SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA - UNIDADE INDIPENDENTISTA

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    Marku


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    Messaggio  Marku Ven Giu 05, 2009 10:59 am

    Vinyls, gli operai bloccano 14 Tir
    «Sequestrato» il carico di 6500 tonnellate di Pvc destinate alla Tpv di Fiorenzo Sartor. E dopo due anni si è riunito l’Osservatorio della chimica
    di Gianni Bazzoni

    PORTO TORRES. Nel giorno in cui rinasce dalle ceneri l’Osservatorio regionale per la chimica (ormai dimenticato e privo di qualunque potere), i lavoratori della Vinyls di Porto Torres giocano l’ultima carta disperata e bloccano le operazioni di carico di 14 tir che dovevano portare via dal petrolchimico circa 6500 tonnellate di Pvc per trasferirle alla «Tpv», l’ex azienda del gruppo Ineos che trasforma il prodotto in compound (granulato), acquisita a gennaio da Fiorenzo Sartor. Altre 1500 tonnellate sono bloccate in magazzino, sotto sequestro giudiziario dopo il ricorso presentato da alcuni creditori. «Le merci che abbiamo prodotto con il nostro lavoro - hanno spiegato gli operai, che cercano di ritardare il più possibile la bonifica degli impianti - non le lasceremo andare via così. Non permetteremo che l’imprenditore Sartor, che noi tra l’altro non abbiamo mai conosciuto, incassi somme che sono relative al nostro lavoro, e questo mentre in azienda regna la confusione totale e nessuno sa dire o immaginare che cosa accadrà nelle prossime ore».
    Situazione sempre più critica, quindi, e la tensione sembra destinata a salire ulteriormente. In previsione dello sciopero nazionale della chimica proclamato per il prossimo 24 giugno, lunedì nello stabilimento turritano si terrà un incontro al quale parteciperanno i vertici nazionali di Cgil, Cisl e Uil, un po’ come è già avvenuto a Marghera. E i destini dei due poli chimici sembrano sempre più legati, segnati da una crisi senza precedenti che non lascia intravedere vie d’uscita. Ieri, intanto, Sartor ha inviato a Porto Torres l’amministratore delegato Diego Carmello e il responsabile Risorse umane Arturo Mazzoni (che a loro volta, oggi, dovrebbero incontrare lavoratori e sindacati veneziani). Ieri sera a Cagliari, l’assessore all’Industria Andreina Farris ha presieduto la riunione dell’Osservatorio regionale per la chimica. Un tavolo ricostituito dopo un silenzio durato circa due anni e al quale hanno partecipato i sindaci di Sassari, Porto Torres, Ottana e Sarroch, i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, i rappresentanti di Confindustria, Api Sarda e i presidenti dei Consorzi industriali.
    «La situazione attuale è molto difficile - ha sottolineato l’a ssessore - e l’obiettivo rimane quello di riavviare la filiera per evitare che si determini un effetto domino che finirà per travolgere tutte le aziende che, direttamente o indirettamente, sono attive nel comparto chimico». E l’assessore regionale all’I ndustria ha riportato l’attenzione sul Governo: «Risulta fondamentale - ha detto - che assuma un ruolo chiave per consentire l’ammissibilità della proposta Vinyls Italia alle procedure di amministrazione straordinaria e accedere al previsto commissariamento».
    Tempi e procedure che, evidentemente, non sono compatibili con quel che sta accadendo negli stabilimenti, con gli impianti fermi, i lavoratori senza alcuna prospettiva e l’assenza totale di un Piano industriale per il rilancio reale del settore che veda l’Eni in prima linea insieme al Governo nazionale. Finora i buoni propositi non hanno avuto alcun ruolo nel conseguimento dei risultati. Anzi, spesso le promesse (quelle fondamentali presentate in piena campagna elettorale, anche dal presidente Berlusconi) si sono rivelate inutili illusioni se non delle vere e proprie beffe. E se è vero che non si riparte da capo, perchè l’argomento e i contenuti della crisi sono abbondantemente conosciuti, è altrettanto vero che le mosse decisive per affrontare e superare l’emergenza non sono state compiute. Ieri l’assessore regionale all’Industria ha detto che si rendono indispensabili «procedure e forme di ripresa produttiva che consentano di preservare in tutte le aree le posizioni lavorative». Non sarà facile, perchè ogni giorno si perdono pezzi.
    (04 giugno 2009)

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