AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
COMUNICATO STAMPA
BLOCCO ENICHEM PORTOTORRES
IL RUOLO DI UNA COLONIA E LA FUNZIONE DEGLI INTERMEDIARI
La colonizzazione chimica non rende più e va smantellata non solo perché non assicura i profitti di prima ma anche perché bisogna “affamare” il popolo sardo per renderlo disponibile ad altre scelte e ad altri sacrifici “coloniali” come quello dello smaltimento e del nucleare.
Il ruolo più difficile spetterà a quelli che per loro “funzione”, dovranno intermediare questo aggiornamento del “loro modello di sviluppo”.
Governo regionale, politici di destra e di sinistra, sindacati, enti locali, patronati e tutte le “agenzie” di intermediazione organiche agli interessi italiani in Sardegna, solleveranno il giusto polverone, con proteste formali, con scioperi ad oc, ventilando false promesse, falsi obbiettivi e false responsabilità, per nascondere i veri obiettivi ed i veri responsabili dello smantellamento del settore chimico e dell’industriale indotto.
I primi a subire le umiliazioni saranno gli operai sardi che, nel gioco, non conteranno niente e che come ieri sono stati costretti ad abbandonare i cambali per vestire la tutta blu verranno domani costretti ad indossare la tutta bianca con il simbolo della radioattività.
Il popolo sardo ed in particolare gli operai e le loro famiglie verranno portati all’esasperazione, si ripresenterà lo spettro dell’emigrazione di massa, le nuove servitù imposte all’isola quella dello smaltimento e dello stoccaggio di scorie anche radioattive e quello di sito per le centrali nucleari apparirà come una manna dal cielo italiano.
SNI esprime la sua più ferma solidarietà agli operai che rischiano di perdere il posto di lavoro, in particolari a quelli di Portotorres, del Sulcis e di Ottana ed auspica che il popolo sardo dia una risposta “nazionale” allo stato italiano ed ai suoi intermediari sardi, al capitalismo privato ed a quello di stato.
Nugoro 9/07/09 BUSTIANU CUMPOSTU
Coordinadore Nazionale
COMUNICATO STAMPA
BLOCCO ENICHEM PORTOTORRES
IL RUOLO DI UNA COLONIA E LA FUNZIONE DEGLI INTERMEDIARI
La colonizzazione chimica non rende più e va smantellata non solo perché non assicura i profitti di prima ma anche perché bisogna “affamare” il popolo sardo per renderlo disponibile ad altre scelte e ad altri sacrifici “coloniali” come quello dello smaltimento e del nucleare.
Il ruolo più difficile spetterà a quelli che per loro “funzione”, dovranno intermediare questo aggiornamento del “loro modello di sviluppo”.
Governo regionale, politici di destra e di sinistra, sindacati, enti locali, patronati e tutte le “agenzie” di intermediazione organiche agli interessi italiani in Sardegna, solleveranno il giusto polverone, con proteste formali, con scioperi ad oc, ventilando false promesse, falsi obbiettivi e false responsabilità, per nascondere i veri obiettivi ed i veri responsabili dello smantellamento del settore chimico e dell’industriale indotto.
I primi a subire le umiliazioni saranno gli operai sardi che, nel gioco, non conteranno niente e che come ieri sono stati costretti ad abbandonare i cambali per vestire la tutta blu verranno domani costretti ad indossare la tutta bianca con il simbolo della radioattività.
Il popolo sardo ed in particolare gli operai e le loro famiglie verranno portati all’esasperazione, si ripresenterà lo spettro dell’emigrazione di massa, le nuove servitù imposte all’isola quella dello smaltimento e dello stoccaggio di scorie anche radioattive e quello di sito per le centrali nucleari apparirà come una manna dal cielo italiano.
SNI esprime la sua più ferma solidarietà agli operai che rischiano di perdere il posto di lavoro, in particolari a quelli di Portotorres, del Sulcis e di Ottana ed auspica che il popolo sardo dia una risposta “nazionale” allo stato italiano ed ai suoi intermediari sardi, al capitalismo privato ed a quello di stato.
Nugoro 9/07/09 BUSTIANU CUMPOSTU
Coordinadore Nazionale