AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
COMUNICATO STAMPA
LE PRIORITA’ DI CAPPELLACCI
NIENTE BANDIERA SI TORNA AL GONFALONE
La chiusura delle fabbriche, il Sulcis allo sfascio, la minaccia del nucleare, la perdita di 1700 cattedre nella scuola, la mancata realizzazione della strada Olbia Tempio e lo svanire delle promesse elettorali sono inezie rispetto ad un altro grave impedimento che turbava il sonno dei sardi, quello dello stemma ufficiale della Regione Sardegna.
Meno male che il neo governatore sig. Cappellacci ha capito che se negli atti ufficiali della RAS continuava a figurare la bandiera nazionale sarda invece che il gonfalone savoiardo i sardi sarebbero stati impediti nello sviluppo e la disoccupazione sarebbe aumentata a dismisura.
Con incredibile tempestività, su proposta del presidente, la Giunta il 24 marzo ha deliberato “di ripristinare l’utilizzo in tutti gli atti interni ed esterni della Regione Autonoma della Sardegna
dello stemma della Regione Autonoma della Sardegna, concesso con D.P.R. del 5 luglio del
1952,” e ha tolto il grave impedimento che affliggeva il Popolo Sardo.
Bravo sig. Cappellacci ha fatto il suo dovere chi le ha affidato il feudo sardo sarà contento poco importa se ad un mese dalle elezioni i sardi avrebbero meritato altre priorità.
Con quell’atto Sig. Capellacci lei ha cancellato la bandiera del popolo sardo, del quale in campagna elettorale ha dichiarato volerne garantire la prosperità, la dignità e l’identità.
Nugoro 27/03/09
BUSTIANU CUMPOSTU
Coordinadore Natzionale
COMUNICATO STAMPA
LE PRIORITA’ DI CAPPELLACCI
NIENTE BANDIERA SI TORNA AL GONFALONE
La chiusura delle fabbriche, il Sulcis allo sfascio, la minaccia del nucleare, la perdita di 1700 cattedre nella scuola, la mancata realizzazione della strada Olbia Tempio e lo svanire delle promesse elettorali sono inezie rispetto ad un altro grave impedimento che turbava il sonno dei sardi, quello dello stemma ufficiale della Regione Sardegna.
Meno male che il neo governatore sig. Cappellacci ha capito che se negli atti ufficiali della RAS continuava a figurare la bandiera nazionale sarda invece che il gonfalone savoiardo i sardi sarebbero stati impediti nello sviluppo e la disoccupazione sarebbe aumentata a dismisura.
Con incredibile tempestività, su proposta del presidente, la Giunta il 24 marzo ha deliberato “di ripristinare l’utilizzo in tutti gli atti interni ed esterni della Regione Autonoma della Sardegna
dello stemma della Regione Autonoma della Sardegna, concesso con D.P.R. del 5 luglio del
1952,” e ha tolto il grave impedimento che affliggeva il Popolo Sardo.
Bravo sig. Cappellacci ha fatto il suo dovere chi le ha affidato il feudo sardo sarà contento poco importa se ad un mese dalle elezioni i sardi avrebbero meritato altre priorità.
Con quell’atto Sig. Capellacci lei ha cancellato la bandiera del popolo sardo, del quale in campagna elettorale ha dichiarato volerne garantire la prosperità, la dignità e l’identità.
Nugoro 27/03/09
BUSTIANU CUMPOSTU
Coordinadore Natzionale