Le vittime, di 36 e 40 anni, sono cadute nella vasca dell'impianto e hanno perso la vita
per le esalazioni sprigionate. Intossicato e portato in ospedale un terzo lavoratore
Tragedia del lavoro a Riva Ligure
Due operai muoiono nel depuratore
RIVA LIGURE (Imperia) - Due operai sono morti mentre lavoravano all'interno del depuratore di Riva Ligure, in provincia di Imperia. L'incidente è avvenuto intorno alle 14,30 di oggi. I due sono caduti in una vasca di depurazione delle acque: qui avrebbero perso i sensi a causa della rarefazione dell'ossigeno e dell'alta percentuale di anidride carbonica nell'aria. La morte sarebbe stata dunque provocata dall'esalazioni provenienti dalla vasca. I loro corpi senza vita sono stati recuperati un paio d'ore più tardi.
Le vittime sono Francesco Mercurio, 40 anni, di San Biagio della Cima, e Gianfranco Iemma, 36 anni, residente a Genova. Fecevano parte di una squadra della società C.I.E.M di San Biagio della Cima, specializzata nella pulizia di depuratori. Secondo una prima ricostruzione, sembra che i due siano entrati nel depuratore sprovvisti delle protezioni di sicurezza. La squadra era composta in tutto da quattro persone: un terzo operaio che ha cercato di dare soccorso ai due colleghi, sembra gettando loro dei salvagente, è rimasto intossicato ed è stato portato via in ambulanza. Un quarto era invece rimasto fuori dall'impianto, per manovrare le condutture di scarico.
La C.I.E.M. lavora per conto della Secom, società pubblica che gestisce gli impianti di depurazione di otto comuni dell'Imperiese. Sul posto sono intervenuti vigili, tecnici della Asl, il medico legale e il sostituto procuratore Francesco Pescetto, che sta valutando la possibilità di porre sotto sequestro parte dell'area.
(15 giugno 2009)
In custa italiedha, mancara sa cultura de sa siguresa in su trabballu, mancara s’arrispettu po sa vida, totu custu sistema de is appaltus e appaltixedhus, portara a custas cosas. In sa Repubblica Indipendenti chi nosus portaus in conca s’arrispetu nantis de is regular, depit essi s’arrispetu po sa vida de is atrus, poita ca su trabballu est vida! A is familias de custus pobirus operaius bandiri, sa solidadiedi nostra.
per le esalazioni sprigionate. Intossicato e portato in ospedale un terzo lavoratore
Tragedia del lavoro a Riva Ligure
Due operai muoiono nel depuratore
RIVA LIGURE (Imperia) - Due operai sono morti mentre lavoravano all'interno del depuratore di Riva Ligure, in provincia di Imperia. L'incidente è avvenuto intorno alle 14,30 di oggi. I due sono caduti in una vasca di depurazione delle acque: qui avrebbero perso i sensi a causa della rarefazione dell'ossigeno e dell'alta percentuale di anidride carbonica nell'aria. La morte sarebbe stata dunque provocata dall'esalazioni provenienti dalla vasca. I loro corpi senza vita sono stati recuperati un paio d'ore più tardi.
Le vittime sono Francesco Mercurio, 40 anni, di San Biagio della Cima, e Gianfranco Iemma, 36 anni, residente a Genova. Fecevano parte di una squadra della società C.I.E.M di San Biagio della Cima, specializzata nella pulizia di depuratori. Secondo una prima ricostruzione, sembra che i due siano entrati nel depuratore sprovvisti delle protezioni di sicurezza. La squadra era composta in tutto da quattro persone: un terzo operaio che ha cercato di dare soccorso ai due colleghi, sembra gettando loro dei salvagente, è rimasto intossicato ed è stato portato via in ambulanza. Un quarto era invece rimasto fuori dall'impianto, per manovrare le condutture di scarico.
La C.I.E.M. lavora per conto della Secom, società pubblica che gestisce gli impianti di depurazione di otto comuni dell'Imperiese. Sul posto sono intervenuti vigili, tecnici della Asl, il medico legale e il sostituto procuratore Francesco Pescetto, che sta valutando la possibilità di porre sotto sequestro parte dell'area.
(15 giugno 2009)
In custa italiedha, mancara sa cultura de sa siguresa in su trabballu, mancara s’arrispettu po sa vida, totu custu sistema de is appaltus e appaltixedhus, portara a custas cosas. In sa Repubblica Indipendenti chi nosus portaus in conca s’arrispetu nantis de is regular, depit essi s’arrispetu po sa vida de is atrus, poita ca su trabballu est vida! A is familias de custus pobirus operaius bandiri, sa solidadiedi nostra.