Dal sito in inglese del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ( F.P.L.P.): http:// www.fplp.ps/ english si apprende che l’ F.P.L.P. a Maggio ha partecipato alla conferenza dei partiti comunisti a Bruxelles, e nello svolgimento dei lavori i partiti comunisti e i sindacati progressisti hanno chiesto la rimozione del F.P.L.P. dalla famigerata lista delle organizzazioni terroristiche. Inoltre i partecipanti alla conferenza internazionale (46 tra partiti e movimenti sindacali) hanno chiesto il rilascio dei prigionieri palestinesi e la liberazione del compagno Ahmed Sa’adat, Segretario Generale dell’F.P.L.P.
Alla conferenza, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha partecipato con una delegazione il cui responsabile è stato Marwan Abdul- Al, membro dell’Ufficio Politico affiancato dal responsabile del fronte a Bruxelles: il compagno Hamadan.
Marwan Abdul-Al, tra l’altro nel suo intervento ha focalizzato l’importanza che ha la solidarietà internazionale data al popolo palestinese, auspicando che essa raggiunga un più alto grado per la legittima lotta per la libertà, il ritorno e l’autodeterminazione.
Sempre dal sito si apprende, attraverso un’ intervista rilasciata il 23/05/ 09 alla Palestine Todays News Agency da Jamil Mizher, membro del Comitato Centrale, che l’F.P.L.P. rifiuta il piano di Obama per la pace in medio oriente perchè non riconosce per i rifugiati palestinesi il diritto al ritorno alle loro case, alle loro città e alle loro terre. Diritto centrale per la causa palestinese; un diritto di tutti coloro che furono cacciati a causa della creazione di Israele e dalle sue politiche negli ultimi sei decenni. Il diritto al ritorno dei rifugiati è un diritto naturale, nazionale , collettivo ed individuale per tutti i rifugiati palestinesi. Sempre nella stessa intervista Jamil Mizher dice che il rifiuto da parte dell’F.P.L.P. al piano Obama per la pace in medio oriente, scaturisce dal fatto che tale piano oltre a non riconoscere il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi, tralascia le questioni nodali del conflitto, non riconosce i diritti nazionali ed umani dei palestinesi ed è una ripetizione dei progetti dell’amministrazione Bush.
solidarietà alla lotta di liberazione del popolo palestinese
solidarietà ai rifugiati palestinesi
attivarsi per la cancellazione della cosidetta lista delle organizzazioni terroristiche
Alla conferenza, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha partecipato con una delegazione il cui responsabile è stato Marwan Abdul- Al, membro dell’Ufficio Politico affiancato dal responsabile del fronte a Bruxelles: il compagno Hamadan.
Marwan Abdul-Al, tra l’altro nel suo intervento ha focalizzato l’importanza che ha la solidarietà internazionale data al popolo palestinese, auspicando che essa raggiunga un più alto grado per la legittima lotta per la libertà, il ritorno e l’autodeterminazione.
Sempre dal sito si apprende, attraverso un’ intervista rilasciata il 23/05/ 09 alla Palestine Todays News Agency da Jamil Mizher, membro del Comitato Centrale, che l’F.P.L.P. rifiuta il piano di Obama per la pace in medio oriente perchè non riconosce per i rifugiati palestinesi il diritto al ritorno alle loro case, alle loro città e alle loro terre. Diritto centrale per la causa palestinese; un diritto di tutti coloro che furono cacciati a causa della creazione di Israele e dalle sue politiche negli ultimi sei decenni. Il diritto al ritorno dei rifugiati è un diritto naturale, nazionale , collettivo ed individuale per tutti i rifugiati palestinesi. Sempre nella stessa intervista Jamil Mizher dice che il rifiuto da parte dell’F.P.L.P. al piano Obama per la pace in medio oriente, scaturisce dal fatto che tale piano oltre a non riconoscere il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi, tralascia le questioni nodali del conflitto, non riconosce i diritti nazionali ed umani dei palestinesi ed è una ripetizione dei progetti dell’amministrazione Bush.
solidarietà alla lotta di liberazione del popolo palestinese
solidarietà ai rifugiati palestinesi
attivarsi per la cancellazione della cosidetta lista delle organizzazioni terroristiche