L’indipendentismo delega l’Italia dei Valori per parlare della Olbia-Sassari, infrastruttura tagliata dal governo Berlusconi
dopo le vuote promesse elettorali. Giusta protesta della Confindustria Sarda e del sindaco PDL Giovannelli (Olbia).
http://www.urn-indipendentzia.com/URN/URN%20Sardinnya%20-%20Comunicato%202-09.pdf
7 Marzo 2009.
Varato il CIPE per le grandi opere in Italia per un importo di 17,8 miliardi di euro, Roma deve
oltre 5 miliardi di euro sulla Vertenza Entrate alla Regione Sardegna ma la Sassari-Olbia viene
tagliata via.
Chi si ricorda dei sorrisi per la campagna elettorale di Cappellacci in cui l’esecutivo Berlusconi
confermò la necessità di finanziare quell’importante infrastruttura per la Sardegna?
Il CIPE è stato lanciato ma di un opera pronta ad essere cantierizzata neppure l’ombra.
A neppure un mese dalle elezioni l’Onorevole Antonio Di Pietro (IDV) tuona contro questa
scelta del governo dato il discreto successo da egli ottenuto alle ultime Regionali Sarde, ma
quando lo stesso Di Pietro era Ministro delle Infrastrutture probabilmente non avvertì il
problema di porre in essere la costruzione di un’importante arteria di collegamento tra Olbia e
Sassari che da anni l’imprenditoria e la società civile attendono: Non ci può infatti essere alcun
sviluppo in un territorio se manca (tra i vari) un asset fondamentale come quello del capitolo
infrastrutturale.
Non si tratta solo di sviluppo economico e civile, ma di costi sociali: L’assenza della 4 corsie in
un’area geografica ad alta densità di traffico ha determinato e determinerà nel tempo una
costante scia di sangue per il numero di incidenti fatali che si susseguono a causa delle
inidonee condizioni di sicurezza sull’attuale viabilità.
Si configura l’ennesima presa per i fondelli dei Sardi a cui la politica territoriale deve rispondere
per sollecitare il governo ad assumersi gli impegni più volte annunciati e puntualmente
disattesi.
Non c’è da stupirsi più di nulla.
Preoccupa il silenzio dell’indipendentismo in materia, probabilmente non adeguatamente
interessato al territorio che dovrebbe tutelare.
Attendiamo partiti territoriali che facciano il lavoro dei partiti territoriali.
Ci auguriamo che le prossime e prevedibili rassicurazioni del centrodestra italiano sappiano
incontrare il favore popolare e non l’assenza di serietà che ha fin’ora contraddistinto la materia.
Grazie per la cortese attenzione.
U.R.N. Sardinnya ONLINE
www.urn-indipendentzia.com
urn.mediterraneo@gmail.com
dopo le vuote promesse elettorali. Giusta protesta della Confindustria Sarda e del sindaco PDL Giovannelli (Olbia).
http://www.urn-indipendentzia.com/URN/URN%20Sardinnya%20-%20Comunicato%202-09.pdf
7 Marzo 2009.
Varato il CIPE per le grandi opere in Italia per un importo di 17,8 miliardi di euro, Roma deve
oltre 5 miliardi di euro sulla Vertenza Entrate alla Regione Sardegna ma la Sassari-Olbia viene
tagliata via.
Chi si ricorda dei sorrisi per la campagna elettorale di Cappellacci in cui l’esecutivo Berlusconi
confermò la necessità di finanziare quell’importante infrastruttura per la Sardegna?
Il CIPE è stato lanciato ma di un opera pronta ad essere cantierizzata neppure l’ombra.
A neppure un mese dalle elezioni l’Onorevole Antonio Di Pietro (IDV) tuona contro questa
scelta del governo dato il discreto successo da egli ottenuto alle ultime Regionali Sarde, ma
quando lo stesso Di Pietro era Ministro delle Infrastrutture probabilmente non avvertì il
problema di porre in essere la costruzione di un’importante arteria di collegamento tra Olbia e
Sassari che da anni l’imprenditoria e la società civile attendono: Non ci può infatti essere alcun
sviluppo in un territorio se manca (tra i vari) un asset fondamentale come quello del capitolo
infrastrutturale.
Non si tratta solo di sviluppo economico e civile, ma di costi sociali: L’assenza della 4 corsie in
un’area geografica ad alta densità di traffico ha determinato e determinerà nel tempo una
costante scia di sangue per il numero di incidenti fatali che si susseguono a causa delle
inidonee condizioni di sicurezza sull’attuale viabilità.
Si configura l’ennesima presa per i fondelli dei Sardi a cui la politica territoriale deve rispondere
per sollecitare il governo ad assumersi gli impegni più volte annunciati e puntualmente
disattesi.
Non c’è da stupirsi più di nulla.
Preoccupa il silenzio dell’indipendentismo in materia, probabilmente non adeguatamente
interessato al territorio che dovrebbe tutelare.
Attendiamo partiti territoriali che facciano il lavoro dei partiti territoriali.
Ci auguriamo che le prossime e prevedibili rassicurazioni del centrodestra italiano sappiano
incontrare il favore popolare e non l’assenza di serietà che ha fin’ora contraddistinto la materia.
Grazie per la cortese attenzione.
U.R.N. Sardinnya ONLINE
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