COMUNICATO STAMPA
TAGLI NELLA SCUOLA SARDA
SNI SOLIDALE CON I PRECARI DELLA SCUOLA
NO AL CAPORALATO DEI PRESIDI
Premesso che questa scuola è una istituzione coloniale italiana che cancella l’identità storica e culturale dei sardi, SNI è solidale con la lotta dei lavoratori della scuola e condanna qualsiasi forma di assunzione di tipo discrezionale o clientelare.
Nei confronti dei lavoratori, la scuola italiana, può fare di tutto, assume e licenzia a proprio comodo, impone la domiciliazione per non riconoscere le trasferte, non riconosce le spese per la produzione del lavoro (mezzo proprio, libri, mense ….), non da peso ed importanza ed anzi mortifica la funzione docente, contravviene alla costituzione finanziando la scuola privata con fondi pubblici.
Rimaneva una sola certezza, le graduatorie per le assunzioni, dico rimaneva perché, con la proposta del Ministro Gelmini per eliminare il precariato, le graduatorie saranno sostituite da liste di disponibilità affidate alla discrezionalità dei dirigenti scolastici.
Di fatto si sta istituzionalizzando il CAPORALATO dei presidi i quali potranno ignorare il merito ed i punteggi in graduatoria e assumere i lavoratori della scuola, per simpatia, per clientela, per nepotismo o per ordini ricevuti, dando corpo anche a discriminazioni di sesso e credo politico o religioso.
E’ il momento di pensare ad una “Iscola Sarda” non solo legata alla realtà della nazione sarda ma che sia vista, non come un mero servizio a domanda, ma come pietra fondante di una costruzione che insieme, alle poste, alla banca, alla farmacia, al comune, alla caserma, agli asili nido ed a tutti gli altri servizi primari, aggrega e rende vivibili le nostre comunità, specialmente quelle piccole.
Solo in questa nuova visione della scuola saranno riconosciuti, non solo i diritti nazionali dei sardi, ma anche i ruoli ed i diritti dei lavoratori della scuola.
Nugoro 6/07/09 BUSTIANU CUMPOSTU
Coordinadore Nazionale
TAGLI NELLA SCUOLA SARDA
SNI SOLIDALE CON I PRECARI DELLA SCUOLA
NO AL CAPORALATO DEI PRESIDI
Premesso che questa scuola è una istituzione coloniale italiana che cancella l’identità storica e culturale dei sardi, SNI è solidale con la lotta dei lavoratori della scuola e condanna qualsiasi forma di assunzione di tipo discrezionale o clientelare.
Nei confronti dei lavoratori, la scuola italiana, può fare di tutto, assume e licenzia a proprio comodo, impone la domiciliazione per non riconoscere le trasferte, non riconosce le spese per la produzione del lavoro (mezzo proprio, libri, mense ….), non da peso ed importanza ed anzi mortifica la funzione docente, contravviene alla costituzione finanziando la scuola privata con fondi pubblici.
Rimaneva una sola certezza, le graduatorie per le assunzioni, dico rimaneva perché, con la proposta del Ministro Gelmini per eliminare il precariato, le graduatorie saranno sostituite da liste di disponibilità affidate alla discrezionalità dei dirigenti scolastici.
Di fatto si sta istituzionalizzando il CAPORALATO dei presidi i quali potranno ignorare il merito ed i punteggi in graduatoria e assumere i lavoratori della scuola, per simpatia, per clientela, per nepotismo o per ordini ricevuti, dando corpo anche a discriminazioni di sesso e credo politico o religioso.
E’ il momento di pensare ad una “Iscola Sarda” non solo legata alla realtà della nazione sarda ma che sia vista, non come un mero servizio a domanda, ma come pietra fondante di una costruzione che insieme, alle poste, alla banca, alla farmacia, al comune, alla caserma, agli asili nido ed a tutti gli altri servizi primari, aggrega e rende vivibili le nostre comunità, specialmente quelle piccole.
Solo in questa nuova visione della scuola saranno riconosciuti, non solo i diritti nazionali dei sardi, ma anche i ruoli ed i diritti dei lavoratori della scuola.
Nugoro 6/07/09 BUSTIANU CUMPOSTU
Coordinadore Nazionale