GLI ITALIANI RIMPATRIATI - Dal punto di vista politico manca solo un incontro: quello con l'Associazione degli Italiani Rimpatriati dalla Libia (Airl) che rappresenta i connazionali «cacciati» dalla Libia nel 1970, cui furono confiscati tutti i beni. «Non è stato previsto nulla anche se ci era stato assicurato - ha detto Giovanna Ortu, presidente dell'associazione - siamo dispiaciuti. Noi ce lo aspettavamo, anzi, lo davamo per scontato». L'agenda non istituzionale lascia però aperti dei margini.
PROTESTE - «Gheddafi, Monteverde non ti vuole»: da lunedì questo striscione campeggia sulla stazione Fs di viale Quattro Venti, nel quartiere Monteverde, appeso dai Collettivi autorganizzati contro la visita del presidente libico a Roma. Gli studenti dell'Onda e i collettivi preparano già mobilitazioni, proteste e azioni comunicative che verranno decise martedì in un'assemblea interna e non pubblica che si terrà all'interno dell'ateneo. «Non sono escluse ancora azioni e volantinaggi a Villa Pamphili - dicono gli studenti -, valuteremo anche in base alle decisioni che verranno prese sull'eventuale chiusura della villa per motivi di sicurezza».
LA VISITA ALLA SAPIENZA - Il leader libico giovedì 11 sarà in visita anche all'Università La Sapienza. Proprio lunedì c'è stato un sopralluogo organizzativo dell'ambasciatore libico nell'ateneo in vista dell'incontro ufficiale di giovedì, a cui è prevista la partecipazione, tra gli altri, di docenti e di rappresentanze studentesche delle singole facoltà. Anche se per l'università «l'incontro alla Sapienza è dedicato in particolare agli studenti e sarà l'unica occasione di dialogo degli universitari italiani» con il leader libico nell'ambito della sua visita a Roma, gli studenti dell'Onda si stanno organizzando - hanno detto - per «azioni di protesta al piazzale della Minerva o nei pressi dell'aula magna», dove si svolgerà la visita. «Manifesteremo il nostro dissenso - hanno aggiunto gli universitari dell'Onda - perché Gheddafi è complice con Berlusconi dell'intesa sulla gestione dell'immigrazione clandestina, che prevede i respingimenti e l'istituzione di Centri di Permanenza temporanea in Libia, dove vengono anche perpetrate torture nelle carceri contro le popolazioni migranti».
corriere.it 10/06/09
Ant postu unu manifestu, narendidhu a Ghedafi de poni is tendas a Villa Certosa, no ndu bolleus nimancu nosus in Sardigna! Donia borta chi dhis arribbara sa merda, nci d'ollint iscudi a sa corti'e is atrus! De siguru ant pesau unu mercau apitzus de custa genti disisperadada e disgratziara, una papadroxa chi no spacciara, fintzas a candu calincunu magistrau coragiosu no nd'at a bogai su cobercu de apitzus de sa pingiara. A sa facci de is leis internatzionalis, umanitarias contras a s'isfrutamentu e su tenni sa genti che iscraus in cadenas! Saludus indipendentistas.
PROTESTE - «Gheddafi, Monteverde non ti vuole»: da lunedì questo striscione campeggia sulla stazione Fs di viale Quattro Venti, nel quartiere Monteverde, appeso dai Collettivi autorganizzati contro la visita del presidente libico a Roma. Gli studenti dell'Onda e i collettivi preparano già mobilitazioni, proteste e azioni comunicative che verranno decise martedì in un'assemblea interna e non pubblica che si terrà all'interno dell'ateneo. «Non sono escluse ancora azioni e volantinaggi a Villa Pamphili - dicono gli studenti -, valuteremo anche in base alle decisioni che verranno prese sull'eventuale chiusura della villa per motivi di sicurezza».
LA VISITA ALLA SAPIENZA - Il leader libico giovedì 11 sarà in visita anche all'Università La Sapienza. Proprio lunedì c'è stato un sopralluogo organizzativo dell'ambasciatore libico nell'ateneo in vista dell'incontro ufficiale di giovedì, a cui è prevista la partecipazione, tra gli altri, di docenti e di rappresentanze studentesche delle singole facoltà. Anche se per l'università «l'incontro alla Sapienza è dedicato in particolare agli studenti e sarà l'unica occasione di dialogo degli universitari italiani» con il leader libico nell'ambito della sua visita a Roma, gli studenti dell'Onda si stanno organizzando - hanno detto - per «azioni di protesta al piazzale della Minerva o nei pressi dell'aula magna», dove si svolgerà la visita. «Manifesteremo il nostro dissenso - hanno aggiunto gli universitari dell'Onda - perché Gheddafi è complice con Berlusconi dell'intesa sulla gestione dell'immigrazione clandestina, che prevede i respingimenti e l'istituzione di Centri di Permanenza temporanea in Libia, dove vengono anche perpetrate torture nelle carceri contro le popolazioni migranti».
corriere.it 10/06/09
Ant postu unu manifestu, narendidhu a Ghedafi de poni is tendas a Villa Certosa, no ndu bolleus nimancu nosus in Sardigna! Donia borta chi dhis arribbara sa merda, nci d'ollint iscudi a sa corti'e is atrus! De siguru ant pesau unu mercau apitzus de custa genti disisperadada e disgratziara, una papadroxa chi no spacciara, fintzas a candu calincunu magistrau coragiosu no nd'at a bogai su cobercu de apitzus de sa pingiara. A sa facci de is leis internatzionalis, umanitarias contras a s'isfrutamentu e su tenni sa genti che iscraus in cadenas! Saludus indipendentistas.