QUESTIONE MORALE
Noi chiediamo la parificazione della retribuzione mensile del consigliere regionale a
quella del contratto metalmeccanico.
Lo stato colonialista italiano tiene sotto giogo e ricatto il popolo sardo attraverso l'asservimento
della classe politica compradora foraggiata con grassi stipendi e onorificenze. Noi
indipendentisti riteniamo che chiunque sia designato a rappresentare gli interessi generali e
collettivi del popolo sardo deve considerare la difesa di questi come principio inviolabile e non
negoziabile, e la sua opera politica e amministrativa come servizio al popolo. Secondo questo
principio, per ragioni morali e politiche, riteniamo che uno stipendio mensile parificato a quello
percepito dai lavoratori metalmeccanici, secondo le tabelle del contratto in corso, sia
sufficiente al presidente della regione e a tutti i consiglieri regionali e assessori per assolvere
decorosamente al loro ruolo pubblico. La Regione, e quindi il popolo sardo, si farà carico solo
ed esclusivamente degli "oneri di rappresentanza" istituzionale, oltre a quelli inerenti la
gestione dell'istituzione "Regione Sardegna".
I nostri esponenti eletti nella prossima legislatura, applicheranno immediatamente
questa condizione devolvendo le cifre restanti all'organizzazione, da parte di
UNIDADE INDIPENDENTISTA, di attività politiche e sociali diffuse nel territorio per
sviluppare e promuovere i temi di questo programma, che va ben oltre queste elezioni
regionali. Tutti questi conti economici saranno resi trasparenti e disponibili a tutti!
quella del contratto metalmeccanico.
Lo stato colonialista italiano tiene sotto giogo e ricatto il popolo sardo attraverso l'asservimento
della classe politica compradora foraggiata con grassi stipendi e onorificenze. Noi
indipendentisti riteniamo che chiunque sia designato a rappresentare gli interessi generali e
collettivi del popolo sardo deve considerare la difesa di questi come principio inviolabile e non
negoziabile, e la sua opera politica e amministrativa come servizio al popolo. Secondo questo
principio, per ragioni morali e politiche, riteniamo che uno stipendio mensile parificato a quello
percepito dai lavoratori metalmeccanici, secondo le tabelle del contratto in corso, sia
sufficiente al presidente della regione e a tutti i consiglieri regionali e assessori per assolvere
decorosamente al loro ruolo pubblico. La Regione, e quindi il popolo sardo, si farà carico solo
ed esclusivamente degli "oneri di rappresentanza" istituzionale, oltre a quelli inerenti la
gestione dell'istituzione "Regione Sardegna".
I nostri esponenti eletti nella prossima legislatura, applicheranno immediatamente
questa condizione devolvendo le cifre restanti all'organizzazione, da parte di
UNIDADE INDIPENDENTISTA, di attività politiche e sociali diffuse nel territorio per
sviluppare e promuovere i temi di questo programma, che va ben oltre queste elezioni
regionali. Tutti questi conti economici saranno resi trasparenti e disponibili a tutti!