Gion Loi ha scritto:... Questo discorso di sinistra e l'indipendentismo con e senza la sinistra,e vecchio come la "Barba de su Babai mannu meu" ... la sinistra è soltanto UNA realtà nel mondo indipendentista Sarda ! ... se non sei di sinistra, hai la scelta e qui lo dico molto francamente due scelte.
Ha l'opzione SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA o anche iRS. ... ma credo che questo non è il problema !
PROBLEMA SIAMO NOI SARDI STESSI ... INDIVIDUALISTI ... SINGOLARI ... MONO COMBATTENTI ..
... TESTARDI ... SCETTICI e così pottrei andar'avanti tutta la pagina !!!!!!!!!!!!!!!!
A menzu biere indipendentistas istraneu ... G.L.
No, no, aspetta Gion, se la metti così l'indipendentismo non ha scelta, è solo di sinistra, non vorrai mettere SNI più a destra di Irs spero, sebbene Irs fosse "quasi alleata" del centro.sinistra. Ora si hanno due scelte solo perchè c'è il Psd'Az. (anch'esso dichiarato "indipendentista" dallo Statuto) che però ha chiaramente svoltato a destra. Il problema dell'indipendentismo è che ancora non si ha neppure la più vaga idea di cosa sia "il popolo" (paragonato sempre più ad una testata di giornale d'ex partito) o un popolo, cosa occorra per unire "la Nazione" (che, nota bene, anch'essa tende a confondersi con un'altra testa di giornale tra i più destrorsi).
Il nostro scetticismo è causato da tutti i colpi che abbiamo preso, dalle disillusioni che abbiamo raccolto e da quello che abbiamo avuto in cambio della nostra lealtà, dell'onestà e della buona fede che abbiamo sempre dato; la testardagine ha altra natura, potrei parlarti della mia che, essendo illuminata, si avvale del conforto delle prove, ma "sas peraulas mannas" e "la costante del tradimento rafforzato dallo spergiuro storico" fanno sentire il loro peso.
Un popolo, bada bene, non fa parte della destra o della sinistra, bensì del cammino, quello sardo ne sta percorrendo uno "millenario" per riscattare la sua libertà ma i sardi questo non lo sanno più e, se cerchi di farglielo sapere ti ridono dietro dicendoti che sei matto.
C'era un tedesco che si chiamava come un musicista che ha scritto tanto sulla lingua sarda, diceva che fosse un composto di "storia, di spirito e di forma", oggi la lingua sarda s'è ridotta ad un esperimento linguistico composto di ben 800 fonemi prodotti in laboratorio (sigh!). Povera Patria mia .......
Siamo individualisti, è vero, in cuor nostro fondiamo sull'individualità la nostra stessa identità, sia individuale che collettiva, il popolo sardo è uno e come lui non ce nessuno, credi a me, si trova in uno stato di frustazione talmente tanto tale che può dirsi ridotto a condizione ed oramai domo.
A me ne piange il cuore, devo dirti la verità, ma non tanto per la sinistra o la destra (che per lavare la faccia servono tutte e due) quanto per l'Isola, la terra (mater fertile et feconda) che subisce tutte queste atrocità a volte con il nostro stesso tacito consenso.
A volte, m'è accaduto, vorresti far sentire la tua voce ma resti ..... senza parole.
La lingua, con lo spirito e la sua forma corretta, non è che uno degli elementi utili ad unire un popolo e a far riconoscere una Nazione. Uno storico famoso nella storia, tal Gian Battista Vico (di scuola napoletana ma di chiare origini sarde) nella sua "Scienza Nova", diceva che occorressero pure le Leggi e la Divinità. Ma tu ci credi in Dio?
Il divino ha tutt'altra dall'essere umano, è straordinario ed a volte anche stupefacente, sbalorditivo sicuramente!
Sai che risultano i documenti storici che comprovano l'essere la Sardegna tutta "Terra Sacra" e consacrata?
Fra 4 giorni ricorrerà il 715° anniversario del Manifesto storico che ha dato i lumi alla "legge dei Sardi" (non è la Carta De Logu di Arborea ma gli si rassomiglia, essendo precedente all'esperienza giudicale di Eleonora si potrebbe arrivare a sostenere che l'abbia preceduta o ispirata, oppure, se volessimo mostrare ostilità nei confronti della Figlia di Mariano, sostenere che l'abbia copiata). Dato che esistono le prove storiche del suo soggiorno turritano e più specificatamente sassarese, nasce il sospetto che quel Manifesto storico possa interessare tutta la Sardegna. E' scritto in latino, esiste la traduzione in italiano ma parrebbe esserci stato anche in sardo, perchè in quel tempo, si era soliti voler scrivere le leggi sia in latino che "in limba" (per quelli che la lingua dei dotti non la conosceva), anche in quel tempo (stiamo parlando del 1200-1300) tra la versione latina e quella sarda, davanti alla curia ed in tribunale, il valore ufficiale ce l'aveva il latino in regime d'esclusiva. Il Codice che ho ritrovato e riscoperto è scritto in sardo e in latino, è stato pubblicato nel 1316 da un Podestà che, nell'organizzazione medioevale della Città Stato (il Comune) poteva essere paragonato ad un Papa o, comunque, ad un personaggio che potremo vedere oggi in un Dalai Lama, rappresentante della sapienza cosmica.
A questo punto del dibattito politico di destra e/o di sinistra, non si può fare a meno di ricordare a tutti che la divisione in destre conservatrici e sinistre progressiste è avvenuto durante il dibattito post Hegeliano, il materialismo storico ci ha svuotato l'anima arrichendo la coscienza ma, per Dio, potrebbe pure essere tempo di iniziare a ricredersi. Se non è servita la risposta che abbiamo avuto dall'elettorato .........!!!
Inquadrati come sono nel meccanismo partitico dell'adeguamento i compagni non hanno considerato bene i risultati delle scorse elezioni. Sarebbe bene non trascurare il fatto che in quest'ultima tornata elettorale il 70% degli elettori non ha votato PD o PdL e, considerato lo scarso risultato dell'U.I. e degli altri contendenti, occorre considerare che è circolata la "proposta di riforma della Legge elettorale in campagna elettorale" come atto di disobbedienza civile con funzioni costituenti, ti ricordi?
Molti di quei voti "nulli" o "dispersi" hanno raccolto il messaggio della Costituente indipendentistica, la proposta di riforma della legge elettorale .... ha avuto un successo insperato e si presenta, all'oscuro (perchè nessuno ne parla) tutti gli occhi sono puntati sulla Regione di Cappellacci&co., tra i trionfatori.
Indipendenza vuol dire costituirsi, il che equivale fare una Costituente che prepari la Costituzione, la quale non ha valore giurico/politico esterno ed interno se non ha avuto il riconoscimento da parte dei cittadini (per il verso interno) e delle altre Nazioni e popoli con o senza Stato.
Stiamo qui a discutere di sinistre e di destre, di G8 e di cazzabuburi vari ma, alle europee non ci si va?
Come ha intenzione di muoversi l'indipendentismo sardo? Ma ne ha voglia muoversi?
Salutandoti con un fraterno abbraccio confido sicuro nella barba di quell'antico "babai mannu", devo ringraziare ancora lui se mantengo ancora salda la fede. La nazione ed il popolo, non hanno bisogno di mero nutrimento materiale, occorre nutrirne anche lo spirito ma questo, un comunista di sinistra o un fascista di destra, faticano ad apprenderlo, stentano a comprenderlo.
Tentano ogni giorno di tappare o far tacere l'ultimo anelito di libertà ma "babai mannu" ci ha fatto una Casa, una Chiesa ed una Scuola solida. Dobbiamo soltanto imparare a conoscerle, ad amarle e a rispettarle.
Se Unidade Indipendentista riuscisse, al giorno d'oggi, presentarsi con una squadra di calcio io mi sentirei di giocare "ala larga"!!!