SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA - UNIDADE INDIPENDENTISTA

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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda

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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda - Pagina 2 Empty Re: A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda

    Messaggio  Europeista Mar Mag 05, 2009 2:02 pm

    lutzedhu ha scritto:S'analisi tua est in gran parte condivisibile; ma non b'est su netzessitu de essere gai grae kin sos betzos de SNI e modhe kin sos ziracara. A si tzestrire in mesus a tantos personalismos no est cosa fatzile, e candho tue affirmas: "Poi chiaramente ci sono anche quelli che strada facendo si stufano di questo impasse e se ne vanno altrove mollando una causa che (forse non ne hanno tutti i torti) con certa gente sembra persa in partenza".
    ses dandhe abbaculu a sos ki personalisticamente si sono resos responsabile, a su mancu in parte, de su disacattu de sos movimentos indipendentistas.

    Certo che sbaglia chi molla e magari finisce pure nella parte avversa, ma pensa a tutti quelli che negli anni si sono stancati vedendosi accerchiati dal machine (ca solu "machine" si potete narrere pro tzertas cosas)....
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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda - Pagina 2 Empty Re: A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda

    Messaggio  Marianu Mar Mag 05, 2009 5:19 pm

    Supastori ha scritto:
    paulu seone ha scritto:
    Supastori ha scritto:
    Marianu ha scritto:
    Supastori ha scritto:
    pippotto ha scritto:
    Marianu ha scritto:Ottimo documento!

    E Sardigna Natzione che aspetta a pronunciarsi sulla nascita della Giuventude Indipendentista?

    intendi dire di Unidade/i de sa Giuventude/i Indipendentista Sarda?
    quella che ha pubblicato la "Carta di chiamata per l'unità della Gioventù indipendentista sarda"? Ma è la stessa che magari nel frattempo ha cambiato nome (e contenuto della "Carta")?

    Penso che quella "Carta de Tzerriada" più che chiamare a raccolta "tutti" i giovani sardi indipendentisti , chaimi a raccolta solo i giovani sardi indipendentisti e socialisti.
    Basta leggerla e si nota subito l'impronta socialista che questa carta vuole fare trasparire.Non sono contrario per questo ma per il fatto che , se ci si appropia di un nome Come "Gioventudi Indipendentista Sarda" e ancora non si è superato quel settarismo ideologico che pervade le menti di molti giovani e adulti indipendentisti-socialisti sardi allora oltre a non poter richiamare tutti i giovani sardi non ci si può nenache attribbuire un nome del genere , poichè appunto facendo della selezione su un ideologia che si pensa possa andare di paripasso con l'indipendentismo nelle stesso tempo si sta escludendo quella fascia di giovani che può non essere ne a sinistra ne a destra ma anche solo indipendentista.
    In più ci tengo a precisare che essendo UI un UNITA' penso che non può avere un suo reparto giovanile a meno che quest'ultimo non sia l'aggregazione di diverse realtà giovanile, ma penso che questo sia stato chiarito , però chiedo che venga modificato nella Carta de Tzerriada.
    Non si può avere la presunzione di chiamre all'ordine tutti i govani indipendentisti quando palesemente si esprimono concetti che vanno al di la del semplice indipendentismo.
    Poi vorrei sapere anche da dove si sono tirate fuori espressioni come "Oggi, in virtù della nuova fase politica apertasi con la storica nascita di Unidade Indipendentista, ovvero di quel Fronte ampio e inclusivo di liberazione nazionale e sociale che in questi tre anni abbiamo sempre fortemente auspicato, e alla cui creazione abbiamo partecipato ponendoci come sua componente giovanile organizzata, dichiariamo realizzati i presupposti a cui il 28 de Abrili ha lavorato in questi anni, ergo esauritasi la sua funzione storica" ??!?!?!?!?!?!?!
    Quali punti sono stati esaurati e quale funzione?!Non potevano scirvere "28 de aprili cambia nome in ecc..."?!?!?
    Questa non è una crittica ma va chiarite diverse cose all'interno di tutto questo.
    Superiamo il settarismo ideologico che nuoce l'indipendentismo.
    Promuoviamo nuove idee .
    INDIPENDENTZIA E BOH!


    Ciò che è settario qui è il tuo trasversalismo aprioristico e totalizzante.

    Oltre ai soliti e vecchi slogan vuoti e disarmanti su presunte ideologie non stai ponendo uno staccio di questione politica.

    Il 28 de Abrili, che era una realtà esplicitamente comunista, non ha cambiato nome, ma si è sciolto in una realtà più grande che si pone di accogliere (e ha già iniziato ad accogliere) non solo giovani di orientamento comunista, ma tutti i patrioti in lotta per l'indipendenza e per un alternativa minima di società rispetto a quella coloniale, ergo quel principio che è la costante del movimento di liberazione nazionale e sociale sardo, fatto proprio storicamente da personalità come Simon Mossa e Caria.

    Ed è il principio su cui si fonda Unidade Indipendentista stessa, di cui a quanto si evince da questo tuo intervento hai capito ben poco.

    Ripeto il settarismo è il tuo e di quelli come te che in nome di questa infantile e ridicola fobia di chissà quale ideologia unica, fanno dell'indipendentismo un contenitore vuoto e innocuo verso gli ingranaggi coloniali in Sardinnia, non certo quello di chi cerca di costruire l'alternativa sarda di società che nel programma di Unidade abbiamo iniziato a delineare (ti è mai capitato di dargli uno sguardo?).

    Il 28 de Abrili, che in questi 3 anni è stata l'unica realtà organizzata esistente nel panorama indipendentista a porsi appunto come realtà giovanile, ha ritenuto di avere tutta la legittimità politica di procedere autonomamente (e con l'avvicinamento di giovani esterni a quello che era il 28 de Abrili stesso) alla costruzione di questo nuovo soggetto, e di questo non dobbiamo rendere conto a nessuno se non a noi stessi, dato che, ripeto, non ci risulta l'esistenza di altre realtà giovanili organizzate nè abbiamo mai riscontrato in questi anni la volontà di aMpI o SNI di costruzione di una propria struttura giovanile a cui rapportarci prima di compiere il passo che abbiamo compiuto con la piena legittimità politica che sembra tu voglia mettere in discussione.

    La Manca ha dimostrato una grande maturità politica nel riconoscere il ruolo che ci poniamo di assumere nonostante non ci poniamo nè come giovani di aMpI ne come giovani indipendentisti comunisti, bensì come giovani di Unidade. E la questione di fondo probabilmente non sta in chiacchiere vuote e inutili su ideologia, destra-sinistra, tanti-colori, bla bla bla, ma nella concezione stessa che si ha di Unidade, dato che da quel che mi risulta sabato sono emerse due posizioni ben distinte.

    E non mi interessa affrontare qui, sul forum di Sardigna Natzione, questa questione di fondo, dato che ci sono sedi più appropriate per farlo. Solo mi premeva questa precisazione dal momento che ci hai chiamato in causa travisando in malo modo ciò che è s'Unidadi de sa Giuventudi Indipendentista Sarda.

    Adiosu

    Vorrei invitarti a leggere la cata che è stata scritta perchè dal tuo commento si capsice che ne fai parte ma che non l'hai letta.In secondo luogo anche che venga cambiata la denominazione che hai utilizzato poichè se ne fai parte , come laci intendere , capsici bene anche che il nome non si identifica più con "unidadi ecc"
    La carta è esplicitamente socialista e richiama ai suoi principi anche perchè in fono alla questa è firmata in questo modo quindi non venire a dire cose che non stanno ne in cielo ne in terra.Non è ne un attacco ne voglio fare campagnia controproducente è solo riportare dei dati di fatto!
    Saludi


    1Anzi che dire a chi forse ha scritto la carta di tzerriada di non conoscerla, Su Pastori, devi anche tenere conto delle precisizioni che ti sono state fatte.
    Quando dici che la carta è di impronta socialista nessuno ti viene a dire che non lo è. Ma ti è anche stato spiegato che l' impronta socialista ( ovvero lottare per sviluppare all' interno del popolo sardo
    un' alternativa sociale, citando la carta " sovranità come mezzo di costruzione di un' alternativa sarda di società , all insegna della solidarietà e della giustizia sociale, dell' uguaglianza sociale e sostanziale dei cittadini, della libertà e della democrazia intese non già come potere di delega, ma come introduzione di ampi spazi di partecipazione dei componenti della comunità ai processi decisionali) non è il voler schierarsi politicamente in base a posizioni personali o all' orientamento politico dei componenti dell' organizzazione, ma è l' inserimnto della nostra organizzazione nel filone storico dell' indipendentismo e oggi di unidade composta da AMPI e da SNI,che nasce, non dimenticartelo, prendendo origine dalle posizioni di Simon Mossa e Angelu Caria, solo per farti un esempio.Se tu poi ritieni che Simon Mossa, Angelu Caria, Ampi,e chiunque si dice Socialista e indipendentista sia per forza settario è una tua opinione, a me pare il contrario, visto che i fatti dimostrano che sempre l' Indipendentismo di marca socialista si è adoperato per la costruzione di un fronte unico indipendentista, sia esso Unidade, sia esso Sardigna Natzione e quello che rappresentava prima della nascita di IRS.

    2 Il nome è UNIDADI DE SA GIOVENTUDI, in quanto mancano altre realtà giovanili, interne ed esterne ad unidade indipendentista, con cui confrontarci, dibattere, e stabilire una linea politica. Spiegandoti anche il motivo per cui in quella carta ci sia il richiamo al socialismo, è cioè per ragioni storiche dell' indipendentismo che ha dato vita ad UNIDADE,di cui noi facciamo parte come realtà autonoma,non riteniamo ci sia alcuna motivazione per cui dobbiamo modificare il nome con il quale ci siamo presentati, sia di fronte al movimento indipendentista,ma soprattutto di fronte al popolo sardo.

    3 L' unica cosa a cui dobbiamo rendere conto è unidade indipendentista e il suo programma.

    E' qui che sbagli caro paolo , perchè nessuno ha il diritto di appropriarsi con una mossa poco corretta (oltrettutto) di un nome che rappresenta tutti e non solo una fascia di persone. E' anche una cosa poco logica che ci sia il gruppo giovanile di un unione , quanto piu' logica che il gruppo giovanile sia un gruppo organizzato o appartenente a uno schieramento.Nessuno priva di niente solo bisogna fare le cose un pò più alla luce del sole e un pò più chiaramente ragionando su tutto non approppiandosi indebittamente di un nome che ha un suo significato. Tu quando dici che ti rifai e basta , al programma di UI, stai dicendo che ne devi rispondere di quello che fai a chi fa parte di UI e non solo a te stesso e chi con te la pensa in questo modo. Successivamente , mi sembra che vi sia stato detto di modificare il nome per i motivi che ben sai quindi non vedo dove sei tranne che nelle tue idee questa appartennenza a un nome , che ti è già stato detto ,che non puoi utilizzare per i motivi ben noti.Quindi evitiamo di calpestarci i piedi tra noi e soprattutto "collaborare" e di smetterla con queste prese di posizione e iniziattive emarginali.
    INDIPENDENTZIA E BOH!

    Cerco, tentando di smussare un po' l'eccessiva tensione che ha caratterizzato i precedenti interventi, di farti capire l'assurdità della tua posizione.

    Tu ci attribuisci una "scorrettezza" nel darci il nome che ci siamo dati perchè è, diciamo, "iper-inclusivo". Ma allora seguendo il tuo ragionamento è scorretto anche approppriarsi di nomi come "Sardigna Natzione" o "Indipendentzia Republica de Sardigna" perchè in linea di massima potrebbero essere condivisibili e rispecchiare anche persone non interne a questi movimenti.
    E' scorretto chiamare un partito "Popolo delle Libertà", perchè c'è chi anche fuori da esso crede nella libertà, "Partito Democratico", perchè ci sono italiani che si reputano democratici anche fuori da esso, "Partito dei Comunisti Italiani", perchè i presunti comunisti italiani non sono solo lì dentro, ecc...
    O ancora sarebbe scorretto che SNI, pur non essendo l'unica forza indipendentista sarda, da anni scriva nel proprio programma che "SARDIGNA NATZIONE è la forza politica che raccoglie tutti i sardi che lottano democraticamente per la sovranità del popolo sardo sulla propria terra, per il suo diritto all’indipendenza e per l’esercizio concreto del diritto della nazione sarda ad autodeterminarsi e a poter essere presente in Europa e nel Mondo con una propria soggettività statuale".
    Converrai che questo modo di ragionare non sta in piedi.
    Una forza politica, nel darsi un nome, comunica ciò che si pone di essere, non includendo mai per forza di cose tutte le persone che si definiscono nel modo in cui quella stessa forza si definisce. O sbaglio?

    Quindi ripeto, noi ci poniamo di agire come struttura organizzativa che possa accogliere tutti i giovani interni al progetto Unidade Indipendentista, interni o esterni ai due movimenti aMpI e SNI. Poi se a qualche giovane di SNI (secondo noi mostrando un grande ottusità e non cogliendo una grandissima occasione per creare insieme uno strumento di lotta comune) non interessa il progetto, o se SNI in forma ufficiale (tramite un comunicato stampa pubblicato sui giornali) afferma indirettamente di non riconoscere il nostro progetto di fungere da strumento di unitarietà e di lotta anche per i propri giovani, per noi non fa proprio una grinza. Certo, ne prendiamo atto. Ma continueremo a porci come strumento aggregativo e di lotta di tutti i giovani interessati, simpatizzanti o già interni al progetto Unidade Indipendentista, rafforzati dall'impegno di collaborazione che aMpI ci ha dato come organizzazione e comunque sempre aperti a singoli giovani di SNI che non faranno propria l'ingiustificata diffidenza e velata ostilità che abbiamo sempre riscontrato nei due giovani che da circa un anno militano in SNI-Casteddu. Detto senza nessuna polemica, solo con la massima franchezza, che è molto più produttiva del covare rancori e alimentare incomprensioni come penso che da un po' si stia facendo.

    PS: una volta per tutte, il nostro nome non è cambiato dopo poche settimane, come sembra esserti entrato in testa e non volerti più uscire, semplicemente in quel comunicato della Manca non è riportato per intero...lo puoi trovare nel nostro sito e nei nostri documenti ufficiali.

    Saludi e trigu
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    Messaggio  realista Mar Mag 05, 2009 6:01 pm

    Io penso che questo scambio di opinioni sia utile e fruttifero per chiarire le posizioni di ogni singolo movimento all'interno di Ui. Le considero scosse di assestamento utili a dare sempre maggiore forma e stabilità a Unidade Indipendentista. Credo vivamente nel fatto che ogni singolo movimento debba avere e mantenere la propria identità e le proprie caratteristiche e che sia libero di manifestarle appieno quando i propri portavoce si esprimono parlando del proprio movimento ma penso anche che certe caratteristiche e modi di porsi debbano venire meno quando si parla a nome di un progetto comune come quello di UI in ci si debba esprimere soltanto per ciò che viene "pubblicamente" condiviso. I fraintendimenti che si sono venuti a creare con la nascita di questo nuovo movimento o con il nuovo nome che gli è stato dato sono comprensibili soprattutto perchè arrivano probabilmente da alcuni giovani che non si sentono o non vogliono identificarsi nel movimento che dichiara di voler rappresentare i giovani di UI. Posto che sia lecito che ognuno sia libero di scegliere il nome del movimento che ha creato, penso che sia stato anche altrettanto lecito che qualcuno abbia specificato che non tutti i giovani di Ui si identifichino e si sentano rappresentati dallo stesso. Credo che questo sia un ottimo modo di esercitare la democrazia e un grande esempio di maturità da parte dei giovani dei vari movimenti di UI.
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    Messaggio  lutzedhu Mar Mag 05, 2009 10:42 pm

    Certo che sbaglia chi molla e magari finisce pure nella parte avversa, ma pensa a tutti quelli che negli anni si sono stancati vedendosi accerchiati dal machine (ca solu "machine" si potete narrere pro tzertas cosas)....[/quote]

    Mollat kie nd'it akendhe sa finta. issu (issos) su makine l'aiat accorratu intro'e se matessi. S'appartenentzia identitaria est una cosa ki t'intrat in sa carena e in sos ossos; no est cosa ki sink'andhat skinnindheti. Tzertos ziracara repentinos, marcana s'incoerentzia ideatica de kie los ponen in attu; in italianu li naran: opportunismo. sos makines si poten currezzere, sos ziracare arrumbana... po senpere!
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    Messaggio  Cuartesu Mer Mag 06, 2009 12:10 am

    Marianu, a mio dire l'insieme di esempi che hai adoperato per illustrare la situazione sono invece del tutto fuori tema. Il problema non consiste tanto in un nome "iper-inclusivo" come dici tu, quanto nel fatto che abbiate creato un movimento con connotazioni diverse da quelle che Unidade Indipendentista effettivamente possiede, e che questo movimento si promuova quale corrispettivo giovanile di U.I., cosa che non potrebbe mai verificarsi dal momento che U.I. è una coalizione e non un partito.
    Quindi voi siete liberi di creare un movimento, come c'è chi è libero di chiamarsi "Popolo delle Libertà" e "Partito dei Comunisti Italiani" ma non siete affatto liberi di creare un movimento che si proponga di essere una branca diretta di una coalizione (che per natura di una coalizione non può esistere), e dove le forze che ne fanno parte non son state informate in anticipo e che per questo potrebbero non sentirsi rappresentate dal movimento stesso.
    Mentre mi dispiace quando vai sul personale; ti faccio sapere, (così, per curiosità) che il giorno in cui SNI si è riunita in Consiglio Nazionale il 26 Aprile nessun giovane appartenente a SNI-Casteddu era presente in assemblea e pertanto nessuno di noi ha potuto votare alcun argomento sia stato dibattuto e altrettanto non ha potuto partecipare alla stesura del documento che è stato in seguito pubblicato, che è pergiunta competenza esclusiva della nostra Segreteria Nazionale.
    In più, almeno io (che sono un semplice militante di base di SNI) non credo di avere un potere nell'organico di SNI tanto grande da poter costituire la maggioranza all'interno del movimento e quindi condizionare da solo (o in due persone, così come credi) la linea che pubblicamente il movimento assume.
    Se SNI ha preso quelle decisioni è perché tutta, nel suo insieme, ritiene che U.I. debba continuare ad esistere e a funzionare in una certa maniera, ossia come spazio condiviso che unisce a lungo termine varie organizzazioni con un fine comune, e che continuano quindi a mantenere la loro soggettività.
    Quella che avete letto è la linea di TUTTA SNI, e non di due giovani di SNI-Casteddu.. se ti fai un giro tra i nostri militanti potrai sentir personalmente cosa ne pensano riguardo l'intera vicenda di U.I., e non tanto di questa singola questione che sicuramente non è la più importante.
    Mi spiace che tu ce l'abbia tanto con me e con noi, anche perché noi nei vostri confronti ci siamo sempre comportati con la massima trasparenza e dimostrati corretti e disponibili, tant'è vero che avevamo per certi versi cominciato a collaborare ad un'iniziativa comune, mi spiace inoltre che siate stati tanto maliziosi da pensare che potessimo agire, nel nostro piccolo, secondo rancori o personalismi (sai, non siamo più bambini).
    Per il resto, se ritenete opportuno infischiarvene altamente della posizione presa da una delle forze che formano la coalizione, agite pure di conseguenza, spetterà a qualcun'altro farvi notare eventuali errori.
    Ti saluto Marianu, senza rancori o velata ostilità.. non ho tempo e non abbiamo bisogno di queste cose..
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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda - Pagina 2 Empty tanti po cradiri is ideas

    Messaggio  Marku Mer Mag 06, 2009 10:55 am

    sardigna natzione indipendentzia Email sardignanatzione@tiscali.it - Situ www.sardignanatzione.eu
    Sede – Via S. Giovanni 234 – 09100 Cagliari
    Coordinadore Natzionale – Tel/fax - 0784/415249 - 348/7815084 - 339/4232098

    AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
    COMUNICATO STAMPA

    ELEZIONI EUROPEE

    IL CONSIGLIO NATZ. DI SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA HA DECISO


    Nella riunione tenutasi domenica 26 all’Hotel Mariano IV di Oristano Il Consiglio Natzionale di SNI, in merito ai principali punti all’odg ha deliberato che:

    ELEZIONI EUROPEE: SNI si impegnerà nella campagna per l’astensione e convocherà una conferenza stampa per presentare le iniziative che intende prendere per sensibilizzare in merito il popolo sardo.

    UNIDADE INDIPENDENTISTA: per SNI, Unidade Indipendentista E’ e DEVE RIMANERE uno SPAZIO CONDIVISO tra organizzazioni indipendentiste serie ed un efficiente strumento politico da far crescere ed ampliare, non è un altro movimento nato da poco ma un luogo in cui tutti gli indipendentisti che vi vorranno aderire potranno essere accomunati nel “fare” oltre che dal comune obiettivo dell’indipendenza della nazione sarda, non ha bisogno di strutture dirigenziali fisse ma flessibili, le forze organizzate che vi aderiscono conservano la loro individualità ma devono rendere visibile la loro condivisione in U.I., singoli o gruppi non organizzati potranno aderire ad U.I. e fare riferimento ad essa in quanto spazio di condivisione e non in quanto forma organizzativa di movimento e tanto meno di partito, altri movimenti o partiti indipendentisti potranno aderire a U.I. purché ne condividano la forma ed i contenuti, anche i settori, universitario, studentesco, giovanile etc. dovranno essere in forma condivisa di riferimento ad U.I. e non di U.I.;



    Oristano 26/04/09 COORDINAMENTO NATZIONALE SNI
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    Messaggio  Europeista Mer Mag 06, 2009 3:05 pm

    lutzedhu ha scritto:Certo che sbaglia chi molla e magari finisce pure nella parte avversa, ma pensa a tutti quelli che negli anni si sono stancati vedendosi accerchiati dal machine (ca solu "machine" si potete narrere pro tzertas cosas)....

    Mollat kie nd'it akendhe sa finta. issu (issos) su makine l'aiat accorratu intro'e se matessi. S'appartenentzia identitaria est una cosa ki t'intrat in sa carena e in sos ossos; no est cosa ki sink'andhat skinnindheti. Tzertos ziracara repentinos, marcana s'incoerentzia ideatica de kie los ponen in attu; in italianu li naran: opportunismo. sos makines si poten currezzere, sos ziracare arrumbana... po senpere!
    [/quote]

    C'è un problema grave di fondo, l'indipendentismo negli anni ha lasciato tanti spazi liberi che sigle autonomiste o direttamente partiti centralisti hanno coperto introducendo certi temi, ed il fatto che costoro governino rispetto ad un indipendentismo che produce solo chiacchiere li spinge a certe scelte. Da un lato la piccola ambizione politica, dall'altro la passione per la politica e sopra di tutto questo la convinzione che tutto sommato qualcosa magari lì la fanno nell'interesse della collettività.
    Questo come dicevo è un fatto molto grave che esiste e l'indipendentismo non può giustificarlo (come magari si faceva in passato quando tra centralismo e autonomismo/indipendentismo c'era un netto divario) perché è stata la catasta di errori stessa dell'indipendentismo a cedere terreno sui nostri temi al centralismo.
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    Messaggio  sardignaruja Gio Mag 07, 2009 2:35 am

    trovo il comunicato di SNI scorretto, perché comunica pubblicamente a mezzo stampa una discussione interna ad Unidade ancora in corso. che senso ha questo comunicato? chi è il referente? non certo i lettori che di Unidade non sanno nulla da dopo le elezioni tranne le iniziative organizzate dalla manca..

    Il progetto unidade va avanti se ci sono regole chiare su come deve funzionare l'agibilità pubbblica del progetto, su come devono essere mandati comunicati stampa, su come devono essere indette campagne e mobilitazioni. e soprattutto il lavoro comune va avanti se si lavora in maniera comune e con finalità comunitarie. serve un coordinamento codiviso da tutti e un metodo di lavoro che ci permetta di lavorare, altrimenti addio Unidade
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    Messaggio  lutzedhu Ven Mag 08, 2009 8:05 am

    Europeista ha scritto:
    lutzedhu ha scritto:Certo che sbaglia chi molla e magari finisce pure nella parte avversa, ma pensa a tutti quelli che negli anni si sono stancati vedendosi accerchiati dal machine (ca solu "machine" si potete narrere pro tzertas cosas)....

    Mollat kie nd'it akendhe sa finta. issu (issos) su makine l'aiat accorratu intro'e se matessi. S'appartenentzia identitaria est una cosa ki t'intrat in sa carena e in sos ossos; no est cosa ki sink'andhat skinnindheti. Tzertos ziracara repentinos, marcana s'incoerentzia ideatica de kie los ponen in attu; in italianu li naran: opportunismo. sos makines si poten currezzere, sos ziracare arrumbana... po senpere!

    C'è un problema grave di fondo, l'indipendentismo negli anni ha lasciato tanti spazi liberi che sigle autonomiste o direttamente partiti centralisti hanno coperto introducendo certi temi, ed il fatto che costoro governino rispetto ad un indipendentismo che produce solo chiacchiere li spinge a certe scelte. Da un lato la piccola ambizione politica, dall'altro la passione per la politica e sopra di tutto questo la convinzione che tutto sommato qualcosa magari lì la fanno nell'interesse della collettività.
    Questo come dicevo è un fatto molto grave che esiste e l'indipendentismo non può giustificarlo (come magari si faceva in passato quando tra centralismo e autonomismo/indipendentismo c'era un netto divario) perché è stata la catasta di errori stessa dell'indipendentismo a cedere terreno sui nostri temi al centralismo.[/quote]

    La sostanza non cambia. Chi militante nell'indipendentismo preferisce sostituirlo con un suo surrogato esercita una libera e consapevole scelta, ma, allo stesso tempo, conferma il suo essere opportunista proprio perché con tale scelta è inconfutabile che gli si aprono le prospettive di far politica per carriera piuttosto che per passione.
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    Messaggio  juanna maria Ven Mag 08, 2009 11:42 am

    sardignaruja ha scritto:trovo il comunicato di SNI scorretto, perché comunica pubblicamente a mezzo stampa una discussione interna ad Unidade ancora in corso. che senso ha questo comunicato? chi è il referente? non certo i lettori che di Unidade non sanno nulla da dopo le elezioni tranne le iniziative organizzate dalla manca..

    Il progetto unidade va avanti se ci sono regole chiare su come deve funzionare l'agibilità pubbblica del progetto, su come devono essere mandati comunicati stampa, su come devono essere indette campagne e mobilitazioni. e soprattutto il lavoro comune va avanti se si lavora in maniera comune e con finalità comunitarie. serve un coordinamento codiviso da tutti e un metodo di lavoro che ci permetta di lavorare, altrimenti addio Unidade

    sinceramente manco io l'ho capito! parlo della seconda parte del comunicato
    forse si voleva spiegare ai militanti di SNI cosa è UI
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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda - Pagina 2 Empty Re: A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda

    Messaggio  Europeista Ven Mag 08, 2009 2:54 pm

    La sostanza non cambia. Chi militante nell'indipendentismo preferisce sostituirlo con un suo surrogato esercita una libera e consapevole scelta, ma, allo stesso tempo, conferma il suo essere opportunista proprio perché con tale scelta è inconfutabile che gli si aprono le prospettive di far politica per carriera piuttosto che per passione.

    Attenzione che questo è un modo di pensare che crea tensioni e malumori, anche con potenziali futuri alleati.
    In altri Paesi ci sono persone che rimangono nell'indipendentismo ma perché questi governa e le ambizioni personali spesso si sommano alle passioni.
    Quì come dicevo è solo il surrogato che spesso ti consente di governare e fare qualche piccola proposta. E' un caso emblematico tutto l'ambito sardista: Non hanno mai fatto nulla di rilevante però se certi temi ci sono sempre nel circuito istituzionale (ad esempio oggi nel dibattito c'è la riscrittura dello Statuto) questo non lo si deve a chi non governa ma a chi sta a contatto tutti i giorni a livello Regionale con le diverse parti amministrative e della cosa pubblica, tra cui il sindacato. Pensa che oggi anche la CISL Sardegna è orientata alla riscrittura dello Statuto Sardo.
    Nell'autonomismo Sardo non ci sono solo ambiziosi o comunque ci sono persone che uniscono sia l'ambizione che la passione.

    Il tuo pensiero lo condivido in toto per persone che passano direttamente ad un partito centralista, perché lì allora non ci sono scuse, si è passati direttamente alla fonte dei problemi.
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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda - Pagina 2 Empty Re: A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda

    Messaggio  *sardus.filius* Ven Mag 08, 2009 3:11 pm

    Europeista ha scritto:
    La sostanza non cambia. Chi militante nell'indipendentismo preferisce sostituirlo con un suo surrogato esercita una libera e consapevole scelta, ma, allo stesso tempo, conferma il suo essere opportunista proprio perché con tale scelta è inconfutabile che gli si aprono le prospettive di far politica per carriera piuttosto che per passione.

    Attenzione che questo è un modo di pensare che crea tensioni e malumori, anche con potenziali futuri alleati.
    In altri Paesi ci sono persone che rimangono nell'indipendentismo ma perché questi governa e le ambizioni personali spesso si sommano alle passioni.
    Quì come dicevo è solo il surrogato che spesso ti consente di governare e fare qualche piccola proposta. E' un caso emblematico tutto l'ambito sardista: Non hanno mai fatto nulla di rilevante però se certi temi ci sono sempre nel circuito istituzionale (ad esempio oggi nel dibattito c'è la riscrittura dello Statuto) questo non lo si deve a chi non governa ma a chi sta a contatto tutti i giorni a livello Regionale con le diverse parti amministrative e della cosa pubblica, tra cui il sindacato. Pensa che oggi anche la CISL Sardegna è orientata alla riscrittura dello Statuto Sardo.
    Nell'autonomismo Sardo non ci sono solo ambiziosi o comunque ci sono persone che uniscono sia l'ambizione che la passione.

    Il tuo pensiero lo condivido in toto per persone che passano direttamente ad un partito centralista, perché lì allora non ci sono scuse, si è passati direttamente alla fonte dei problemi.

    .... e vvi dorri con lo Statuto. In altra sede ho cercato di spiegarti che con lo Statuto si rafforzano i legami della dipendenza, l'indipendentismo (se è serio) deve puntare dritto alla Costituente salvo, in caso contrario, non sapere e non conoscere qual'è la differenza che c'è tra una Costituzione ed uno statuto. Alla Regione riscrivono lo Statuto, si mascherano da indipendentisti ma sono solo autonomisti che riconoscono il potere superiore del dominatore.
    Nell'autonomismo sardo non ci sono solo ambiziosi ..... (eccolo che ci torni), seppure ci siano e, la loro ambizione nuoce alla salute di coloro che si muovono per passione. Occorrebbe capire che differenza tu possa vedere tra autonomismo e indipendentismo, non te la prendere, serve solo per capire dove sta l'inciucio. Sovranità è libertà, e non si può misurare a gradi o porzioni, o ce l'hai o non ce l'hai e, continuando così, noi non ce l'avremo mai. Chiarisciti o, visto che ce le hai abbastanza chiare, chiariscici le idee: Spiegaci e facci capire, magari ti puoi anche aiutare!!!
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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda - Pagina 2 Empty Re: A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda

    Messaggio  Marianu Ven Mag 08, 2009 4:34 pm

    Cuartesu ha scritto:Marianu, a mio dire l'insieme di esempi che hai adoperato per illustrare la situazione sono invece del tutto fuori tema. Il problema non consiste tanto in un nome "iper-inclusivo" come dici tu, quanto nel fatto che abbiate creato un movimento con connotazioni diverse da quelle che Unidade Indipendentista effettivamente possiede, e che questo movimento si promuova quale corrispettivo giovanile di U.I., cosa che non potrebbe mai verificarsi dal momento che U.I. è una coalizione e non un partito.
    Quindi voi siete liberi di creare un movimento, come c'è chi è libero di chiamarsi "Popolo delle Libertà" e "Partito dei Comunisti Italiani" ma non siete affatto liberi di creare un movimento che si proponga di essere una branca diretta di una coalizione (che per natura di una coalizione non può esistere), e dove le forze che ne fanno parte non son state informate in anticipo e che per questo potrebbero non sentirsi rappresentate dal movimento stesso.

    Continuo a ritenere errata questa premessa. Nessuno ha ancora fatto esempi concreti (e dico uno, uno, soltanto uno) di questioni concrete su cui la carta di chiamata de s'Unidadi de sa Giuventudi Indipendentista Sarda (che poi tra l'altro è, appunto, solo una carta di chiamata di un nucleo iniziale e neanche un documento costitutivo permanente) sarebbe in contraddizione con le linee strategico-programmatiche di Unidade; la verità è che si è usato strumentalmente e superficialmente il fatto che definiamo la tradizione storica dell'indipendentismo sardo come "socialista" (cosa, credo, abbastanza oggettiva e incontrovertibile!) e magari un semplice slogan presente nella carta sotto il nome per attaccarci con accuse tipo "settari" quando non facciamo altro che ripetere per filo e per segno quanto presente nel programma di Unidade (e in fondo in recentissimi documenti elettorali e programmatici della stessa SNI in cui si afferma che "la lotta per l'indipendenza è lotta contro un sistema e la futura Sardigna indipendente di quel sistema non potrà mai fare parte" e "la lotta per l'indipendenza è lotta contro l'imperialismo, il liberismo e la globalizzazione"), e questo perchè pare ci sia il timore che il nostro progetto possa favorire, avallare o andare in direzione di quello strutturamento minimo di Unidade che SNI sembra voler evitare a tutti i costi, ma che dovrà presto capacitarsi, per forza di cose, che è l'unico modo per far sopravvivere il progetto, perchè continuando con questa organizzazione (o meglio dis-organizzazione), che io chiamo "a sa catzu 'e cani", Unidade è già finita.
    Cos'è Unidade, aggiungo, non può deciderlo SNI, che tra l'altro sembra essere in una posizione minoritaria a riguardo, a colpi di comunicati stampa, bensì non può che essere il frutto della sintesi delle varie posizioni presenti in Unidade stessa. La scorrettezza di voler, da una posizione minoritaria, quasi porre come dato acquisito la propria posizione schiaffandola sui giornali, è di una gravità assoluta. Se così come SNI ha reso pubblica, con un dibattito interno a Unidade in corso, la propria posizione, anche un'altra componente di Unidade l'avesse fatto, mostrando via-media queste differenze di vedute interne, sarebbe stato un grave danno di immagine per UI. Per fortuna le altre realtà di Unidade hanno avuto la "responsabilità" di ingoiare il rospo. Spero vi rendiate conto di questa scorrettezza.


    Mentre mi dispiace quando vai sul personale; ti faccio sapere, (così, per curiosità) che il giorno in cui SNI si è riunita in Consiglio Nazionale il 26 Aprile nessun giovane appartenente a SNI-Casteddu era presente in assemblea e pertanto nessuno di noi ha potuto votare alcun argomento sia stato dibattuto e altrettanto non ha potuto partecipare alla stesura del documento che è stato in seguito pubblicato, che è pergiunta competenza esclusiva della nostra Segreteria Nazionale.
    In più, almeno io (che sono un semplice militante di base di SNI) non credo di avere un potere nell'organico di SNI tanto grande da poter costituire la maggioranza all'interno del movimento e quindi condizionare da solo (o in due persone, così come credi) la linea che pubblicamente il movimento assume.
    Se SNI ha preso quelle decisioni è perché tutta, nel suo insieme, ritiene che U.I. debba continuare ad esistere e a funzionare in una certa maniera, ossia come spazio condiviso che unisce a lungo termine varie organizzazioni con un fine comune, e che continuano quindi a mantenere la loro soggettività.
    Quella che avete letto è la linea di TUTTA SNI, e non di due giovani di SNI-Casteddu.. se ti fai un giro tra i nostri militanti potrai sentir personalmente cosa ne pensano riguardo l'intera vicenda di U.I., e non tanto di questa singola questione che sicuramente non è la più importante.

    Infatti ho scisso la questione della posizione ufficiale presa da SNI con il fatto che noi abbiamo sempre percepito, dai giovani di SNI-Casteddu, diffidenza politica e freddezza nei diversi tentativi che abbiamo fatto di coinvolgerli in un lavoro comune orientato, in prospettiva, a una struttura giovanile indipendentista unitaria. E nonostante si stia parlando di singoli e non di strutture giovanili (di cui SNI non è dotata) la questione non è personale ma politica.
    Capisco bene che quanto scritto nel comunicato in questione è frutto delle convinzioni politiche della "dirigenza" di SNI e non sia frutto di pressioni personali di chicchessia. Non ho mai voluto intendere questo perchè non lo penso minimamente. E come ho già detto ritengo che la questione di fondo di questa posizione di (tutta) SNI stia nel fatto che il nostro progetto va per forza di cose a dare manforte allo strutturamento minimo di Unidade che, almeno per ora, voi rifiutate in toto e a priori, non capendo che in questo modo non si va da nessuna parte.


    Mi spiace che tu ce l'abbia tanto con me e con noi, anche perché noi nei vostri confronti ci siamo sempre comportati con la massima trasparenza e dimostrati corretti e disponibili, tant'è vero che avevamo per certi versi cominciato a collaborare ad un'iniziativa comune, mi spiace inoltre che siate stati tanto maliziosi da pensare che potessimo agire, nel nostro piccolo, secondo rancori o personalismi (sai, non siamo più bambini).

    Se è questa l'impressione che ho suscitato coi miei interventi (avercela con te e con voi) chiedo scusa a te e a voi e vi garantisco che nessuno di noi "ce l'ha" con nessuno di voi!
    Credo di essere stato franco dal punto di vista politico ma corretto. Il fatto che si presentano delle differenze anche radicali dal punto di vista politico e che queste vengano esplicitate e non covate e tenute per sè, non vuol dire metterla sul personale, bensì cercare di superare uno stallo politico che si è creato.


    Per il resto, se ritenete opportuno infischiarvene altamente della posizione presa da una delle forze che formano la coalizione, agite pure di conseguenza, spetterà a qualcun'altro farvi notare eventuali errori.
    Ti saluto Marianu, senza rancori o velata ostilità.. non ho tempo e non abbiamo bisogno di queste cose..

    Noi CI PONIAMO come struttura giovanile e strumento li lotta e unitarietà dei giovani di Unidade e del movimento indipendentista sardo, senza andare certo in giro a dire che tutte le realtà interne a UI ci riconoscono come tali o che tutti i singoli giovani di UI sono interni a noi. E ciò continueremo a fare senza ritenere di mancare di rispetto a nessuno!

    Saludi e trigu!
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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda - Pagina 2 Empty Re: A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda

    Messaggio  sardignaruja Ven Mag 08, 2009 7:41 pm

    juanna maria ha scritto:
    sardignaruja ha scritto:trovo il comunicato di SNI scorretto, perché comunica pubblicamente a mezzo stampa una discussione interna ad Unidade ancora in corso. che senso ha questo comunicato? chi è il referente? non certo i lettori che di Unidade non sanno nulla da dopo le elezioni tranne le iniziative organizzate dalla manca..

    Il progetto unidade va avanti se ci sono regole chiare su come deve funzionare l'agibilità pubbblica del progetto, su come devono essere mandati comunicati stampa, su come devono essere indette campagne e mobilitazioni. e soprattutto il lavoro comune va avanti se si lavora in maniera comune e con finalità comunitarie. serve un coordinamento codiviso da tutti e un metodo di lavoro che ci permetta di lavorare, altrimenti addio Unidade

    sinceramente manco io l'ho capito! parlo della seconda parte del comunicato
    forse si voleva spiegare ai militanti di SNI cosa è UI


    è un comunicato stampa, quindi non si rivolge ai militanti di SNI. per comunicare con loro basta un giro di mail o un annuncio sul sito o sul forum. no. si tratta di una presa di posizione pubblica su un dibattito interno ad UI ancora in corso, per seccare il dibattito stesso..ed è grave..
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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda - Pagina 2 Empty Re: A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda

    Messaggio  Europeista Ven Mag 08, 2009 8:05 pm

    Vedi Sardus, nell'indipendentismo esiste anche gente palesemente stupida, anche tra alcuni vecchi, non tutti, e ti spiego perché:
    Perché le Costituenti non si fanno in 4 ma con la maggioranza dell'arco consiliare Sardo e questo non c'è.
    Per arrivare a quel livello bisogna prima convincere buona parte dei Sardi, i Sardi non li convinci strepitando, devi fare delle riforme e queste riforme in politologia si chiamano autonomismo. Poi in Sardegna potete inventarvi tutte le fantasie lessicali e "strategiche" che volete, ma se volete conquistare gli elettori, qualcuno deve fare prima riforme autonomiste, deve entrare nella scuola, nel tessuto sociale.
    Senza questo criterio non ci sarà alcuno sviluppo della politica identitaria. La Costituente, quella vera, è dunque solo un passaggio successivo.
    La possiamo fare adesso, per principio, ma chi la fa? Tu? Sardigna Natzione? In base a quale mandato politico? Non ci caga nessuno. Ma perché non cercate di svegliarvi un pochino dal mondo dei sogni?
    La verità è che è stata una parte dell'indipendentismo stesso a contribuire al danno della separazione tra autonomisti ed indipendentisti.
    Quì non si fanno riforme graduali e anche quando l'autonomismo potrebbe farne qualcuna l'indipendentismo gli da addosso.
    Seguendo questa politica, persino in Catalogna non avrebbero neppure mai avuto uno statuto nuovo con più poteri.
    Ma adesso c'è e la gente lì inizia a capire con più forza il suo valore di popolo. L'indipendentismo in Catalogna crescerà e non certo per quelli che erano contro allo statuto nuovo (la sinistra indipendentista) ma perché gli autonomisti al governo hanno fatto riforme in tal senso.

    Nella nostra situazione l'indipendentismo dovrebbe allearsi con l'autonomismo per vigilare in una coalizione di governo il suo operato, e ci dovrebbe essere un programma comune.

    Quali sono le vostre idee chiare?
    Con chi la volete fare la Costituente se non vi caga nessuno e prendete persino a male parole i pochi con cui potreste collaborare?
    Non l'avete ancora capito che in Sardegna con questo modo di fare abbiamo fatto solo danni e facciamo ridere i polli?

    Anche e se l'indipendentismo governerà, nella prima fase dovrà comunque fare prima riforme autonomiste. La Sardegna non è come le altre nazioni senza stato, non c'è coscienza nazionale diffusa. Dobbiamo costruirla, e non lo faremo di certo scannandoci a vicenda o proponendo cose inesistenti.
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    Messaggio  juanna maria Ven Mag 08, 2009 8:28 pm

    pizzocos e pizzocas,

    la questione è complicata, e se poi postiamo sul postato, non si cumprennete unu azzu!


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    Messaggio  lutzedhu Dom Mag 10, 2009 9:52 am

    Europeista ha scritto:
    La sostanza non cambia. Chi militante nell'indipendentismo preferisce sostituirlo con un suo surrogato esercita una libera e consapevole scelta, ma, allo stesso tempo, conferma il suo essere opportunista proprio perché con tale scelta è inconfutabile che gli si aprono le prospettive di far politica per carriera piuttosto che per passione.

    Attenzione che questo è un modo di pensare che crea tensioni e malumori, anche con potenziali futuri alleati.
    In altri Paesi ci sono persone che rimangono nell'indipendentismo ma perché questi governa e le ambizioni personali spesso si sommano alle passioni.
    Quì come dicevo è solo il surrogato che spesso ti consente di governare e fare qualche piccola proposta. E' un caso emblematico tutto l'ambito sardista: Non hanno mai fatto nulla di rilevante però se certi temi ci sono sempre nel circuito istituzionale (ad esempio oggi nel dibattito c'è la riscrittura dello Statuto) questo non lo si deve a chi non governa ma a chi sta a contatto tutti i giorni a livello Regionale con le diverse parti amministrative e della cosa pubblica, tra cui il sindacato. Pensa che oggi anche la CISL Sardegna è orientata alla riscrittura dello Statuto Sardo.
    Nell'autonomismo Sardo non ci sono solo ambiziosi o comunque ci sono persone che uniscono sia l'ambizione che la passione.

    Il tuo pensiero lo condivido in toto per persone che passano direttamente ad un partito centralista, perché lì allora non ci sono scuse, si è passati direttamente alla fonte dei problemi.
    Le mie attenzioni non sono rivolte all'autonomismo in generale bensì a sos ziracara, che come già detto dovrebbero essere consapevoli, nel bene e nel male, delle conseguenze che il loro agire comporta. Poi, certo, non bisogna fare di tutto un erba un fascio, pur rammentando che non sono le eccezioni che fanno testo.

    Sul fatto del governare non mi trovi completamente d'accordo, dal momento che non è certo una prerogativa degli autonomisti. Inoltre bisogna misurarsi con la realtà della forza e del peso politico che si detiene, poiché è la loro consistenza che stabilisce il potere di incidere nell'influenzare gli indirizzi di governo. In democrazia, lo sai bene, gli interessi politici di parte, se si hanno i numeri, la spuntano troppo spesso sulla logica e sulla ragione, calpestando sovente i diritti e le esigenze del popolo.
    A questo punto viene spontaneo domandarsi, vista l'esiguità della forza dei sardisti nel governo Cappellacci, a cosa serve la riscrittura dello Statuto se poi di contenuti, grazie alla forza dei numeri e in pieno merito democratico, lo riempiranno gli altri secondo i canoni della politica italianista?
    Questa incombenza e in queste condizioni, naturalmente, si presenterà sempre sulle varie istanze della politica amministrativa.
    D'altra parte si può facilmente dedurre che finché non ci sarà l'indispensabile coesione dell'indipendentismo, che dialoghi e all'occorrenza si coalizzi con un altrettanto forte e coeso autonomismo, non c'è possibilità di intaccare e contrastare coi numeri l'immenso potere che la politica italianista esercita nei confronti del nostro popolo.
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    A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda - Pagina 2 Empty Re: A Manca pro s’Indipendentzia saluta con favore la nascita de sa Giuventude Indipendentista Sarda

    Messaggio  Europeista Dom Mag 10, 2009 1:51 pm

    lutzedhu ha scritto:
    Europeista ha scritto:
    La sostanza non cambia. Chi militante nell'indipendentismo preferisce sostituirlo con un suo surrogato esercita una libera e consapevole scelta, ma, allo stesso tempo, conferma il suo essere opportunista proprio perché con tale scelta è inconfutabile che gli si aprono le prospettive di far politica per carriera piuttosto che per passione.

    Attenzione che questo è un modo di pensare che crea tensioni e malumori, anche con potenziali futuri alleati.
    In altri Paesi ci sono persone che rimangono nell'indipendentismo ma perché questi governa e le ambizioni personali spesso si sommano alle passioni.
    Quì come dicevo è solo il surrogato che spesso ti consente di governare e fare qualche piccola proposta. E' un caso emblematico tutto l'ambito sardista: Non hanno mai fatto nulla di rilevante però se certi temi ci sono sempre nel circuito istituzionale (ad esempio oggi nel dibattito c'è la riscrittura dello Statuto) questo non lo si deve a chi non governa ma a chi sta a contatto tutti i giorni a livello Regionale con le diverse parti amministrative e della cosa pubblica, tra cui il sindacato. Pensa che oggi anche la CISL Sardegna è orientata alla riscrittura dello Statuto Sardo.
    Nell'autonomismo Sardo non ci sono solo ambiziosi o comunque ci sono persone che uniscono sia l'ambizione che la passione.

    Il tuo pensiero lo condivido in toto per persone che passano direttamente ad un partito centralista, perché lì allora non ci sono scuse, si è passati direttamente alla fonte dei problemi.
    Le mie attenzioni non sono rivolte all'autonomismo in generale bensì a sos ziracara, che come già detto dovrebbero essere consapevoli, nel bene e nel male, delle conseguenze che il loro agire comporta. Poi, certo, non bisogna fare di tutto un erba un fascio, pur rammentando che non sono le eccezioni che fanno testo.

    Sul fatto del governare non mi trovi completamente d'accordo, dal momento che non è certo una prerogativa degli autonomisti. Inoltre bisogna misurarsi con la realtà della forza e del peso politico che si detiene, poiché è la loro consistenza che stabilisce il potere di incidere nell'influenzare gli indirizzi di governo. In democrazia, lo sai bene, gli interessi politici di parte, se si hanno i numeri, la spuntano troppo spesso sulla logica e sulla ragione, calpestando sovente i diritti e le esigenze del popolo.
    A questo punto viene spontaneo domandarsi, vista l'esiguità della forza dei sardisti nel governo Cappellacci, a cosa serve la riscrittura dello Statuto se poi di contenuti, grazie alla forza dei numeri e in pieno merito democratico, lo riempiranno gli altri secondo i canoni della politica italianista?
    Questa incombenza e in queste condizioni, naturalmente, si presenterà sempre sulle varie istanze della politica amministrativa.
    D'altra parte si può facilmente dedurre che finché non ci sarà l'indispensabile coesione dell'indipendentismo, che dialoghi e all'occorrenza si coalizzi con un altrettanto forte e coeso autonomismo, non c'è possibilità di intaccare e contrastare coi numeri l'immenso potere che la politica italianista esercita nei confronti del nostro popolo.

    La riforma di uno Statuto o l'avvio di una Costituente si fa con tutto l'arco consiliare. L'indipendentismo deve decidersi se continuare ad attaccare quel già esiguo indipendentismo di governo (e i fatti dimostrano che la cosa porta solo più danni) oppure diventare egli stesso forza di governo che integra quel sardismo. Viceversa la guerra interna continuerà e nè i primi, nè gli ultimi, faranno quello che serve.
    Ma quì entrano in gioco tante pregiudiziali che nell'ambito indipendentista esistono.
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    Messaggio  sarduliberu Dom Mag 10, 2009 4:18 pm

    I "vecchi" di SNI, avendo perso una componente che ha formato IRS e che era propensa a liberarsi dall'ideologia (e l'ha dimostrato) hanno dovuto mediare con una parte più ideologicamente marcata come quelli di AMPI. Quindi non potendo da un lato ricordare a chiare lettere agli alleati che Caria aveva superato tale impostazione con la fondazione di SNI, contemporaneamente non si è potuto proseguire il cammino verso un rilancio del partito come invece IRS ha continuato a fare (ma per conto loro) dal 2002 in poi. Nel frattempo SNI per una serie di errori è deperita lentamente.
    La fregatura è che in IRS si sono attuati terzi problemi come il settarismo ed i voti sono simili a quelli del passato di SNI.

    Le colpe sono di tutti: Di chi voleva fare la primadonna senza allearsi; di chi ha lasciato che la scissione si consumasse arrocandosi in una ragione a priori senza ascoltare pareri altrui ed anche di chi per ragioni ideologiche a sinistra ha inibito ad una parte (oggi minoritaria) dell'indipendentismo di evolversi oltre i canoni marxisti.
    Sintesi: Personalismi, cocciutaggine, settarismo e marxismo sono le cause degli uomini che stanno distruggendo l'immagine dell'indipendentismo nudo e crudo.
    Non c'è un singolo responsabile, le colpe sono diluite in più persone.
    Poi chiaramente ci sono anche quelli che strada facendo si stufano di questo impasse e se ne vanno altrove mollando una causa che (forse non ne hanno tutti i torti) con certa gente sembra persa in partenza.

    Questo per riflesso ha avvantaggiato l'autonomismo unionista, al posto di ricreare le condizioni per un vero autonomismo nazionalista ed indipendentista che lavora per gradi.

    Così da un lato abbiamo gente che urla senza governare, dall'altra gente che tace governando...non si sa cosa sia meglio....aludu a tottu.
    Scusatemi per il ritardo nel postare,ma ho letto solo ora questa “analisi”.

    Non condivido affatto la tua analisi, europeista, forse perchè io la storia di Sardigna Natzione l'ho vissuta tutta in prima persona e non, come te, attraverso le varie leggende metropolitane ( “contos de tzilleri”).

    Per prima cosa è doveroso spiegare che la cosidetta “scissione”, oltre che dal dualismo leaderistico che allora esisteva in S. N., dovuto anche a divergenze di linea politica, nacque nel momento in cui si iniziò a parlare di alleanze con i tuoi cari amici del PSDAz; molti non accettarono di buon grado la proposta , me compreso, mi schiero, quindi, e con coerenza fra quelle che tu chiami “primedonne”, considerando, mio malgrado, che purtroppo la storia mi ha dato ragione.

    Alla sua nascita, I.R.S., ha cercato di “pescare” nelle acque delle varie fazioni antagoniste di sinistra, toccando con mano l'impercorribilità di questa strada e, solo in seguito, non riuscendo a inglobarle nel proprio progetto, ha deciso di superare l'impasse non schierandosi ideologicamente e questo non lo considero affatto un demerito quanto, piuttosto, una saggia decisione. L'indipendentismo non può e non deve dipendere da una ideologia, qualunque essa sia.

    Nessuno in Sardigna Natzione ha lasciato che si consumasse la scissione senza far niente, tutti noi ci siamo immediatamente mobilitati per tentare di evitare ciò, e tu, insulso pischello pseudo politologo, non potrai mai neanche immaginare il dolore, la rabbia e lo sconforto che quel distacco ha generato in noi tutti che oltre che da normali rapporti politici eravamo legati da profonda stima e amicizia.

    Sintesi : l'autodistruzione del movimento è iniziata quando si è persa di vista la funzione originaria di S.N. che era quella di dare ai sardi uno strumento di ribellione per risvegliare coscienza e dignità e che fino ad allora aveva funzionato egregiamente, per “imbastardirsi” in un panorama politico-elettoralistico che i sardi non hanno ne capito ne voluto condividere.
    In pratica, si è fatta un'alleanza con gli Acciaro e i Giacomo Sanna per “risvegliare” la fantomatica corrente indipendentista del PSDAz e questo ha avuto un effetto dirompente sulla immagine di serietà e coerenza che i sardi si erano fatti di S.N..

    Per quanto riguarda U.I. preferisco non commentare, non ero d'accordo prima e non lo sono adesso che ho visto il risultato a dir poco misero delle regionali.

    L'unica affermazione sulla quale concordo è che la colpa non può essere addossata a una singola persona, la colpa è di tutta la dirigenza e di un consiglio nazionale che tale non è perchè preferisce
    avallare “in toto” e a scatola chiusa quanto propone la direzione nazionale considerando ogni intervento critico come un attacco alla credibilità del suo leader. In qualità di ex dirigente mi assumo la mia parte di responsabilità, con la piena consapevolezza di essermi sempre battuto contro chi ha voluto snaturare il vero progetto politico del movimento.
    Non credo, invece che lo “stufarsi” possa giustificare quelli che giustamente lutzedhu chiama “sos ziracara” perchè la dignità di sardo e lo spirito di ribellione un indipendentista li ha nell'anima, “in sa carena e in sos ossos”.

    Pur non facendo più parte di S.N. ( ho lasciato incarichi e tessere ) non ho nessuna intenzione di andare “altrove”, il mio altrove è la mia terra e la lotta per liberarla, dentro o fuori da un movimento. Sono nato indipendentista e ribelle nello stesso istante in cui sono nato SARDO, non faccio parte delle logiche de “sos ziracara”, sei troppo abituato ai vari Maninchedda, NOI SIAMO INIPENDENTISTI, altra razza, ATTERA ZENIA, non siamo in vendita e non facciamo ne sconti ne saldi.

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    Messaggio  Europeista Dom Mag 10, 2009 6:25 pm

    Sarduliberu, ci sono 4 anni di scritti su U.R.N. Sardinnya in cui si afferma che una parte delle ragioni delle "primedonne" è dovuta alla cattiva digestione che vi provocava la vicinanza col PSD'AZ. E' acqua calda ormai.
    Infatti l'antisardismo nasce proprio da SNI e si è moltiplicato in IRS trovando magari la sua valvola di sfogo nel protagonismo di pochi, o magari erano pure sinceri. Questo non lo sò, ai posteri la sentenza.
    Nei fatti i risultati di IRS sono più o meno simili a quelli della SNI d'anni '90.
    Gente più, gente meno.
    Non posso pretendere che tu esprima giudizi corretti sul mio pensiero, ci saranno anche stati gli "affranti" per la "scissione" e non lo nego, ma bisognerebbe anche sentire l'altra campana. Le ragioni non stanno mai da una parte sola, neppure i torti.
    A me non risulta sia stata l'alleanza con Giacomo Sanna a determinare il collasso dell'idea di SNI, capisco che tu voglia far passare questa cosa, ma magari è stata la stessa SNI a suon di folklorismi e di ritorno ad un certo ambito ideologico ad essersi data la zappa sui piedi negli ultimi anni. Ma se tu quantomeno eri d'accordo col progetto originario di Cumpostu e Caria e ne condivido alcuni fondamenti anchio, perché hai mollato il movimento nel momento in cui dovevi dire la tua sul fattore ideologico?
    E poi, da elettori, e da indipendentisti, i danni che avete fatto sono diventati anche fatti nostri.
    Se IRS negli anni ha superato il suo iniziale posizionamento a sinistra non lo si deve solo a quanto già si vedeva nella realtà: Ovvero che non c'è un ritorno politico, ma lo si deve anche all'ondata di critiche che gente come me ha fatto in pubblico online in maniera mirata e costante.
    IRS era la fotocopia della SNI post-"scissione".
    Eravate in guerra l'uno con l'altro facendo le stesse cose, non sui contenuti (perché tra indipendentisti sono sempre quelli chiaramente), ma sul metodo.
    Solo 3 anni fa IRS ha iniziato a cambiare sul serio, ma queste cose le sai perché magari tu sei di IRS.
    Adesso si sono scoperti tutti europeisti, tutti schizzinosi nel fare certe manifestazioni e tutti moderati. Purtroppo contemporaneamente è nato il "non-nazionalismo" e si è consolidato il settarismo: Per forza, devono differenziarsi in qualcosa da SNI e PSD'AZ o non possono apparire come i salvatori. In SNI al posto di riaprire al dialogo e riformarsi anche loro di più...sono tornati all'indietro.

    Nel PSD'AZ Giacomo Sanna e soci non ci sono per caso o perché hanno commissariato questa o quella sede, ci sono perché esiste gente in carne ed ossa che crede a quella linea e sono centinaia e centinaia sparsi in tutta la Sardegna.
    Le elezioni (anche in rapporto al risultato dei Rossomori e di U.I.), hanno dimostrato dove sono i numeri reali e per questo il nostro gruppo si è interessato maggiormente al sardismo.
    Possiamo anche dire che alcuni dirigenti (magari non tutti) nel PSD'AZ non credono al loro ruolo, ma hanno persone intorno che ci credono e ne ho incontrati di persona. L'indipendentismo deve capire che cosa vuole fare, se continuare a fare la guerra a queste persone rovinando il percorso per le riforme, oppure insistere col dialogo.
    Io ho scelto di stare fuori da questi settarismi.
    Ogni volta che in giro incrocio un indipendentista di SNI o IRS, tra le prima cose fisse che sento ci sono gli attacchi a qualcuno o qualcosa fatta dagli altri.

    Ci sono troppe posizioni di principio nell'indipendentismo Sardo. Troppi veti, troppi giudizi su una cosa e sull'altra che spesso servono da copertura per sciocchi personalismi. Con questo modo di fare avete già chiuso.
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    Messaggio  MARIO FLORE Dom Mag 10, 2009 6:54 pm

    sarduliberu ha scritto:I "vecchi" di SNI, avendo perso una componente che ha formato IRS e che era propensa a liberarsi dall'ideologia (e l'ha dimostrato) hanno dovuto mediare con una parte più ideologicamente marcata come quelli di AMPI. Quindi non potendo da un lato ricordare a chiare lettere agli alleati che Caria aveva superato tale impostazione con la fondazione di SNI, contemporaneamente non si è potuto proseguire il cammino verso un rilancio del partito come invece IRS ha continuato a fare (ma per conto loro) dal 2002 in poi. Nel frattempo SNI per una serie di errori è deperita lentamente.
    La fregatura è che in IRS si sono attuati terzi problemi come il settarismo ed i voti sono simili a quelli del passato di SNI.

    Le colpe sono di tutti: Di chi voleva fare la primadonna senza allearsi; di chi ha lasciato che la scissione si consumasse arrocandosi in una ragione a priori senza ascoltare pareri altrui ed anche di chi per ragioni ideologiche a sinistra ha inibito ad una parte (oggi minoritaria) dell'indipendentismo di evolversi oltre i canoni marxisti.
    Sintesi: Personalismi, cocciutaggine, settarismo e marxismo sono le cause degli uomini che stanno distruggendo l'immagine dell'indipendentismo nudo e crudo.
    Non c'è un singolo responsabile, le colpe sono diluite in più persone.
    Poi chiaramente ci sono anche quelli che strada facendo si stufano di questo impasse e se ne vanno altrove mollando una causa che (forse non ne hanno tutti i torti) con certa gente sembra persa in partenza.

    Questo per riflesso ha avvantaggiato l'autonomismo unionista, al posto di ricreare le condizioni per un vero autonomismo nazionalista ed indipendentista che lavora per gradi.

    Così da un lato abbiamo gente che urla senza governare, dall'altra gente che tace governando...non si sa cosa sia meglio....aludu a tottu.
    Scusatemi per il ritardo nel postare,ma ho letto solo ora questa “analisi”.

    Non condivido affatto la tua analisi, europeista, forse perchè io la storia di Sardigna Natzione l'ho vissuta tutta in prima persona e non, come te, attraverso le varie leggende metropolitane ( “contos de tzilleri”).

    Per prima cosa è doveroso spiegare che la cosidetta “scissione”, oltre che dal dualismo leaderistico che allora esisteva in S. N., dovuto anche a divergenze di linea politica, nacque nel momento in cui si iniziò a parlare di alleanze con i tuoi cari amici del PSDAz; molti non accettarono di buon grado la proposta , me compreso, mi schiero, quindi, e con coerenza fra quelle che tu chiami “primedonne”, considerando, mio malgrado, che purtroppo la storia mi ha dato ragione.

    Alla sua nascita, I.R.S., ha cercato di “pescare” nelle acque delle varie fazioni antagoniste di sinistra, toccando con mano l'impercorribilità di questa strada e, solo in seguito, non riuscendo a inglobarle nel proprio progetto, ha deciso di superare l'impasse non schierandosi ideologicamente e questo non lo considero affatto un demerito quanto, piuttosto, una saggia decisione. L'indipendentismo non può e non deve dipendere da una ideologia, qualunque essa sia.

    Nessuno in Sardigna Natzione ha lasciato che si consumasse la scissione senza far niente, tutti noi ci siamo immediatamente mobilitati per tentare di evitare ciò, e tu, insulso pischello pseudo politologo, non potrai mai neanche immaginare il dolore, la rabbia e lo sconforto che quel distacco ha generato in noi tutti che oltre che da normali rapporti politici eravamo legati da profonda stima e amicizia.

    Sintesi : l'autodistruzione del movimento è iniziata quando si è persa di vista la funzione originaria di S.N. che era quella di dare ai sardi uno strumento di ribellione per risvegliare coscienza e dignità e che fino ad allora aveva funzionato egregiamente, per “imbastardirsi” in un panorama politico-elettoralistico che i sardi non hanno ne capito ne voluto condividere.
    In pratica, si è fatta un'alleanza con gli Acciaro e i Giacomo Sanna per “risvegliare” la fantomatica corrente indipendentista del PSDAz e questo ha avuto un effetto dirompente sulla immagine di serietà e coerenza che i sardi si erano fatti di S.N..

    Per quanto riguarda U.I. preferisco non commentare, non ero d'accordo prima e non lo sono adesso che ho visto il risultato a dir poco misero delle regionali.

    L'unica affermazione sulla quale concordo è che la colpa non può essere addossata a una singola persona, la colpa è di tutta la dirigenza e di un consiglio nazionale che tale non è perchè preferisce
    avallare “in toto” e a scatola chiusa quanto propone la direzione nazionale considerando ogni intervento critico come un attacco alla credibilità del suo leader. In qualità di ex dirigente mi assumo la mia parte di responsabilità, con la piena consapevolezza di essermi sempre battuto contro chi ha voluto snaturare il vero progetto politico del movimento.
    Non credo, invece che lo “stufarsi” possa giustificare quelli che giustamente lutzedhu chiama “sos ziracara” perchè la dignità di sardo e lo spirito di ribellione un indipendentista li ha nell'anima, “in sa carena e in sos ossos”.

    Pur non facendo più parte di S.N. ( ho lasciato incarichi e tessere ) non ho nessuna intenzione di andare “altrove”, il mio altrove è la mia terra e la lotta per liberarla, dentro o fuori da un movimento. Sono nato indipendentista e ribelle nello stesso istante in cui sono nato SARDO, non faccio parte delle logiche de “sos ziracara”, sei troppo abituato ai vari Maninchedda, NOI SIAMO INIPENDENTISTI, altra razza, ATTERA ZENIA, non siamo in vendita e non facciamo ne sconti ne saldi.

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    SARDULIBERU frade meu ego ti naro ki tenes rejone ma pro amore de sa kuncordia e s'unidade karki borta tokada a perdonare e a ingurti fintza s'offesa.

    no ukida s'omine pro distrugi su kantzeru ma kirka rimediu e kura su male

    kando sos primos non kerene arrejonare pone koratzu e kirka de los kambiare
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    Messaggio  sarduliberu Dom Mag 10, 2009 8:22 pm

    Saludu a tottu.

    L'antisardismo, caro europeista, nella mente del popolo sardo ( e non solo all'interno di S.N. e di IRS ) nasce negli anni seguenti al famoso” vento sardista “, momento magico dell'autonomismo sardo, e nasce da scelte scellerate della dirigenza PSDAz che i sardi hanno vissuto come un tradimento, ma non voglio entrare in polemica per scelte che non mi competono ne mi riguardano non avendo, io , mai fatto parte del PSDAz.

    Per quanto riguarda la mia posizione nei confronti della “svolta ideologica” di SN, ne ho discusso abbondantemente nelle sedi opportune ( direzione nazionale e consiglio nazionale ) con toni, ti assicuro, che non lasciavano spazio a nessuna ambiguità interpretativa, ho solo rimandato la mia uscita dal movimento a dopo le elezioni, rifiutando la mia candidatura, perchè non volevo creare ulteriori danni in campagna elettorale.

    Se credi che io sia di IRS hai preso la più grande cantonata della tua vita, non potrei mai esserlo perchè soffro di una grave forma di allergia nei confronti della componente “romana” (ogni volta che li vedo mi viene da grattarmi le palle ) che ha avuto una parte più che rilevante nella scissione. Questo non mi impedisce di apprezzare molte iniziative di IRS.

    Sono convinto da sempre della necessità di una lotta comune con gli altri popoli senza stato e le polemiche su nazionalismo o non-nazionalismo mi lasciano del tutto indifferente in quanto ritengo si tratti di un non-problema creato ad arte per creare altre forme settarie all'interno dei movimenti.

    L'indipendentismo è un'idea rivoluzionaria per definizione quindi, a mio avviso, non può contemplare posizioni moderate o pacifiste, ho quindi una visione non-violenta ma lontana anni luce dalla posizione pacifistica della questione, credo nell'azione, nelle manifestazioni e nel contatto con la gente e sono sicuro che l'italia non ci regalerà mai la nostra indipendenza se non ce la prenderemo da soli.

    Nel PSDAz Giacomo Sanna e soci ci sono ancora grazie a tutto un intreccio massonico-affaristico e clientelare che fa comodo agli interessi di quella dirigenza nonostante esista una maggioranza sana e in buona fede che crede negli ideali sardisti. Quelli che fanno la differenza, purtroppo, come in tutti i partiti e movimenti, sono gli inerti, quelli che si lasciano portare dalla corrente spingendo la barca del profeta di turno.

    Concordo pienamente con te sull'ultima affermazione.

    Saludu e trigu.
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    Messaggio  sarduliberu Dom Mag 10, 2009 11:19 pm

    Saludu, Mario
    b'happo proadu de milli maneras ma cun sos muros non si bi podet arrejonare, e a bortas est mezus a si chirriare chi no a istare in gherra. Rispetto sos chi cheren sighire in sa matessi manera ma deo appo fattu s'isseberu de sighire a gherrare pro contu meu, in su paghu chi podet servire a su populu.

    Cun amistade e fintzas a s'indipendentzia.
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    Messaggio  Europeista Lun Mag 11, 2009 1:46 am

    L'antisardismo, caro europeista, nella mente del popolo sardo ( e non solo all'interno di S.N. e di IRS ) nasce negli anni seguenti al famoso” vento sardista “, momento magico dell'autonomismo sardo, e nasce da scelte scellerate della dirigenza PSDAz che i sardi hanno vissuto come un tradimento, ma non voglio entrare in polemica per scelte che non mi competono ne mi riguardano non avendo, io , mai fatto parte del PSDAz.

    L'antisardismo per la verità nasce con il primo vero movimento nazionalista ed indipendentista Sardo che era la Lega Sarda di Bastià Pirisi nel dopoguerra, poi fallita.
    Io credo che Sa Mesa di fine anni '90 fosse ben impostata e si poteva fare qualcosa di più da estendere più concretamente al sardismo. Poi è successo quello che è successo. I fatti ed i dati elettorali coincidono con il lento declino di SNI. Alla fine chi di antisardismo ferisce...di antisardismo perisce....

    Molti sardisti potrebbero dire lo stesso di SNI: "Perché stare dietro ad una dirigenza che ha fatto solo danni"?
    Ma dobbiamo darci fiducia reciproca, altrimenti è finita.
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    Messaggio  lutzedhu Lun Mag 11, 2009 7:50 am

    Europeista ha scritto:
    lutzedhu ha scritto:
    Europeista ha scritto:
    La sostanza non cambia. Chi militante nell'indipendentismo preferisce sostituirlo con un suo surrogato esercita una libera e consapevole scelta, ma, allo stesso tempo, conferma il suo essere opportunista proprio perché con tale scelta è inconfutabile che gli si aprono le prospettive di far politica per carriera piuttosto che per passione.

    Attenzione che questo è un modo di pensare che crea tensioni e malumori, anche con potenziali futuri alleati.
    In altri Paesi ci sono persone che rimangono nell'indipendentismo ma perché questi governa e le ambizioni personali spesso si sommano alle passioni.
    Quì come dicevo è solo il surrogato che spesso ti consente di governare e fare qualche piccola proposta. E' un caso emblematico tutto l'ambito sardista: Non hanno mai fatto nulla di rilevante però se certi temi ci sono sempre nel circuito istituzionale (ad esempio oggi nel dibattito c'è la riscrittura dello Statuto) questo non lo si deve a chi non governa ma a chi sta a contatto tutti i giorni a livello Regionale con le diverse parti amministrative e della cosa pubblica, tra cui il sindacato. Pensa che oggi anche la CISL Sardegna è orientata alla riscrittura dello Statuto Sardo.
    Nell'autonomismo Sardo non ci sono solo ambiziosi o comunque ci sono persone che uniscono sia l'ambizione che la passione.

    Il tuo pensiero lo condivido in toto per persone che passano direttamente ad un partito centralista, perché lì allora non ci sono scuse, si è passati direttamente alla fonte dei problemi.
    Le mie attenzioni non sono rivolte all'autonomismo in generale bensì a sos ziracara, che come già detto dovrebbero essere consapevoli, nel bene e nel male, delle conseguenze che il loro agire comporta. Poi, certo, non bisogna fare di tutto un erba un fascio, pur rammentando che non sono le eccezioni che fanno testo.

    Sul fatto del governare non mi trovi completamente d'accordo, dal momento che non è certo una prerogativa degli autonomisti. Inoltre bisogna misurarsi con la realtà della forza e del peso politico che si detiene, poiché è la loro consistenza che stabilisce il potere di incidere nell'influenzare gli indirizzi di governo. In democrazia, lo sai bene, gli interessi politici di parte, se si hanno i numeri, la spuntano troppo spesso sulla logica e sulla ragione, calpestando sovente i diritti e le esigenze del popolo.
    A questo punto viene spontaneo domandarsi, vista l'esiguità della forza dei sardisti nel governo Cappellacci, a cosa serve la riscrittura dello Statuto se poi di contenuti, grazie alla forza dei numeri e in pieno merito democratico, lo riempiranno gli altri secondo i canoni della politica italianista?
    Questa incombenza e in queste condizioni, naturalmente, si presenterà sempre sulle varie istanze della politica amministrativa.
    D'altra parte si può facilmente dedurre che finché non ci sarà l'indispensabile coesione dell'indipendentismo, che dialoghi e all'occorrenza si coalizzi con un altrettanto forte e coeso autonomismo, non c'è possibilità di intaccare e contrastare coi numeri l'immenso potere che la politica italianista esercita nei confronti del nostro popolo.

    La riforma di uno Statuto o l'avvio di una Costituente si fa con tutto l'arco consiliare. L'indipendentismo deve decidersi se continuare ad attaccare quel già esiguo indipendentismo di governo (e i fatti dimostrano che la cosa porta solo più danni) oppure diventare egli stesso forza di governo che integra quel sardismo. Viceversa la guerra interna continuerà e nè i primi, nè gli ultimi, faranno quello che serve.
    Ma quì entrano in gioco tante pregiudiziali che nell'ambito indipendentista esistono.

    Ite pesu b'ana sos autonomistas in s'arcu consiliare? A banda de sos bonos propositos, la tenen sa fortza de los faker pondere in pratica?

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