuartesu ha scritto:É stata una disfatta totale, dimostrazione che se deve esserci l'unità questa deve trovar modo di formarsi nel tempo e non di fretta qualche settimana prima delle elezioni. Dobbiamo elaborare delle politiche nuove e poi lavorare per metterle in atto radicandoci nel tessuto sociale sardo.. É l'ora di riflettere per tutti noi..
musaiddu- Messaggi : 25
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- Messaggio n°56
Re: commento al voto
Salludus a tottus, vengo dall'oristanese, sono nuovo del forum di SNI, ma non all'indipendentismo, e poichè dopo questa debacle ogni alternativa ad iRS rischia di sparire (con danno per tutto l'indipendentismo) espongo qui le mie idee.
Allora i primi concetti da affrontare che mi vengono in mente sono questi:
1.decidere DEFINITIVAMENTE da che parte stare e che indipendentismo interpretare: chi quello destroide alla URN e chi quello anti-colonialista di sinistra. Bisogna rendersi conto che SNI non esiste praticamente più, ora è iRS lo standard e se si vuole costruire un'alternativa bisogna farlo in base a esso, ma non riunendo assieme ideologie e persone inconciliabili tra loro. esempi: iRS non è nazionalista, bene, che si costruisca un partito indipendentista nazionalista allora chi lo è. iRS non è di sinistra: che si costituisca allora un valido movimento indipendentista socialista, o meglio: che chi dopo questa disfatta è rimasto a interpretare l'originario spirito indipendentista sardo, chiaramente connotato a sinistra, si rimbocchi le maniche, si unisca definitivamente ad A-Manca (e perchè no ai delusi dall'esperienza Rosso Mori), spalanchi le porte a chi vuole partecipare e cominci a lavorare da adesso in quella chiara direzione.
2.trovare nuovi messaggi e abbandonare gli stereotipi e i simboli del passato per forgiarne di nuovi, più chiari ed efficaci (esempio: natzione sà di nazionalismo,non si sposa con idee di sinistra, quindi sarebbe più adatto a ideologie destrorse che non sinistrorse. esempio 2:abbandonare in toto simbologia nuragica e roba similare (almeno per chi non vuole connotare l'ideologia di nazionalismo) 3: abbandonare falce e martello nel simbolo e chincaglieria varia che per quanto possano essere giusti richiamano a passati fallimentari, etc etc)
3.approntare una buona piattaforma internet, ben costruita, attendibile e con un forum proprio, che fornisca una base virtuale per la radicazione non-virtuale nel territorio.
per ora mi viene in mente questo, a s'intendi chizzi,e sempri FINTZAS A S'INDIPENDENTZIA!
Allora i primi concetti da affrontare che mi vengono in mente sono questi:
1.decidere DEFINITIVAMENTE da che parte stare e che indipendentismo interpretare: chi quello destroide alla URN e chi quello anti-colonialista di sinistra. Bisogna rendersi conto che SNI non esiste praticamente più, ora è iRS lo standard e se si vuole costruire un'alternativa bisogna farlo in base a esso, ma non riunendo assieme ideologie e persone inconciliabili tra loro. esempi: iRS non è nazionalista, bene, che si costruisca un partito indipendentista nazionalista allora chi lo è. iRS non è di sinistra: che si costituisca allora un valido movimento indipendentista socialista, o meglio: che chi dopo questa disfatta è rimasto a interpretare l'originario spirito indipendentista sardo, chiaramente connotato a sinistra, si rimbocchi le maniche, si unisca definitivamente ad A-Manca (e perchè no ai delusi dall'esperienza Rosso Mori), spalanchi le porte a chi vuole partecipare e cominci a lavorare da adesso in quella chiara direzione.
2.trovare nuovi messaggi e abbandonare gli stereotipi e i simboli del passato per forgiarne di nuovi, più chiari ed efficaci (esempio: natzione sà di nazionalismo,non si sposa con idee di sinistra, quindi sarebbe più adatto a ideologie destrorse che non sinistrorse. esempio 2:abbandonare in toto simbologia nuragica e roba similare (almeno per chi non vuole connotare l'ideologia di nazionalismo) 3: abbandonare falce e martello nel simbolo e chincaglieria varia che per quanto possano essere giusti richiamano a passati fallimentari, etc etc)
3.approntare una buona piattaforma internet, ben costruita, attendibile e con un forum proprio, che fornisca una base virtuale per la radicazione non-virtuale nel territorio.
per ora mi viene in mente questo, a s'intendi chizzi,e sempri FINTZAS A S'INDIPENDENTZIA!
Biddamannesu- Messaggi : 74
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- Messaggio n°57
Re: commento al voto
musettu ha scritto:Salludus a tottus, vengo dall'oristanese, sono nuovo del forum di SNI, ma non all'indipendentismo e alle sue dinamiche, e poichè dopo questa debacle ogni alternativa ad iRS rischia di sparire (con danno per tutto l'indipendentismo) espongo qui le mie idee.
Allora i primi concetti da affrontare che mi vengono in mente sono questi:
1.decidere DEFINITIVAMENTE da che parte stare e che indipendentismo interpretare: chi quello destroide alla Europeista e chi quello anti-colonialista di sinistra. Bisogna rendersi conto che ora è iRS lo standard e se si vuole costruire un'alternativa bisogna farlo in base a essa, ma non riunendo assieme ideologie e persone inconciliabili tra loro. esempi: iRS non è nazionalista, bene, che si costruisca un partito indipendentista nazionalista allora chi lo è. iRS non è di sinistra: che si costituisca allora un valido movimento indipendentista di sinistra, o meglio: che chi dopo questa debacle è rimasto a interpretare l'originario spirito indipendentista sardo, chiaramente connotato a sinistra, si rimbocchi le maniche, si unisca definitivamente ad A-Manca, spalanchi le porte a chi vuole partecipare e cominci a lavorare da adesso in quella chiara direzione.
2.trovare nuovi messaggi e abbandonare gli stereotipi e i simboli del passato per forgiarne di nuovi, più chiari ed efficaci (esempio: natzione sà di nazionalismo,non si sposa con idee di sinistra, quindi sarebbe più adatto a ideologie destrorse che non sinistrorse. esempio 2:abbandonare in toto simbologia nuragica e roba similare (almeno per chi non vuole connotare l'ideologia di nazionalismo) 3: abbandonare falce e martello nel simbolo e roba del genere che per quanto possano essere giusti richiamano a passati fallimentari, etc etc)
3.approntare una buona piattaforma internet, ben costruita, attendibile e con un forum proprio, che fornisca una base virtuale per la radicazione non-virtuale nel territorio.
per ora mi viene in mente questo, a s'intendi chizzi,e sempri FINTZAS A S'INDIPENDENTZIA!
Ciao Musettu,sono daccordo sulla prima parte della tua riflessione,cioe' che l'indipendentismo che vince è quello di iRS! E vince perché non é ne' di destra e né di SINISTRA , vince perche' è un movimento non violento e non nazionalista! Quindi se unidade si dovesse scindere con a manca sempre piu' a sinistra e sni sempre piu (e meglio) nazionalista.......cosa succederebbe alle elezioni del 2014? che irs triplichera' i suoi voti come ha fatto quest'anno ,passando da 1,9 a 3,1%, e piazzera' qualcuno in consiglio regionale raggiungendo almeno il 5/6%(ormai non e' cosi' difficile),a manca e sni si presenteranno separate? una di sinistra e l'altra nazionalista?e prendere lo 0,5% ciascuna?
Sono daccordo quando dici che si dovrebbe abbandonare la vecchia simbologia e i vecchi slogan elettorali e non,ma la vedo dura.....molto dura!!!! Dentro unidade indipendentista c'e' molta confusione e gli attivisti stessi non accennano ad un minimo di auto critica,non c'e' moderazione nel forum e molto probabilmente non c'e' neanche a livello organizzativo.
Consiglio vivamente a tutti gli attivisti di unidade di partecipare a qualche assemblea generale che irs sicuramente stara' gia organizzando, avrete modo di capire come funziona veramente la macchina indipendentista messa su da irs.
Europeista- Messaggi : 218
Data di iscrizione : 04.02.09
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- Messaggio n°58
Re: commento al voto
La macchina organizzativa messa su da IRS è la stessa che aveva SNI quando era un movimento e non un gruppo di persone.
In secondo luogo state dicendo le stesse cose di U.R.N. ma siccome critichiamo la sinistra radicale pensate che siamo automaticamente di "destra".
Il voto politico di IRS purtroppo non è di successo assoluto in quanto quell'1% in più sul presidente arriva dai voti della corrente Margherita ostile a Soru e dai socialisti.
Le storie sul nazionalismo sono baggianate, tutti sono nazionalisti moderati oggi e tutti sono anti-colonialisti: Noi, IRS, SNI, etc.
In secondo luogo state dicendo le stesse cose di U.R.N. ma siccome critichiamo la sinistra radicale pensate che siamo automaticamente di "destra".
Il voto politico di IRS purtroppo non è di successo assoluto in quanto quell'1% in più sul presidente arriva dai voti della corrente Margherita ostile a Soru e dai socialisti.
Le storie sul nazionalismo sono baggianate, tutti sono nazionalisti moderati oggi e tutti sono anti-colonialisti: Noi, IRS, SNI, etc.
juanna maria- Messaggi : 319
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Località : potene secare tottu sos frores...ma non potene prennere su beranu
- Messaggio n°59
Re: commento al voto
musettu ha scritto:...
salutos e bene ennitu
su de 3 puntu est su chi approvo
su de 1, est coffusu
su de 2 idem, guai a toccare sos sinnos de sos anticos...chie non ne tenet si los imbentat, e chie los tenet los depet abbandonare?
est comente de narrer a rinunciare a su chi imus, secare su ilu de sa continuità storica...o pro la narrer a sa Tziu Lilliu sa Costante Resistenziale
juanna maria- Messaggi : 319
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- Messaggio n°60
Re: commento al voto
*sardus.filius* ha scritto:Si è vero, il linguaggio della comunicazione gioca un ruolo importante, ma non è un soltanto un discorso linguistico è importante pure la programmazione e la pianificazione delle iniziative che si mandano avanti, non si deve andare nelle piazze per parlare da soli solo perchè la gente non è stata avvisata!!!pisittu ha scritto:non è un fatto di alleanza...dovreste cambiare il linguaggio e la comunicazione!Cuartesu ha scritto:É stata una disfatta totale, dimostrazione che se deve esserci l'unità questa deve trovar modo di formarsi nel tempo e non di fretta qualche settimana prima delle elezioni. Dobbiamo elaborare delle politiche nuove e poi lavorare per metterle in atto radicandoci nel tessuto sociale sardo.. É l'ora di riflettere per tutti noi..
sulla comunicazione pro mene atta rejone Pisuttu,mi si obbiettarà che i mezzi sono pochi, ma quelli che ci sono non si utilizzano
Biddamannesu- Messaggi : 74
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- Messaggio n°61
Re: commento al voto
juanna maria ha scritto:musettu ha scritto:...
salutos e bene ennitu
su de 3 puntu est su chi approvo
su de 1, est coffusu
su de 2 idem, guai a toccare sos sinnos de sos anticos...chie non ne tenet si los imbentat, e chie los tenet los depet abbandonare?
est comente de narrer a rinunciare a su chi imus, secare su ilu de sa continuità storica...o pro la narrer a sa Tziu Lilliu sa Costante Resistenziale
Ma non e' che non si devono usare a priori,si intendeva di non usarli nei simboli del movimento o vome bandiera....certo che poi dovremmo divulgare i simboli della nostra storia,ma c'e' bisogno di approfondirli cara a cara con la gente!
*sardus.filius*- Messaggi : 151
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- Messaggio n°62
Re: commento al voto
Biddamannesu ha scritto:musettu ha scritto:Salludus a tottus, vengo dall'oristanese, sono nuovo del forum di SNI, ma non all'indipendentismo e alle sue dinamiche, e poichè dopo questa debacle ogni alternativa ad iRS rischia di sparire (con danno per tutto l'indipendentismo) espongo qui le mie idee.
Allora i primi concetti da affrontare che mi vengono in mente sono questi:
1.decidere DEFINITIVAMENTE da che parte stare e che indipendentismo interpretare: chi quello destroide alla Europeista e chi quello anti-colonialista di sinistra. Bisogna rendersi conto che ora è iRS lo standard e se si vuole costruire un'alternativa bisogna farlo in base a essa, ma non riunendo assieme ideologie e persone inconciliabili tra loro. esempi: iRS non è nazionalista, bene, che si costruisca un partito indipendentista nazionalista allora chi lo è. iRS non è di sinistra: che si costituisca allora un valido movimento indipendentista di sinistra, o meglio: che chi dopo questa debacle è rimasto a interpretare l'originario spirito indipendentista sardo, chiaramente connotato a sinistra, si rimbocchi le maniche, si unisca definitivamente ad A-Manca, spalanchi le porte a chi vuole partecipare e cominci a lavorare da adesso in quella chiara direzione.
2.trovare nuovi messaggi e abbandonare gli stereotipi e i simboli del passato per forgiarne di nuovi, più chiari ed efficaci (esempio: natzione sà di nazionalismo,non si sposa con idee di sinistra, quindi sarebbe più adatto a ideologie destrorse che non sinistrorse. esempio 2:abbandonare in toto simbologia nuragica e roba similare (almeno per chi non vuole connotare l'ideologia di nazionalismo) 3: abbandonare falce e martello nel simbolo e roba del genere che per quanto possano essere giusti richiamano a passati fallimentari, etc etc)
3.approntare una buona piattaforma internet, ben costruita, attendibile e con un forum proprio, che fornisca una base virtuale per la radicazione non-virtuale nel territorio.
per ora mi viene in mente questo, a s'intendi chizzi,e sempri FINTZAS A S'INDIPENDENTZIA!
Ciao Musettu,sono daccordo sulla prima parte della tua riflessione,cioe' che l'indipendentismo che vince è quello di iRS! E vince perché non é ne' di destra e né di SINISTRA , vince perche' è un movimento non violento e non nazionalista! Quindi se unidade si dovesse scindere con a manca sempre piu' a sinistra e sni sempre piu (e meglio) nazionalista.......cosa succederebbe alle elezioni del 2014? che irs triplichera' i suoi voti come ha fatto quest'anno ,passando da 1,9 a 3,1%, e piazzera' qualcuno in consiglio regionale raggiungendo almeno il 5/6%(ormai non e' cosi' difficile),a manca e sni si presenteranno separate? una di sinistra e l'altra nazionalista?e prendere lo 0,5% ciascuna?
Sono daccordo quando dici che si dovrebbe abbandonare la vecchia simbologia e i vecchi slogan elettorali e non,ma la vedo dura.....molto dura!!!! Dentro unidade indipendentista c'e' molta confusione e gli attivisti stessi non accennano ad un minimo di auto critica,non c'e' moderazione nel forum e molto probabilmente non c'e' neanche a livello organizzativo.
Consiglio vivamente a tutti gli attivisti di unidade di partecipare a qualche assemblea generale che irs sicuramente stara' gia organizzando, avrete modo di capire come funziona veramente la macchina indipendentista messa su da irs.
eia, deo puru cussizo de andare a su 'e Irs, Gavinu no che leat a totus in Irlanda (ca inie sun' pius riccos e pius indipendentes, e pius tribagliadores: pius totu) nois ite contamos? A ite semus bonos? Si no b'istat chi de totu s'hat faeddadu e si chistionat (in Irs e in ater'ue) forassiat che de s'Indipendentzia 'e sos Sardos. In custa campagna elettorale (bos dia a invitare a torrar' a bier' s'ultimu cunfrontu, su rappresentante de Irs hat dichiaradu chi si sun' candidados po guvernare, no po riscatare sa dignidade de sos sardos) restat un' ammentu pagu lughidu. Po me est mezus a serrare barraca e burattinos, si no s'est bonos a elaborare peruna alternativa, no si tenet bisonzu de dopiones, ite che faghimus nois?
In Irs no sun' natzionalistas, no sun' de destra nè de sinistra e ..... no sun' mancu indipendentistas. Ma it'est chi s'est susteninde? Su Populu (chi siat italianu o sardu) est su populu, sa natzione est elementu sacru. Ma cando s'arrejonat solu in termines de cumbenientzia finantziaria, no b'hat populos ne natziones chi tenzan', restat solu su businness chi faghet ingrassare sos pagos e de su restu ite importat?
"Sardigna no est Italia", ma est a negare sa veridade in cara, foltzis chi siemas grecos, turcos o ispagnolos? Foltzis chi Gavinu e Irs si sian' candidados in Georgia o in germania ..... bo, bò!!!
Mi paret chi siat ora de ischidare su sonnu e de fagher' bier' a sa zente totu custa leada po su culu chi nos sun' faghinde (destra, sinistra, e finas chie no est de una parte ne de s'atera).
De custa situazione ch'hat responsabilidades bene precisas, e Irs no est de su totu immune da culpas, poi, ca han' leadu votos a chie delusu no ischiat comente votare, pigadechelos a su chelu!!!!
juanna maria- Messaggi : 319
Data di iscrizione : 03.02.09
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- Messaggio n°63
Re: commento al voto
ajò tottu in irlanda
Supastori- Messaggi : 26
Data di iscrizione : 18.02.09
- Messaggio n°64
Re: commento al voto
Penso che i lgirono che noi dovessimo fare accordi con un partito italiano allora potremmo smettere di esistere ,poichè sarebbe un modo facile per entrare in regione e mettere qualche nostro candidato dentro, ma scendere a patti con loro sarebbe come abbassare i lcapo e mandare a quel paese la nsotra lotta contro essi.La comunicazione e il linguaggio è fondamentale e sicuramente sono venuto a mancare piu' e piu' volte ,ma questo nn è il solo.Io titengo INDISPENSABILE la aprtecipazio da parte di tutti..cosa che non c'è stata fondementalemnte.Sono mancati troppi militanti all'appello..o molti hanno partecipato molto passivamente.Noi siamo una squadra una volta che collaboriamo e dobbiamo continuare ad esserlo anche nei fatti.
Noi dobbiamo essere piu presenti anche in altri luoghi che non abbiamo toccato.Dobbiamo toccare cose che nn abbiamo toccato come il fattore giovani ..studenti....laqvoro .....economia...queste sono el cose fondamentali che attirano lagente..non solo il fattore identitario..che ci sta ma non basta .!La gente vuole che noi gli accompagnamo nei loro pensieri e nei loro problemi cose che è stata trascurata .Piu' visibilita' non si crea solo con elezioni e con televisione e radio..la visibilita' dev'essere anche quella che sia nella quotidianita' quando si vanno a mettere in causa persone e le si interpellano nel modo giusto, riuscendo ad sintetizzare e sapere bene gl iargomenti da toccare in modo eficace..senza dover ricorrerre a discorsi improvvisi ke rikiedono tempo (per pensare) e un allungamento del tempo magari a disposizione oppure che la persona puo' e vuole prestarti prima di non ascoltarti piu' perchè magari si è troppo dispersivi e poco tagliente.
La partecipazione ci rende vivi.ma a 360° altrimenti si perde.
Penso che queste elezioni non sia solo stata la causa del simbolo nuovo, o del poco tempo, ma aoltre a questo anche la scarsa perparazione e la poco costante partecipazione e il poco entusiasmo.Ci vorrebbero piu incontri..piu partecipazione agli incontri settimanali o istituirna altri..e piu discussione.E anche prepare persone che poi quando chiamate a rispondere alla gente , davanti a un teleschermo ( non mi sto riferendo anessuno è solo un pensiero) in modo chiaro , preciso,schematico che riassuma brevemente e che tocchi quelle che sono le tematiche della gente in modo chiaro e diretto con : problema = risposta_soluzione , nei tempi consentiti,questo è fondamentalissimo!
Cisarebbero mille altre cose da dire che spunteranno fuori con i ltempo e allora aggiungero anke io la mia..questo è un pikolo (ake se lungo ^_^ spunto di quello che penso).
Saludu a tottusu
Supastori.
Noi dobbiamo essere piu presenti anche in altri luoghi che non abbiamo toccato.Dobbiamo toccare cose che nn abbiamo toccato come il fattore giovani ..studenti....laqvoro .....economia...queste sono el cose fondamentali che attirano lagente..non solo il fattore identitario..che ci sta ma non basta .!La gente vuole che noi gli accompagnamo nei loro pensieri e nei loro problemi cose che è stata trascurata .Piu' visibilita' non si crea solo con elezioni e con televisione e radio..la visibilita' dev'essere anche quella che sia nella quotidianita' quando si vanno a mettere in causa persone e le si interpellano nel modo giusto, riuscendo ad sintetizzare e sapere bene gl iargomenti da toccare in modo eficace..senza dover ricorrerre a discorsi improvvisi ke rikiedono tempo (per pensare) e un allungamento del tempo magari a disposizione oppure che la persona puo' e vuole prestarti prima di non ascoltarti piu' perchè magari si è troppo dispersivi e poco tagliente.
La partecipazione ci rende vivi.ma a 360° altrimenti si perde.
Penso che queste elezioni non sia solo stata la causa del simbolo nuovo, o del poco tempo, ma aoltre a questo anche la scarsa perparazione e la poco costante partecipazione e il poco entusiasmo.Ci vorrebbero piu incontri..piu partecipazione agli incontri settimanali o istituirna altri..e piu discussione.E anche prepare persone che poi quando chiamate a rispondere alla gente , davanti a un teleschermo ( non mi sto riferendo anessuno è solo un pensiero) in modo chiaro , preciso,schematico che riassuma brevemente e che tocchi quelle che sono le tematiche della gente in modo chiaro e diretto con : problema = risposta_soluzione , nei tempi consentiti,questo è fondamentalissimo!
Cisarebbero mille altre cose da dire che spunteranno fuori con i ltempo e allora aggiungero anke io la mia..questo è un pikolo (ake se lungo ^_^ spunto di quello che penso).
Saludu a tottusu
Supastori.
Frantzisku- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 12.02.09
- Messaggio n°65
Re: commento al voto
Saluti a tutti, sono un indipendentista indipendente e ho deciso di intervenire in questo forum, cosi come ho deciso in queste ultime elezioni di dare una mano ad U.I. dopo anni di non voto (con consapevolezza politica forte).Come pisittu, però, non sono nuovo alle dinamiche indipendentiste.
Condivido alcuni punti sviluppati sia da pisittu che da biddamanesu, come "[b]abbandonare la vecchia simbologia e i vecchi slogan elettorali e non,ma la vedo dura.....molto dura!!!! Dentro unidade indipendentista c'e' molta confusione e gli attivisti stessi non accennano ad un minimo di auto critica,non c'e' moderazione nel forum e molto probabilmente non c'e' neanche a livello organizzativo".
1) La mancanza organizzativa è sbalorditiva e l'improvvisazione impera (ma credo sia un fatto noto soprattutto nell’ambiente di SNI) e su questo e vero anche quello che dice europeista (A.B.) nel primo punto.
1) A parer mio bisogna uscire da certe posizioni di trincea per proporsi (e non solo con la solita dialettica colonialista e identitaria) e per non rischiare di resistere in eterno.
Le pozioni resistenziali si possono reggere senza necessariamente presentarsi alle elezioni.
3) Sono d’accordo sul terzo punto di pisittu “approntare una buona piattaforma internet, ben costruita, attendibile e con un forum proprio, che fornisca una base virtuale per la radicazione non-virtuale nel territorio”.
4) Le differenze all’interno dell’area indipendentista ci sono ed giusto che ci siano e questa è una ricchezza che deve accomunare e non disunire. L’intento di U.I. credo che sia questo. Poi e chiaro che su queste differenze c’è molto da discorrere.
5) Bisogna lavorare nel territorio, paese per paese, coinvolgendo in prima persona tutti i simpatizzanti che hanno espresso un voto favorevole per U.I.. Proponendo eventi, riunioni, convegni, seminari etc.
6) Coinvolgere le tante persone che fanno cultura, proponendogli un intervento diretto nella fase riorganizzativa e propositiva del movimento. Vedi blog di persone che in maniera disinteressata hanno dato una mano al movimento in questi ultimi quaranta giorni. Vale a dire, bisogna smetterla di parlare tra di noi, con la nostra cerchia di adepti, la nostra cricca da bar, i nostri simili, perchè in questo modo non si va da nessuna parte. BISOGNA COINVOLGERE.
7) Io mi auspico che a breve ci possa essere un congresso, uno spazio democraticamente aperto a tutti, e dico a tutti, e in un luogo pertinente (non nelle solite anguste sedi di 20 metri quadrati che invogliano qualsiasi partecipazione pubblica ) per riuscire, finalmente, ad ORGANIZZARE un progetto in maniera conforme.
8) Prediligere dei rappresentanti capaci che abbiano competenza dialettica e non degli improvvisati dell’ultima ora, perché mi dispiace dirlo, ma a parte Erriku Madau, ho sentito dei candidati, soprattutto in ambito provinciale, che e meglio non far parlare. Lo stesso Sollai che ha una buona propensione dialettica su alcuni temi programmatici ere manifestamente impreparato.
8) A proposito dell’IRS, disapprovo quello che ha affermato sardu fillus e la facile ironia che e seguita al suo intervento ( le vecchie ruggini tra ex militanti mi interessano poco), bisogna: 1) riconoscere, lasciando da parte l’infantilismo politico, che hanno fatto in questi anni un ottimo lavoro, e il lavoro paga, 2) fargli i complimenti ed essere (noi tutti indipendentisti) compiaciuti di questo risultato.
L’analisi sui risultati elettorali di europeista e vera ma non condivisibile in tutta la sua interezza. Un dato è certo hanno avuto consenso e una visibilità, nell’opinione pubblica e sui mass-media, notevole che fa solo ed esclusivamente del bene a tutto l’indipendentismo.
I militanti di irs affermano:
“Le differenze con gli altri movimenti indipendentisti, io credo siano in primo luogo la coerenza e l’impegno continuo di tutti coloro che ne fanno parte. Gli intellettuali di iRS scrivono, studiano ciò che accade in tutto il mondo, hanno pubblicato testi di storia, hanno riscritto la storia sarda e della sua bandiera, dialogano con le persone, con tutti e a tutti i livelli, organizzano conferenze e convegni, invitano intellettuali e vengono invitati. La stessa tesi di dottorato di Franciscu Sedda sul ballo sardo è stata riconosciuta da Umberto Eco la migliore tesi di un biennio. Non c’è nessun colore o ideologia dietro, c’è solo un desiderio di libertà e indipendenza, di un mondo più giusto e più felice. Un “pragmatismo” fatto di progetti e nuove traiettorie che si nutre del passato ma che è proiettato e si incammina in un orizzonte illuminato (..come l’Albero Deradicato..). Non è sicuramente una di quelle luci che si accendono solo durante le tornate elettorali”.
Meditate gente, meditate.
Condivido al 100% tutto quello che ha affermato Su pastori.
Condivido alcuni punti sviluppati sia da pisittu che da biddamanesu, come "[b]abbandonare la vecchia simbologia e i vecchi slogan elettorali e non,ma la vedo dura.....molto dura!!!! Dentro unidade indipendentista c'e' molta confusione e gli attivisti stessi non accennano ad un minimo di auto critica,non c'e' moderazione nel forum e molto probabilmente non c'e' neanche a livello organizzativo".
1) La mancanza organizzativa è sbalorditiva e l'improvvisazione impera (ma credo sia un fatto noto soprattutto nell’ambiente di SNI) e su questo e vero anche quello che dice europeista (A.B.) nel primo punto.
1) A parer mio bisogna uscire da certe posizioni di trincea per proporsi (e non solo con la solita dialettica colonialista e identitaria) e per non rischiare di resistere in eterno.
Le pozioni resistenziali si possono reggere senza necessariamente presentarsi alle elezioni.
3) Sono d’accordo sul terzo punto di pisittu “approntare una buona piattaforma internet, ben costruita, attendibile e con un forum proprio, che fornisca una base virtuale per la radicazione non-virtuale nel territorio”.
4) Le differenze all’interno dell’area indipendentista ci sono ed giusto che ci siano e questa è una ricchezza che deve accomunare e non disunire. L’intento di U.I. credo che sia questo. Poi e chiaro che su queste differenze c’è molto da discorrere.
5) Bisogna lavorare nel territorio, paese per paese, coinvolgendo in prima persona tutti i simpatizzanti che hanno espresso un voto favorevole per U.I.. Proponendo eventi, riunioni, convegni, seminari etc.
6) Coinvolgere le tante persone che fanno cultura, proponendogli un intervento diretto nella fase riorganizzativa e propositiva del movimento. Vedi blog di persone che in maniera disinteressata hanno dato una mano al movimento in questi ultimi quaranta giorni. Vale a dire, bisogna smetterla di parlare tra di noi, con la nostra cerchia di adepti, la nostra cricca da bar, i nostri simili, perchè in questo modo non si va da nessuna parte. BISOGNA COINVOLGERE.
7) Io mi auspico che a breve ci possa essere un congresso, uno spazio democraticamente aperto a tutti, e dico a tutti, e in un luogo pertinente (non nelle solite anguste sedi di 20 metri quadrati che invogliano qualsiasi partecipazione pubblica ) per riuscire, finalmente, ad ORGANIZZARE un progetto in maniera conforme.
8) Prediligere dei rappresentanti capaci che abbiano competenza dialettica e non degli improvvisati dell’ultima ora, perché mi dispiace dirlo, ma a parte Erriku Madau, ho sentito dei candidati, soprattutto in ambito provinciale, che e meglio non far parlare. Lo stesso Sollai che ha una buona propensione dialettica su alcuni temi programmatici ere manifestamente impreparato.
8) A proposito dell’IRS, disapprovo quello che ha affermato sardu fillus e la facile ironia che e seguita al suo intervento ( le vecchie ruggini tra ex militanti mi interessano poco), bisogna: 1) riconoscere, lasciando da parte l’infantilismo politico, che hanno fatto in questi anni un ottimo lavoro, e il lavoro paga, 2) fargli i complimenti ed essere (noi tutti indipendentisti) compiaciuti di questo risultato.
L’analisi sui risultati elettorali di europeista e vera ma non condivisibile in tutta la sua interezza. Un dato è certo hanno avuto consenso e una visibilità, nell’opinione pubblica e sui mass-media, notevole che fa solo ed esclusivamente del bene a tutto l’indipendentismo.
I militanti di irs affermano:
“Le differenze con gli altri movimenti indipendentisti, io credo siano in primo luogo la coerenza e l’impegno continuo di tutti coloro che ne fanno parte. Gli intellettuali di iRS scrivono, studiano ciò che accade in tutto il mondo, hanno pubblicato testi di storia, hanno riscritto la storia sarda e della sua bandiera, dialogano con le persone, con tutti e a tutti i livelli, organizzano conferenze e convegni, invitano intellettuali e vengono invitati. La stessa tesi di dottorato di Franciscu Sedda sul ballo sardo è stata riconosciuta da Umberto Eco la migliore tesi di un biennio. Non c’è nessun colore o ideologia dietro, c’è solo un desiderio di libertà e indipendenza, di un mondo più giusto e più felice. Un “pragmatismo” fatto di progetti e nuove traiettorie che si nutre del passato ma che è proiettato e si incammina in un orizzonte illuminato (..come l’Albero Deradicato..). Non è sicuramente una di quelle luci che si accendono solo durante le tornate elettorali”.
Meditate gente, meditate.
Condivido al 100% tutto quello che ha affermato Su pastori.
Supastori- Messaggi : 26
Data di iscrizione : 18.02.09
- Messaggio n°66
Re frantziscu!
Caro frantzi....la disorganizzazione io l'ho vista in tutti..nn facciamo di tutto un fascio solo u nerba...per favore...perchè ho visto chi o sentito dove e quando la gente a lavorato...quindi meglio che ci concentriamo su quello che c'è da fare non sulle responsabilita' a partito o movimento perchè ce en sarebbe per tutti..!!!!
SNI si è data da fare come tutti..chi piu chi meno.e chi ha lavorato lo sa.!
SNI si è data da fare come tutti..chi piu chi meno.e chi ha lavorato lo sa.!
Supastori- Messaggi : 26
Data di iscrizione : 18.02.09
- Messaggio n°67
Re: commento al voto
Frantzisku ha scritto:Saluti a tutti, sono un indipendentista indipendente e ho deciso di intervenire in questo forum, cosi come ho deciso in queste ultime elezioni di dare una mano ad U.I. dopo anni di non voto (con consapevolezza politica forte).Come pisittu, però, non sono nuovo alle dinamiche indipendentiste.
Condivido alcuni punti sviluppati sia da pisittu che da biddamanesu, come "[b]abbandonare la vecchia simbologia e i vecchi slogan elettorali e non,ma la vedo dura.....molto dura!!!! Dentro unidade indipendentista c'e' molta confusione e gli attivisti stessi non accennano ad un minimo di auto critica,non c'e' moderazione nel forum e molto probabilmente non c'e' neanche a livello organizzativo".
1) La mancanza organizzativa è sbalorditiva e l'improvvisazione impera (ma credo sia un fatto noto soprattutto nell’ambiente di SNI) e su questo e vero anche quello che dice europeista (A.B.) nel primo punto.
1) A parer mio bisogna uscire da certe posizioni di trincea per proporsi (e non solo con la solita dialettica colonialista e identitaria) e per non rischiare di resistere in eterno.
Le pozioni resistenziali si possono reggere senza necessariamente presentarsi alle elezioni.
3) Sono d’accordo sul terzo punto di pisittu “approntare una buona piattaforma internet, ben costruita, attendibile e con un forum proprio, che fornisca una base virtuale per la radicazione non-virtuale nel territorio”.
4) Le differenze all’interno dell’area indipendentista ci sono ed giusto che ci siano e questa è una ricchezza che deve accomunare e non disunire. L’intento di U.I. credo che sia questo. Poi e chiaro che su queste differenze c’è molto da discorrere.
5) Bisogna lavorare nel territorio, paese per paese, coinvolgendo in prima persona tutti i simpatizzanti che hanno espresso un voto favorevole per U.I.. Proponendo eventi, riunioni, convegni, seminari etc.
6) Coinvolgere le tante persone che fanno cultura, proponendogli un intervento diretto nella fase riorganizzativa e propositiva del movimento. Vedi blog di persone che in maniera disinteressata hanno dato una mano al movimento in questi ultimi quaranta giorni. Vale a dire, bisogna smetterla di parlare tra di noi, con la nostra cerchia di adepti, la nostra cricca da bar, i nostri simili, perchè in questo modo non si va da nessuna parte. BISOGNA COINVOLGERE.
7) Io mi auspico che a breve ci possa essere un congresso, uno spazio democraticamente aperto a tutti, e dico a tutti, e in un luogo pertinente (non nelle solite anguste sedi di 20 metri quadrati che invogliano qualsiasi partecipazione pubblica ) per riuscire, finalmente, ad ORGANIZZARE un progetto in maniera conforme.
Prediligere dei rappresentanti capaci che abbiano competenza dialettica e non degli improvvisati dell’ultima ora, perché mi dispiace dirlo, ma a parte Erriku Madau, ho sentito dei candidati, soprattutto in ambito provinciale, che e meglio non far parlare. Lo stesso Sollai che ha una buona propensione dialettica su alcuni temi programmatici ere manifestamente impreparato.
A proposito dell’IRS, disapprovo quello che ha affermato sardu fillus e la facile ironia che e seguita al suo intervento ( le vecchie ruggini tra ex militanti mi interessano poco), bisogna: 1) riconoscere, lasciando da parte l’infantilismo politico, che hanno fatto in questi anni un ottimo lavoro, e il lavoro paga, 2) fargli i complimenti ed essere (noi tutti indipendentisti) compiaciuti di questo risultato.
L’analisi sui risultati elettorali di europeista e vera ma non condivisibile in tutta la sua interezza. Un dato è certo hanno avuto consenso e una visibilità, nell’opinione pubblica e sui mass-media, notevole che fa solo ed esclusivamente del bene a tutto l’indipendentismo.
I militanti di irs affermano:
“Le differenze con gli altri movimenti indipendentisti, io credo siano in primo luogo la coerenza e l’impegno continuo di tutti coloro che ne fanno parte. Gli intellettuali di iRS scrivono, studiano ciò che accade in tutto il mondo, hanno pubblicato testi di storia, hanno riscritto la storia sarda e della sua bandiera, dialogano con le persone, con tutti e a tutti i livelli, organizzano conferenze e convegni, invitano intellettuali e vengono invitati. La stessa tesi di dottorato di Franciscu Sedda sul ballo sardo è stata riconosciuta da Umberto Eco la migliore tesi di un biennio. Non c’è nessun colore o ideologia dietro, c’è solo un desiderio di libertà e indipendenza, di un mondo più giusto e più felice. Un “pragmatismo” fatto di progetti e nuove traiettorie che si nutre del passato ma che è proiettato e si incammina in un orizzonte illuminato (..come l’Albero Deradicato..). Non è sicuramente una di quelle luci che si accendono solo durante le tornate elettorali”.
Meditate gente, meditate.
Condivido al 100% tutto quello che ha affermato Su pastori.
Caro frantzi....la disorganizzazione io l'ho vista in tutti..nn facciamo di tutto un fascio solo u nerba...per favore...perchè ho visto chi o sentito dove e quando la gente a lavorato...quindi meglio che ci concentriamo su quello che c'è da fare non sulle responsabilita' a partito o movimento perchè ce en sarebbe per tutti..!!!!
SNI si è data da fare come tutti..chi piu chi meno.e chi ha lavorato lo sa.!
Frantzisku- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 12.02.09
- Messaggio n°68
Re: commento al voto
Saluti a tutti, sono un indipendentista indipendente e ho deciso di intervenire in questo forum, cosi come ho deciso in queste ultime elezioni di dare una mano ad U.I. dopo anni di non voto (con consapevolezza politica forte).Come pisittu, però, non sono nuovo alle dinamiche indipendentiste.
Condivido alcuni punti sviluppati sia da pisittu che da biddamanesu, come "[b]abbandonare la vecchia simbologia e i vecchi slogan elettorali e non,ma la vedo dura.....molto dura!!!! Dentro unidade indipendentista c'e' molta confusione e gli attivisti stessi non accennano ad un minimo di auto critica,non c'e' moderazione nel forum e molto probabilmente non c'e' neanche a livello organizzativo".
1) La mancanza organizzativa è sbalorditiva e l'improvvisazione impera (ma credo sia un fatto noto soprattutto nell’ambiente di SNI) e su questo è vero anche quello che dice europeista (A.B.) nel primo punto.
1) A parer mio bisogna uscire da certe posizioni di trincea per proporsi (e non solo con la solita dialettica colonialista e identitaria) e per non rischiare di resistere in eterno.
Le pozioni resistenziali si possono reggere senza necessariamente presentarsi alle elezioni.
3) Sono d’accordo sul terzo punto di pisittu “approntare una buona piattaforma internet, ben costruita, attendibile e con un forum proprio, che fornisca una base virtuale per la radicazione non-virtuale nel territorio”.
4) Le differenze all’interno dell’area indipendentista ci sono ed giusto che ci siano e questa è una ricchezza che deve accomunare e non disunire. L’intento di U.I. credo che sia questo. Poi e chiaro che su queste differenze c’è molto da discorrere.
5) Bisogna lavorare nel territorio, paese per paese, coinvolgendo in prima persona tutti i simpatizzanti che hanno espresso un voto favorevole per U.I.. Proponendo eventi, riunioni, convegni, seminari etc.
6) Coinvolgere le tante persone che fanno cultura, proponendogli un intervento diretto nella fase riorganizzativa e propositiva del movimento. Vedi blog di persone che in maniera disinteressata hanno dato una mano al movimento in questi ultimi quaranta giorni. Vale a dire, bisogna smetterla di parlare tra di noi, con la nostra cerchia di adepti, la nostra cricca da bar, i nostri simili, perchè in questo modo non si va da nessuna parte. BISOGNA COINVOLGERE.
7) Io mi auspico che a breve ci possa essere un congresso, uno spazio democraticamente aperto a tutti, e dico a tutti, e in un luogo pertinente (non nelle solite anguste sedi di 20 metri quadrati che invogliano qualsiasi partecipazione pubblica ) per riuscire, finalmente, ad ORGANIZZARE un progetto in maniera conforme.
8) Prediligere dei rappresentanti capaci che abbiano competenza dialettica e non degli improvvisati dell’ultima ora, perché mi dispiace dirlo, ma a parte Erriku Madau, ho sentito dei candidati, soprattutto in ambito provinciale, che e meglio non far parlare. Lo stesso Sollai che ha una buona propensione dialettica su alcuni temi programmatici ere manifestamente impreparato.
8) A proposito dell’IRS, disapprovo quello che ha affermato sardu fillus e la facile ironia che è seguita al suo intervento ( le vecchie ruggini tra ex militanti mi interessano poco), bisogna: 1) riconoscere, lasciando da parte l’infantilismo politico, che hanno fatto in questi anni un ottimo lavoro, e il lavoro paga, 2) fargli i complimenti ed essere (noi tutti indipendentisti) compiaciuti di questo risultato.
L’analisi sui risultati elettorali di europeista è vera ma non condivisibile in tutta la sua interezza. Un dato è certo hanno avuto consenso e una visibilità, nell’opinione pubblica e sui mass-media, notevole che fa solo ed esclusivamente del bene a tutto l’indipendentismo.
I militanti di irs affermano:
“Le differenze con gli altri movimenti indipendentisti, io credo siano in primo luogo la coerenza e l’impegno continuo di tutti coloro che ne fanno parte. Gli intellettuali di iRS scrivono, studiano ciò che accade in tutto il mondo, hanno pubblicato testi di storia, hanno riscritto la storia sarda e della sua bandiera, dialogano con le persone, con tutti e a tutti i livelli, organizzano conferenze e convegni, invitano intellettuali e vengono invitati. La stessa tesi di dottorato di Franciscu Sedda sul ballo sardo è stata riconosciuta da Umberto Eco la migliore tesi di un biennio. Non c’è nessun colore o ideologia dietro, c’è solo un desiderio di libertà e indipendenza, di un mondo più giusto e più felice. Un “pragmatismo” fatto di progetti e nuove traiettorie che si nutre del passato ma che è proiettato e si incammina in un orizzonte illuminato (..come l’Albero Deradicato..). Non è sicuramente una di quelle luci che si accendono solo durante le tornate elettorali”.
Meditate gente, meditate.
Condivido al 100% tutto quello che ha affermato Su pastori.
Condivido alcuni punti sviluppati sia da pisittu che da biddamanesu, come "[b]abbandonare la vecchia simbologia e i vecchi slogan elettorali e non,ma la vedo dura.....molto dura!!!! Dentro unidade indipendentista c'e' molta confusione e gli attivisti stessi non accennano ad un minimo di auto critica,non c'e' moderazione nel forum e molto probabilmente non c'e' neanche a livello organizzativo".
1) La mancanza organizzativa è sbalorditiva e l'improvvisazione impera (ma credo sia un fatto noto soprattutto nell’ambiente di SNI) e su questo è vero anche quello che dice europeista (A.B.) nel primo punto.
1) A parer mio bisogna uscire da certe posizioni di trincea per proporsi (e non solo con la solita dialettica colonialista e identitaria) e per non rischiare di resistere in eterno.
Le pozioni resistenziali si possono reggere senza necessariamente presentarsi alle elezioni.
3) Sono d’accordo sul terzo punto di pisittu “approntare una buona piattaforma internet, ben costruita, attendibile e con un forum proprio, che fornisca una base virtuale per la radicazione non-virtuale nel territorio”.
4) Le differenze all’interno dell’area indipendentista ci sono ed giusto che ci siano e questa è una ricchezza che deve accomunare e non disunire. L’intento di U.I. credo che sia questo. Poi e chiaro che su queste differenze c’è molto da discorrere.
5) Bisogna lavorare nel territorio, paese per paese, coinvolgendo in prima persona tutti i simpatizzanti che hanno espresso un voto favorevole per U.I.. Proponendo eventi, riunioni, convegni, seminari etc.
6) Coinvolgere le tante persone che fanno cultura, proponendogli un intervento diretto nella fase riorganizzativa e propositiva del movimento. Vedi blog di persone che in maniera disinteressata hanno dato una mano al movimento in questi ultimi quaranta giorni. Vale a dire, bisogna smetterla di parlare tra di noi, con la nostra cerchia di adepti, la nostra cricca da bar, i nostri simili, perchè in questo modo non si va da nessuna parte. BISOGNA COINVOLGERE.
7) Io mi auspico che a breve ci possa essere un congresso, uno spazio democraticamente aperto a tutti, e dico a tutti, e in un luogo pertinente (non nelle solite anguste sedi di 20 metri quadrati che invogliano qualsiasi partecipazione pubblica ) per riuscire, finalmente, ad ORGANIZZARE un progetto in maniera conforme.
8) Prediligere dei rappresentanti capaci che abbiano competenza dialettica e non degli improvvisati dell’ultima ora, perché mi dispiace dirlo, ma a parte Erriku Madau, ho sentito dei candidati, soprattutto in ambito provinciale, che e meglio non far parlare. Lo stesso Sollai che ha una buona propensione dialettica su alcuni temi programmatici ere manifestamente impreparato.
8) A proposito dell’IRS, disapprovo quello che ha affermato sardu fillus e la facile ironia che è seguita al suo intervento ( le vecchie ruggini tra ex militanti mi interessano poco), bisogna: 1) riconoscere, lasciando da parte l’infantilismo politico, che hanno fatto in questi anni un ottimo lavoro, e il lavoro paga, 2) fargli i complimenti ed essere (noi tutti indipendentisti) compiaciuti di questo risultato.
L’analisi sui risultati elettorali di europeista è vera ma non condivisibile in tutta la sua interezza. Un dato è certo hanno avuto consenso e una visibilità, nell’opinione pubblica e sui mass-media, notevole che fa solo ed esclusivamente del bene a tutto l’indipendentismo.
I militanti di irs affermano:
“Le differenze con gli altri movimenti indipendentisti, io credo siano in primo luogo la coerenza e l’impegno continuo di tutti coloro che ne fanno parte. Gli intellettuali di iRS scrivono, studiano ciò che accade in tutto il mondo, hanno pubblicato testi di storia, hanno riscritto la storia sarda e della sua bandiera, dialogano con le persone, con tutti e a tutti i livelli, organizzano conferenze e convegni, invitano intellettuali e vengono invitati. La stessa tesi di dottorato di Franciscu Sedda sul ballo sardo è stata riconosciuta da Umberto Eco la migliore tesi di un biennio. Non c’è nessun colore o ideologia dietro, c’è solo un desiderio di libertà e indipendenza, di un mondo più giusto e più felice. Un “pragmatismo” fatto di progetti e nuove traiettorie che si nutre del passato ma che è proiettato e si incammina in un orizzonte illuminato (..come l’Albero Deradicato..). Non è sicuramente una di quelle luci che si accendono solo durante le tornate elettorali”.
Meditate gente, meditate.
Condivido al 100% tutto quello che ha affermato Su pastori.
Juanne Maria Dettori- Messaggi : 6
Data di iscrizione : 19.02.09
- Messaggio n°69
Re: commento al voto
Chiedo scusa per il mio intervento, ma pur essendo un vostro ospite, dopo aver letto i vostri, ho bisogno di esprimere un mio pensiero.
Il dato sconcertante è che per l'ennesima volta una coalizione elettorale fatta per essere più forti invece di prendere più voti ne ha preso di meno: 0,50% quattro movimenti indipendentisti.
E' chiaro che qualcosa non va, ma non è che non vada in iRS o in Gavino Sale, che non c'entrano proprio nulla. Probabilmente non va nelle persone candidate, nel programma, nella publicizzazione dello stesso programma, nel lavoro che viene o non viene fatto nel territorio.
Qui stanno i motivi della disfatta elettorale di UI, non su ciò che ha fatto iRS.
Sia nel forum di POL sia in questo date l'impressione di voler sempre accusare iRS di colpe o responsabilità che invece sono solo vostre, e continuate a sprecare energie in questa direzione, mentre invece dovreste sforzarvi per pensare in positivo nei vostri confronti specialmente ed avere più autostima facendo autocritica per capire dove avete sbagliato e quindi per migliorarvi. Mi ricordo una bella frase di Gavino Sale, non so se a Videolina o a Sardegnauno: "Il fatto che ci siano diversi movimenti indipendentisti in Sardegna non è negativo, ma è un fatto positivo, è una ricchezza che bisogna far lavorare al meglio"
Poichè davanti alla storia una tornata elettorale è uno spazio di tempo brevissimo, trovatevi, discutete, criticatevi ma trovate una proposta alternativa ad iRS ma soprattutto ai partiti che sino ad oggi in Sardegna hanno pensato solo a depredare tutte le ricchezze mentre i sardi raccoglievano le bricciole del pane duro.
Con amistade JuanneMariaDett
Il dato sconcertante è che per l'ennesima volta una coalizione elettorale fatta per essere più forti invece di prendere più voti ne ha preso di meno: 0,50% quattro movimenti indipendentisti.
E' chiaro che qualcosa non va, ma non è che non vada in iRS o in Gavino Sale, che non c'entrano proprio nulla. Probabilmente non va nelle persone candidate, nel programma, nella publicizzazione dello stesso programma, nel lavoro che viene o non viene fatto nel territorio.
Qui stanno i motivi della disfatta elettorale di UI, non su ciò che ha fatto iRS.
Sia nel forum di POL sia in questo date l'impressione di voler sempre accusare iRS di colpe o responsabilità che invece sono solo vostre, e continuate a sprecare energie in questa direzione, mentre invece dovreste sforzarvi per pensare in positivo nei vostri confronti specialmente ed avere più autostima facendo autocritica per capire dove avete sbagliato e quindi per migliorarvi. Mi ricordo una bella frase di Gavino Sale, non so se a Videolina o a Sardegnauno: "Il fatto che ci siano diversi movimenti indipendentisti in Sardegna non è negativo, ma è un fatto positivo, è una ricchezza che bisogna far lavorare al meglio"
Poichè davanti alla storia una tornata elettorale è uno spazio di tempo brevissimo, trovatevi, discutete, criticatevi ma trovate una proposta alternativa ad iRS ma soprattutto ai partiti che sino ad oggi in Sardegna hanno pensato solo a depredare tutte le ricchezze mentre i sardi raccoglievano le bricciole del pane duro.
Con amistade JuanneMariaDett
Biddamannesu- Messaggi : 74
Data di iscrizione : 04.02.09
- Messaggio n°70
Re: commento al voto
Europeista ha scritto:La macchina organizzativa messa su da IRS è la stessa che aveva SNI quando era un movimento e non un gruppo di persone.
In secondo luogo state dicendo le stesse cose di U.R.N. ma siccome critichiamo la sinistra radicale pensate che siamo automaticamente di "destra".
Il voto politico di IRS purtroppo non è di successo assoluto in quanto quell'1% in più sul presidente arriva dai voti della corrente Margherita ostile a Soru e dai socialisti.
Le storie sul nazionalismo sono baggianate, tutti sono nazionalisti moderati oggi e tutti sono anti-colonialisti: Noi, IRS, SNI, etc.
Nessuno mette in dubbio i buoni risultati ottenuti da Sardigna Natzione negli anni 90,ma ti ricordo che in quegli anni c'era Gavino e che quando,alla fine dei 90 e inizio 2000 arrivarono gli ideologi dell'iRS,per unirsi a sn, si sentirono rispondere che non dovevano arrivare 4 ragazzini da Roma per dire a loro cosa fare...e si presero pure delle sonore parolacce da parte degli allora dirigenti di Sardigna Nazione,
Parliamo da uomini Adriano...sappiamo benissio chi sei,quanti anni hai,dove vivi,cosa fai e sappiamo benissimo cosa e' urn: nulla !!sei tu e boh!sei ancora molto confuso,fai il tifo per irs e allo stesso tempo per Maninchedda e i contro Soru,i sardisti e cappellacci...alla tua eta' e' "normale"...devi ancora crescere e fare tanta esperienza!!
Il successo di irs in quest'ultima tornata elettorale e' indiscusso primo perche' ha triplicato e quintuplicato i voti nei paesi rispetto al 2004...in certi paesi ha preso percentuali da paura che fanno gia pensare alle prossime elezioni provinciali..ci sono stati dei picchi fino al 19,55%.
A Lanusei nel 2004 irs prese poco piu di 120 voti,questanno ne ha presi oltre 1400!!e cosi in tantissimi altri paesi.
Il successo e' indiscusso perche Irs e' ormai la terza forza politica in sardegna,nonostante il distacco dalle 2 grandi coalizioni di centro destra e centro sinistra sia nettissimo.Oltretutto hanno stracciato un partito italiano storicamente ben radicato in Sardegna e a pochi giorni dalla fine di queste elezioni il portale di irs registra decine di nuovi iscritti,i tzda pullulano di curiosi e nuovi simpatizzanti,per non parlare dei complimenti ricevuti in tutti i seggi da parte di tutte le altre forze politiche e dei cittadini in generale.Quindi smettila di sparare aliga !!
Se per te il non nazionalismo e' una baggianata per altri 30.000 sardi che hanno conosciuto irs non lo e'.
ciao
Frantzisku- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 12.02.09
- Messaggio n°71
Re: commento al voto
su pastori la mia non voleva essere una critica, anzi è proprio il contrario, fine a se stessa o che ha il fine di colpevolizzare qulcuno.
Tu hai affermato che bisogna concentrarsi su quello che bisogna fare( partendo, spero, dagli aspetti negativi) e io sono d'accordo con te.
Tu hai affermato che bisogna concentrarsi su quello che bisogna fare( partendo, spero, dagli aspetti negativi) e io sono d'accordo con te.
musaiddu- Messaggi : 25
Data di iscrizione : 18.02.09
- Messaggio n°72
Re: commento al voto
Biddamannesu le nostre sono opinioni ma la matematica dice che 3,1 non è il triplo e neanche il doppio di 1,9, bisogna ponderare le cose (e fare calcoli) prima di declamare cifre come invece si sta facendo ampiamente questi giorni. In verità, dati alla mano, nel complesso ad essere cresciuto in questi anni è putroppo l'autonomismo, mentre l'indipendentismo ha visto soprattutto un definitivo travaso di elettori (e simpatizzanti) da SNi a iRS. Perchè iRS è meglio organizzata sulla rete e nel territorio e con la sua scelta di non aprire a chiunque ha comunque formato un pensiero più definito, mentre qua dentro ci bazzica gente che si atteggia a guerriero shardana insieme a tipi come europeista insieme a socialisti con idee interessanti come come quelle portate avanti da AManca. Insomma è un guazzabuglio indefinito senza un'identità precisa, e sebbene sia il nazionalismo (lungi da me) che il socialismo, abbiano ragione di esistere nell'indipendentismo, messe assieme tutte queste cose praticamente si annullano.
Ora, se uno si sente indipendentista ma non di destra nè di sinistra, bene, che vada alle riunioni ed entri definitivamente in iRS come propone Biddamannesu. Se qualcuno invece crede che bisogna chiudere la Sardegna agli stranieri nordafricani, crede che la fierezza del popolo sardo derivi dal Sardus Pater e dal fatto che questa era Atlantide, o dalla tribù di dan e roba del genere, bene, organizzate una versione sarda di Alleanza nazionale.
Per tutti coloro invece che credono che l'indipendentismo debba essere in maniera decisa anti-colonialista, anti-imperialista e non-nazionalista, non resta che raccogliere i cocci, ripartire da ciò che rimane di SNi e soprattutto da AManca, e cominciare a costruire un movimento coerente e moderno tassello dopo tassello.
Ora, se uno si sente indipendentista ma non di destra nè di sinistra, bene, che vada alle riunioni ed entri definitivamente in iRS come propone Biddamannesu. Se qualcuno invece crede che bisogna chiudere la Sardegna agli stranieri nordafricani, crede che la fierezza del popolo sardo derivi dal Sardus Pater e dal fatto che questa era Atlantide, o dalla tribù di dan e roba del genere, bene, organizzate una versione sarda di Alleanza nazionale.
Per tutti coloro invece che credono che l'indipendentismo debba essere in maniera decisa anti-colonialista, anti-imperialista e non-nazionalista, non resta che raccogliere i cocci, ripartire da ciò che rimane di SNi e soprattutto da AManca, e cominciare a costruire un movimento coerente e moderno tassello dopo tassello.
Biddamannesu- Messaggi : 74
Data di iscrizione : 04.02.09
- Messaggio n°73
Re: commento al voto
Musettu ha scritto:Biddamannesu le nostre sono opinioni ma la matematica dice che 3,1 non è il triplo e neanche il doppio di 1,9, bisogna ponderare le cose (e fare calcoli) prima di declamare cifre come invece si sta facendo ampiamente questi giorni. In verità, dati alla mano, nel complesso ad essere cresciuto in questi anni è putroppo l'autonomismo, mentre l'indipendentismo ha visto soprattutto un definitivo travaso di elettori (e simpatizzanti) da SNi a iRS. Perchè iRS è meglio organizzata sulla rete e nel territorio e con la sua scelta di non aprire a chiunque ha comunque formato un pensiero più definito, mentre qua dentro ci bazzica gente che si atteggia a guerriero shardana insieme a tipi come europeista insieme a socialisti con idee interessanti come come quelle portate avanti da AManca. Insomma è un guazzabuglio indefinito senza un'identità precisa, e sebbene sia il nazionalismo (lungi da me) che il socialismo, abbiano ragione di esistere nell'indipendentismo, messe assieme tutte queste cose praticamente si annullano.
Ora, se uno si sente indipendentista ma non di destra nè di sinistra, bene, che vada alle riunioni ed entri definitivamente in iRS come propone Biddamannesu. Se qualcuno invece crede che bisogna chiudere la Sardegna agli stranieri nordafricani, crede che la fierezza del popolo sardo derivi dal Sardus Pater e dal fatto che questa era Atlantide, o dalla tribù di dan e roba del genere, bene, organizzate una versione sarda di Alleanza nazionale.
Per tutti coloro invece che credono che l'indipendentismo debba essere in maniera decisa anti-colonialista, anti-imperialista e non-nazionalista, non resta che raccogliere i cocci, ripartire da ciò che rimane di SNi e soprattutto da AManca, e cominciare a costruire un movimento coerente e moderno tassello dopo tassello.
In alcuni paesi i voti si sono triplicati,in altri si sono quintuplicati!! se non ci credi controllati tutti i risultati comune per comune (se ne hai la pazienza)
Supastori- Messaggi : 26
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- Messaggio n°74
Re: commento al voto
Frantzisku ha scritto:su pastori la mia non voleva essere una critica, anzi è proprio il contrario, fine a se stessa o che ha il fine di colpevolizzare qulcuno.
Tu hai affermato che bisogna concentrarsi su quello che bisogna fare( partendo, spero, dagli aspetti negativi) e io sono d'accordo con te.
ehm scusammia...appu liggiu malli..!! ^_^...comunque scrivo in sardo ma non credo sia sempre corretto ma io ci provo ugualmente ..scusate in anticipo se ogni tanto ci tzako qualcosa e magari è scritta male..ma a scuola non me l'hanno insegnato
Europeista- Messaggi : 218
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- Messaggio n°75
Re: commento al voto
Biddamannesu, chi sono io nel circuito indipendentista online lo sanno tutti, hai ragione e puoi benissimo chiamarmi Adriano.
Abbiamo anche le idee confuse tanto è vero che siamo andati a dire la nostra al Congresso del PSD'AZ a Macomer con 400 persone:
http://www.urn-indipendentzia.com/URN%20Sa%20Natzione%20-%20Intervento%20al%20PSDAZ.html
Ma IRS (che è stata invitata) non si è vista.
Penso che debba crescere chi parla tanto di confusione ma poi non si presenta di fronte alla platea a spiegare le sue ragioni e magari ritiene più opportuno farlo solo nel suo club sparlando degli altri. E mi dicono che ce ne sono parecchi di questi "in giro".
Punti di vista.
Il nostro gruppo, tra cui -nella foto- dovresti riconoscere anche un tuo compaesano in quel link, non è certo formato da fantasmi. Ma di sicuro non si può chiedere ad un sito politico formato da un gruppo di persone di essere noto quanto un movimento politico.
Certamente abbiamo enormi margini di miglioramento.
Ti stai chiedendo perché abbiamo sostenuto PSD'AZ, IRS e U.I. alle elezioni?
Perché la nostra sigla (da ben prima di Unidade Indipendentista) si chiama Unione per la Responsabilità Natzionale.
Il nostro avversario è il centralismo, non i partiti territoriali.
Nei partiti territoriali il nostro avversario sono le divisioni, l'eccessivo radicamento ideologico a sinistra di alcuni e la comunicazione.
Io me ne infischio se IRS si vuole distinguere da U.I. perché si etichetta non-nazionalista rispetto ad altri, noi dobbiamo difendere e promuovere l'unità, non le baggianate che dividono.
In politologia il "non-nazionalismo" non esiste. Nel mondo esiste il nazionalismo secondo diverse forme e mi risulta del resto che IRS si ispiri molto all'SNP (Scottish National Party), un partito nazionalista moderato.
A me non interessa che Sedda se ne vada in giro a dire le sue cose, so che è una persona in gamba, mi interessa che le sue cose non vadano a produrre danno, perché di fatto ne hanno prodotto nei rapporti tra sigle.
Poi di sicuro l'incremento di voti prodotto da IRS non proviene certo dalle etichette ma dalla sommatoria di immagine, esposizione dei dirigenti, tematiche culturali e di intrattenimento, etc.
Caratteristiche che aveva anche SNI ma che chiaramente a fine anni '90 non poteva potenziare perché non c'era internet come oggi e non c'erano quelle opportunità grafiche di immagine che invece oggi si possono ottenere con poco.
Anzi, probabilmente se molti di quelli che hanno votato IRS sapessero tutti i dettagli, magari ci ripenserebbo prima di rivotarla.
Il Partito Sardo d'Azione è attualmente l'unica realtà territoriale più vasta i cui membri credono (a torto o a ragione) in un percorso, IRS crede in un'altro.
Ma finché continuerà la delegittimazione reciproca, anche IRS dovrà pur capire che oltre un certo limite di voti non si andrà.
Come è successo tra l'altro a SNI in passato nel momento di massimo splendore.
Io me ne frego se buona parte della politica di IRS è basata sulla distruzione del sardismo: A noi interessa il fatto che nel sardismo ci sono persone così come ci sono in IRS. Entrambe le sigle alle elezioni andavano sostenute.
Quando IRS ha iniziato la sua opera politica era la fotocopia di SNI, diciamo le cose come stanno. Ricordo che le prime volte in cui parlavo di moderazione online mi si accusava di essere democristiano. C'è voluto molto tempo per spiegare che cos'è la comunicazione pubblica e persino come si sarebbe dovuta corredare la simbolistica.
Oggi ci sono militanti di IRS che aprono discussioni nel loro forum per specificare le loro differenze stilistiche rispetto a (ad esempio) la comunicazione di Dr Drer nella trasmissione di Videolina in cui ha parlato contro La Spisa.
Prima se parlavi di comunicazione venivi insultato, censurato ma col tempo copiato.
Prima di U.R.N. Sardinnya nessuno aveva mai parlato apertamente dei discorsi sulla cristianità, nessuno aveva mai esibito una bandiera Europea, etc. Tutto questo oggi è realtà e quest'opera (non avendo altri mezzi) è stata orientata principalmente verso i dirigenti dei movimenti.
Ti racconto qualche dettaglio: Nell'aprile 2006 abbiamo fatto la copertina su URN del Papa con il suo discorso ai fedeli. Da IRS mi arrivò un insulto da parte di un signore mentre da SNI alcuni membri ci scrissero via mail che eravamo fascisti e bigotti cristiani. Io che nella realtà non sono neppure un assiduo frequentatore di Chiese. E se parlavi di Europa eri "un imperialista pagato dallo stato italiano per difendere le lobby europee del colonialismo".
Tu non hai la più pallida idea di cosa sia stato U.R.N. Sardinnya nell'indipendentismo sardo e non abbiamo neppure inventato nulla. Abbiamo solo aperto il rubinetto dell'acqua calda che nessuno voleva aprire.
Per non parlare delle considerazioni sull'autonomismo...
Adesso si è scoperto "l'indipendentismo moderno"....io spero anche che IRS rimuova dal suo regolamento forum il fatto che non possano scrivere rappresentanti di altri partiti e PORTALI...chissà a chi si riferiscono....
Dobbiamo unirci, non farci la guerra come bambini.
Io capisco che da IRS debbano fare finta che U.R.N. non esiste, datosi che non essendo noti, le cose che vengono copiate le possono spacciare come inventate da loro alla militanza che non conosce U.R.N. in Sardegna. Mi sta bene, datosi che uno dei ns obiettivi era quello di influenzare il dibattito politico.
Poi per carità, il 70% dei risultati di IRS è dovuto al loro impegno.
Non ti dico i messaggi che abbiamo ricevuto quando ci siamo orientati verso il sardismo....E' nato pure "l'indipendentismo moderato"...
Quante coincidenze tutte in soli 4 anni di attività del sito e con precisi lettori....
Più di così non si poteva fare ma spero ti sia servito ad inquadrare ciò che fa il nostro spazio.
Abbiamo anche le idee confuse tanto è vero che siamo andati a dire la nostra al Congresso del PSD'AZ a Macomer con 400 persone:
http://www.urn-indipendentzia.com/URN%20Sa%20Natzione%20-%20Intervento%20al%20PSDAZ.html
Ma IRS (che è stata invitata) non si è vista.
Penso che debba crescere chi parla tanto di confusione ma poi non si presenta di fronte alla platea a spiegare le sue ragioni e magari ritiene più opportuno farlo solo nel suo club sparlando degli altri. E mi dicono che ce ne sono parecchi di questi "in giro".
Punti di vista.
Il nostro gruppo, tra cui -nella foto- dovresti riconoscere anche un tuo compaesano in quel link, non è certo formato da fantasmi. Ma di sicuro non si può chiedere ad un sito politico formato da un gruppo di persone di essere noto quanto un movimento politico.
Certamente abbiamo enormi margini di miglioramento.
Ti stai chiedendo perché abbiamo sostenuto PSD'AZ, IRS e U.I. alle elezioni?
Perché la nostra sigla (da ben prima di Unidade Indipendentista) si chiama Unione per la Responsabilità Natzionale.
Il nostro avversario è il centralismo, non i partiti territoriali.
Nei partiti territoriali il nostro avversario sono le divisioni, l'eccessivo radicamento ideologico a sinistra di alcuni e la comunicazione.
Io me ne infischio se IRS si vuole distinguere da U.I. perché si etichetta non-nazionalista rispetto ad altri, noi dobbiamo difendere e promuovere l'unità, non le baggianate che dividono.
In politologia il "non-nazionalismo" non esiste. Nel mondo esiste il nazionalismo secondo diverse forme e mi risulta del resto che IRS si ispiri molto all'SNP (Scottish National Party), un partito nazionalista moderato.
A me non interessa che Sedda se ne vada in giro a dire le sue cose, so che è una persona in gamba, mi interessa che le sue cose non vadano a produrre danno, perché di fatto ne hanno prodotto nei rapporti tra sigle.
Poi di sicuro l'incremento di voti prodotto da IRS non proviene certo dalle etichette ma dalla sommatoria di immagine, esposizione dei dirigenti, tematiche culturali e di intrattenimento, etc.
Caratteristiche che aveva anche SNI ma che chiaramente a fine anni '90 non poteva potenziare perché non c'era internet come oggi e non c'erano quelle opportunità grafiche di immagine che invece oggi si possono ottenere con poco.
Anzi, probabilmente se molti di quelli che hanno votato IRS sapessero tutti i dettagli, magari ci ripenserebbo prima di rivotarla.
Il Partito Sardo d'Azione è attualmente l'unica realtà territoriale più vasta i cui membri credono (a torto o a ragione) in un percorso, IRS crede in un'altro.
Ma finché continuerà la delegittimazione reciproca, anche IRS dovrà pur capire che oltre un certo limite di voti non si andrà.
Come è successo tra l'altro a SNI in passato nel momento di massimo splendore.
Io me ne frego se buona parte della politica di IRS è basata sulla distruzione del sardismo: A noi interessa il fatto che nel sardismo ci sono persone così come ci sono in IRS. Entrambe le sigle alle elezioni andavano sostenute.
Quando IRS ha iniziato la sua opera politica era la fotocopia di SNI, diciamo le cose come stanno. Ricordo che le prime volte in cui parlavo di moderazione online mi si accusava di essere democristiano. C'è voluto molto tempo per spiegare che cos'è la comunicazione pubblica e persino come si sarebbe dovuta corredare la simbolistica.
Oggi ci sono militanti di IRS che aprono discussioni nel loro forum per specificare le loro differenze stilistiche rispetto a (ad esempio) la comunicazione di Dr Drer nella trasmissione di Videolina in cui ha parlato contro La Spisa.
Prima se parlavi di comunicazione venivi insultato, censurato ma col tempo copiato.
Prima di U.R.N. Sardinnya nessuno aveva mai parlato apertamente dei discorsi sulla cristianità, nessuno aveva mai esibito una bandiera Europea, etc. Tutto questo oggi è realtà e quest'opera (non avendo altri mezzi) è stata orientata principalmente verso i dirigenti dei movimenti.
Ti racconto qualche dettaglio: Nell'aprile 2006 abbiamo fatto la copertina su URN del Papa con il suo discorso ai fedeli. Da IRS mi arrivò un insulto da parte di un signore mentre da SNI alcuni membri ci scrissero via mail che eravamo fascisti e bigotti cristiani. Io che nella realtà non sono neppure un assiduo frequentatore di Chiese. E se parlavi di Europa eri "un imperialista pagato dallo stato italiano per difendere le lobby europee del colonialismo".
Tu non hai la più pallida idea di cosa sia stato U.R.N. Sardinnya nell'indipendentismo sardo e non abbiamo neppure inventato nulla. Abbiamo solo aperto il rubinetto dell'acqua calda che nessuno voleva aprire.
Per non parlare delle considerazioni sull'autonomismo...
Adesso si è scoperto "l'indipendentismo moderno"....io spero anche che IRS rimuova dal suo regolamento forum il fatto che non possano scrivere rappresentanti di altri partiti e PORTALI...chissà a chi si riferiscono....
Dobbiamo unirci, non farci la guerra come bambini.
Io capisco che da IRS debbano fare finta che U.R.N. non esiste, datosi che non essendo noti, le cose che vengono copiate le possono spacciare come inventate da loro alla militanza che non conosce U.R.N. in Sardegna. Mi sta bene, datosi che uno dei ns obiettivi era quello di influenzare il dibattito politico.
Poi per carità, il 70% dei risultati di IRS è dovuto al loro impegno.
Non ti dico i messaggi che abbiamo ricevuto quando ci siamo orientati verso il sardismo....E' nato pure "l'indipendentismo moderato"...
Quante coincidenze tutte in soli 4 anni di attività del sito e con precisi lettori....
Più di così non si poteva fare ma spero ti sia servito ad inquadrare ciò che fa il nostro spazio.