Il 28 de Abrili prima e l’Unidade de sa Giuventude Indipendentista Sarda poi hanno sempre considerato Unidade Indipendentista, appunto, come il germe di una struttura organizzativa unitaria del movimento di liberazione nazionale e sociale, ovvero lo strumento necessario per intraprendere le lotte politiche, sociali e culturali di quella eterogenea area che altri prima di noi hanno chiamato “sinistra indipendentista sarda”. Uno strumento di cui si avverte la desolante mancanza, che certo non può essere sopperita dal solo, seppur valido, progetto di costruzione di un soggetto partitico comunista portato avanti da una nota organizzazione della sinistra indipendentista, bensì da una ben più ampia piattaforma plurale ed inclusiva di tutte quelle forze politiche che si riconoscono nel principio dell’inscindibilità della lotta per l’emancipazione nazionale e della lotta per l’emancipazione sociale. Verso questo ambizioso progetto di strutturazione organizzativa di Unidade Indipendentista, ci hanno spinto e incoraggiato, con forza ed entusiasmo, centinaia e migliaia di sardi che, nonostante la debolezza e lo scarso radicamento sul territorio delle realtà che costituirono U.I., contribuendo alla campagna elettorale o entrando in contatto con noi durante essa, hanno visto nel programma elettorale e, soprattutto, nel progetto di alternativa societaria a medio-lungo termine da noi propugnato, una reale speranza per cui valesse la pena iniziare a battersi giorno per giorno.
Prendiamo invece atto con estrema amarezza, come già reso pubblico dai compagni di A Foras nel documento in cui hanno comunicato e spiegato la loro fuoriuscita da Unidade Indipendentista, della volontà delle due principali organizzazioni fondatrici della coalizione di venir meno (chi prima, chi poi) a queste ambiziose aspettative disattendendo i più importanti impegni presi con sostenitori e alleati sulla natura di U.I. quale spazio condiviso e aperto alle organizzazioni, associazioni e singoli che si riconoscessero nei suoi principi e finalità e che volessero, a prescindere da una loro eventuale adesione a una delle forze fondatrici, sposare il progetto e mettersi a sua disposizione. Così la sigla Unidade Indipendentista, interrotta e annullata irrimediabilmente la prospettiva in base alla quale il 28 de Abrili - Giuventudi Indipendentista aveva partecipato alla sua costituzione, ovvero quella della “piattaforma programmatica unitaria del movimento di liberazione nazionale e sociale”, nelle intenzioni fatte proprie dalle due organizzazioni in questione dovrebbe perpetuare la sua esistenza come mero cartello occasionale volto ad affrontare questa tornata elettorale o quella campagna astensionistica o, al limite, forse, qualche altra iniziativa altrettanto occasionale e del tutto disorganica da un progetto politico strategico coerente e funzionale alla lotta anticolonialista.
E’ quindi più che superfluo aggiungere che in quanto realtà giovanile, che ha come principale fine quello di sensibilizzare, coinvolgere e organizzare le giovani e i giovani sardi nella lotta di liberazione nazionale e sociale, una sigla che auto-riduce la propria prospettiva in chiave meramente elettoralistica, o comunque spontaneista e volontariamente aliena a un benché minimo progetto politico organico, non ci interessa né potrebbe mai minimamente interessarci. Pertanto, dato un tale pesante ridimensionando e radicale snaturando, dichiariamo per quel che ci riguarda irrimediabilmente degenerato e fallito il progetto Unidade Indipendentista alla cui nascita e iniziale sviluppo abbiamo dato un non secondario contributo.
Ribadiamo, altresì, la nostra posizione concernente le necessità organizzative e strategiche del movimento di liberazione nazionale e sociale in questa fase storico-politica, ovvero quella della costituzione e della convergenza delle forze della sinistra indipendentista in una piattaforma di alternativa anticolonialista che vada a toccare, analizzare alla radice e, quindi, proporsi di estirpare tutti quei fattori sociali, economici, politici e culturali che sono alla base del sottosviluppo indotto della nostra Terra.
Come Giuventude Indipendentista ci proponiamo di avviare una fase nuova per intensità ed efficacia del lavoro sul territorio, che vedrà nel breve termine l’apertura a Cagliari della sede fisica della sinistra indipendentista cagliaritana e la formazione da parte di simpatizzanti di altre zone della Sardigna di altri nuclei organizzati attivi della Giuventudi Indipendentista. Nuova fase del lavoro sul territorio che, in ultima analisi, metta dei presupposti più solidi e duraturi affinché, nel medio termine, si possa realmente costituire quella piattaforma politica unitaria della sinistra indipendentista sarda (che faccia tesoro dei limiti e di ciò che non ha funzionato nel corso della breve e abortita esperienza di U.I., prima fra tutte il voler avuto includere una forza esterna alla sinistra indipendentista in un progetto di emancipazione nazionale e sociale, cosa di cui riconosciamo di essere stati per lungo tempo tra i più convinti assertori), dotata di una struttura organizzativa minima, senza che ciò contasti con lo sviluppo e col programma specifico delle singole forze patriottiche di sinistra, ma che anzi ne sia complementare e rafforzativa.
Casteddu, luglio 2009
Unidadi de sa Giuventudi Indipendentista Sarda
Unidade de sa Giuventude Indipendentista Sarda
Soberania, Democratzia, Sotzialismu
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