Lo affermo perché la borghesia imperialista ha creato, determinato, e quindi cerca di strumentalizzare le masse anche con la competizione elettorale, per mantenere il proprio status quo. Le masse lavoratrici nella competizione elettorale non hanno nessun strumento che possa mettere in pericolo (quello del voto è un palliativo) il potere borghese
Mio Dio...in Sardegna siamo in ritardo nel fondare un PNS e questi ancora vogliono costruire un rottame di P.C.S....
Se non l'avete capito, nessuno deve contrapporsi alla "borghesia" perché il confine tra "borghesia e proletariato" è pressoché inesistente nel 2009 e sopratutto nel nostro tessuto socio-economico Sardo.
Questa terminologia deve ache sparire perché non idonea ai tempi.
I vostri obiettivi nell'indipendentismo sono finiti e non rispecchiano il 90% delle migliaia di indipendentisti e sardisti dell'isola.
L'imprenditore fa parte del sistema e non è "un padrone" ma un operatore necessario del sistema che da lavoro e contribuisce allo sviluppo economico, sociale e materiale del territorio. Sono persone come noi, non alieni.
Ma ogni operatore deve essere regolato da leggi giuste che quì non ci sono.
Con la vostra teoria bislacca finireste anche per mettervi contro ai commercianti che hanno pochi operai per mandare avanti il negozio (tra enormi difficoltà).
L'imperialismo o meglio, lo stato italiano nel nostro caso, non ha paura di un fantomatico Partito Comunista Sardo, anzi, sarebbe ben felice di avere uno strumento a cui fare la guerra per mostrare ai Sardi quanto il centralismo sarebbe l'unico sistema da votare. Basti guardare come Ankara usa il PKK per rallentare l'indipendentismo Curdo ed unire politicamente la popolazione contro la minoranza.
Solo un Partito Nazionale Sardo (o un fronte democratico compatto) potrebbe preoccupare seriamente Roma ed essere votato da ogni fascia sociale e professionale.
Il tutto senza derive conflittuali con nessuno.
Il problema è nella vostra ideologia: non vissuta come politica in evoluzione da contestualizzare nel posto e nel tempo in cui si vive ma come religione da applicare dogmaticamente alla lettera anche dove non c'entra un piffero. In ogni religione ci sono i fondamentalismi ed i paraocchi, questo ne è un esempio lampante.