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AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
ELEZIONI EUROPEE –
CALANO IN SARDEGNA I RAPACI DEL P.I.U.(Partiti Italiani Uniti)
DA 20 ANNI RACCONTANO LA STESSA FAVOLA.
I rapaci italiani, padroni del P.I.U. (Partiti Italiani Uniti) a turno stanno calando in Sardegna, hanno piume di diverso colore ma gli obiettivi ed i metodi sono gli stessi.
Vogliono fare bottino del voto dei sardi e per convincerli raccontano loro sempre la stessa favola dove il lieto fine è l’elezione, al parlamento europeo, del loro candidato sardo.
La stessa favola va avanti da 20 anni ma confidando che i sardi non abbiano ancora compiuto la maggiore età, i candidati sardi del PIU ed i loro padroni italiani, la continuano a raccontare e continuano ad umiliare il popolo sardo promettendo come imminente l’arrivo del principe azzurro.
Sono già calati nella nostra terra i rapaci tra il rosso ed il rosa, Vendola, Ferrero e Franceschini, ma non tarderanno a decollare verso la Sardegna anche quelli azzurri e tendenti al nero, tutti diranno la stessa frase “questa volta il nostro candidato è l’unico nelle condizioni di essere eletto” pur sapendo che le loro promesse non contengono su siddadu ( tesoro ) ma s’ape macedda.
Ma se anche fosse, che un candidato del PIU venga eletto casualmente al Parlamento Europeo, ci chiediamo, il popolo sardo può ancora sopportare che un suo diritto di rappresentanza sia legato alla contingenza o alla casualità e non sia invece garantito da un riconoscimento e da una garanzia legislativa?
Non c’è dubbio, che la risposta dei sardi sia “no” e che all’unisono tutti chiedano lo scioglimento della Circoscrizione Isole e l’istituzione del collegio Sardegna separato da quello della Sicilia.
Quel no i rapaci del PIU non lo vedono e continueranno a non vederlo finché non si trasformerà in voti mancanti, finché non si accorgeranno che il loro bottino sardo non paga neanche il viaggio.
I sardi devono capire che quelli del PIU decodificano solo i messaggi espressi col sistema binario, voto – non voto, e solo se vedranno una sequenza continua di “non voto” si accorgeranno del mancato diritto di rappresentanza del nostro popolo.
Astensione dal voto dunque, qualsiasi altra forma compresa la scheda nulla fa quorum a favore degli “ha votato”, solo disertando le urne la sequenza di “non voto” sarà chiara e visibile.
Noi indipendentisti di SNI, non solo non andremo a votare ma faremo campagna di sensibilizzazione a favore dell’astensione, siamo per un’Europa dei Popoli e non degli Stati.
Nugoro 26/05/09 DIRETZIONE NATZIONALE SNI
ELEZIONI EUROPEE –
CALANO IN SARDEGNA I RAPACI DEL P.I.U.(Partiti Italiani Uniti)
DA 20 ANNI RACCONTANO LA STESSA FAVOLA.
I rapaci italiani, padroni del P.I.U. (Partiti Italiani Uniti) a turno stanno calando in Sardegna, hanno piume di diverso colore ma gli obiettivi ed i metodi sono gli stessi.
Vogliono fare bottino del voto dei sardi e per convincerli raccontano loro sempre la stessa favola dove il lieto fine è l’elezione, al parlamento europeo, del loro candidato sardo.
La stessa favola va avanti da 20 anni ma confidando che i sardi non abbiano ancora compiuto la maggiore età, i candidati sardi del PIU ed i loro padroni italiani, la continuano a raccontare e continuano ad umiliare il popolo sardo promettendo come imminente l’arrivo del principe azzurro.
Sono già calati nella nostra terra i rapaci tra il rosso ed il rosa, Vendola, Ferrero e Franceschini, ma non tarderanno a decollare verso la Sardegna anche quelli azzurri e tendenti al nero, tutti diranno la stessa frase “questa volta il nostro candidato è l’unico nelle condizioni di essere eletto” pur sapendo che le loro promesse non contengono su siddadu ( tesoro ) ma s’ape macedda.
Ma se anche fosse, che un candidato del PIU venga eletto casualmente al Parlamento Europeo, ci chiediamo, il popolo sardo può ancora sopportare che un suo diritto di rappresentanza sia legato alla contingenza o alla casualità e non sia invece garantito da un riconoscimento e da una garanzia legislativa?
Non c’è dubbio, che la risposta dei sardi sia “no” e che all’unisono tutti chiedano lo scioglimento della Circoscrizione Isole e l’istituzione del collegio Sardegna separato da quello della Sicilia.
Quel no i rapaci del PIU non lo vedono e continueranno a non vederlo finché non si trasformerà in voti mancanti, finché non si accorgeranno che il loro bottino sardo non paga neanche il viaggio.
I sardi devono capire che quelli del PIU decodificano solo i messaggi espressi col sistema binario, voto – non voto, e solo se vedranno una sequenza continua di “non voto” si accorgeranno del mancato diritto di rappresentanza del nostro popolo.
Astensione dal voto dunque, qualsiasi altra forma compresa la scheda nulla fa quorum a favore degli “ha votato”, solo disertando le urne la sequenza di “non voto” sarà chiara e visibile.
Noi indipendentisti di SNI, non solo non andremo a votare ma faremo campagna di sensibilizzazione a favore dell’astensione, siamo per un’Europa dei Popoli e non degli Stati.
Nugoro 26/05/09 DIRETZIONE NATZIONALE SNI
